Carissimi volontari,
oggi sono qui per raccontarvi qualcosa di veramente meraviglioso. Non ho parole per descrivere la mia sensazione. Al momento sono serena e tranquilla, come non lo sono mai stata. :cheer: :cheer:
In questi giorni si sono susseguiti diversi episodi, tutti felici. Anche se un po’ di terrore e di paura me le porto sempre dietro, purtroppo continuo ancora a non fidarmi e sto sempre attenta a non illudermi.. Non vorrei rovinare questa bella amicizia che abbiamo appena iniziato.
Se non mi sbaglio lunedì mi sono rivolta alla docente referente del progetto del giornalino e, mentre le stavo spiegando le mie idee, mi propone di farlo proprio con lui… Quella persona che avevo incontrato mercoledì scorso. Rimango sorpresa all’inizio, però accetto volontariamente di andargli a parlare. La prof mi fa. “G. non prende mai l’iniziativa, è molto timido.” Senza alcun problema, un paio di ore dopo la conversazione avuta con la docente, sono andata nella sua classe e lui è uscito immediatamente. Ho notato che è stato contento del fatto che l’abbia coinvolto nella stesura dell’articolo. Faremo un lavoro sul Caso Xylella, parleremo della tutela sugli ulivi. :whistle:
Infatti, ieri si è ricordato perfettamente ciò che gli avevo detto di fare: “Mi raccomando, inizia a fare qualche ricerca e poi decidiamo quando incontrarci”. È stato gentilissimo… Una gentilezza che io in altre persone non ho visto.. Così spiccata, verso una sconosciuta come me.
Ma il bello viene adesso… Oggi pomeriggio ci siamo incontrati e mi ha salutato con aria soddisfatta. All’inizio i nostri programmi erano quelli di rimanere a scuola dopo lo sportello didattico di scienze e iniziare a lavorare. Siccome erano le 18.30 e non potevamo restare senza aver ottenuto un permesso, gli ho proposto di andare in un bar per discutere e magari anche per prendere qualcosa da bere. Ci siamo diretti al bar e camminando abbiamo chiacchierato. Una volta arrivati, mi sono resa conto che avevo dimenticato il portafoglio nello zaino e non lo avevo messo nella borsa, lui è subito corso a prendere i soldi da casa sua, dato che abitava vicino. In un primo momento ho avuto il timore che mi avesse mandata male. Tutto fila liscio, io bevo un tè aromatico e lui una cioccolata calda. A momenti di silenzio si alternavano momenti in cui ci consultavamo. Il tutto mentre stavamo lavorando per l’articolo. L’uno era interessato alle notizie dell’altro, ci scambiavamo le informazioni.. C’era un feeling molto particolare. Mentre controllavo la bustina del tè, ho trovato al suo interno un biglietto della fortuna che dice: “Donando uno sguardo intenso, si ha in cambio un sapore nuovo della vita quotidiana.” Boom, ecco che i nostri sguardi si incrociano e sono imbarazzati. Poi lui ha sorriso e abbiamo continuato a fare ciò che avevamo lasciato in sospeso. Successivamente, abbiamo percorso le strade principali della città… A un certo punto gli ho chiesto: “Sai, ti aspettavi di finire di fare il lavoro con me?”. E lui: “In realtà no, però mi ha fatto veramente piacere, sai… È un incontro che non mi sarei mai aspettato.”
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