Ciao a tutti, sono un ragazzo un po' cresciutello di 23 anni che fino a poco fa era dubbioso se scrivere o meno... Sono un tipo abbastanza riservato ma comunque socievole (non sociale), ho la mia compagnia di amici e sono conosciuto da un discreto numero di persone in paese. Mi è sempre piaciuto definirmi una persona controcorrente: non seguo le mode, non sono iscritto a Facebook, non mi piacciono le discoteche, ecc. Nonostante ciò, sono stimato e apprezzato da tutti coloro che mi conoscono. Sono all'ultimo anno di università, in una facoltà che si prende quasi tutto il tempo che ho a disposizione (e certe volte anche di più!): il fatto di essere in tempo negli studi, con anche buoni risultati è una cosa che mi rende particolarmente fiero. Col passare degli anni mi sto rendendo conto di aver fatto tante cose belle, di aver conosciuto tante brave persone e di aver imparato molte cose, ma mi è sempre mancato un elemento fondamentale: l’amore. Non ho mai dato molto peso a questo aspetto, piuttosto ho sempre preferito giocare a calcio o uscire il sabato sera. Mi trovo ora a 23 anni a non aver mai vissuto un’esperienza amorosa, un bacio, un fidanzamento e questa cosa mi sta sempre di più logorando dentro. Sentire i conoscenti parlare delle loro esperienze o delle loro avventure è diventato per me come una tortura. In realtà per tre volte ci sono andato vicino, in particolare la prima: durante i primi tempi delle superiori mi sentivo con una ragazza che però si fidanzò con una persona con il doppio dei suoi anni e che per giunta conoscevo da amico. Le altre due chance sono invece sfumate per motivi differenti: quando si sono accorte che io non sono un fighetto “figlio di papà” pieno di soldi, ma un comunissimo ragazzo semplice, sono scappate.
Mi sento sempre più solo e vuoto e di questa cosa non ne ho mai parlato con nessuno, anche se posso immaginare che gli altri sospettino. In giro vedo sempre più ragazzine che pensano ancora che la vita sia fatta di stupidaggini: shopping, likes, esteriorità, sbronze, ecc. Mi sento come un pesce fuor d’acqua, come se io fossi maturato troppo rapidamente o gli altri troppo lentamente.