VolontarioCiao Vick
Rieccoti qui 
Bentornata sul nostro forum, siamo felici di poterti risentire, ma dispiaciuti del fatto che la tua situazione sia di nuovo così precipitata nei tuoi circoli viziosi.
Non preoccuparti di raccontarci di te, siamo qui apposta per aiutarti ad aiutarti, e più ci comunichi, più possiamo approfondire con te! A proposito di questo: in quest’ultimo post hai parlato molto; ci hai raccontato di nuove diagnosi, di rotture, della tua ricaduta, del tuo totale disorientamento..
Parlando delle nuove diagnosi, nei vecchi post ci dicesti di usarle come “biglietto da visita”, ti presentavi come un soggetto borderline e giustificavi e “zippavi” tutto ciò che eri in una semplice etichetta. Pensi di farlo ancora? Sei tornata dicendo “mi hanno detto che sono distimica (…) sono narcisista (…) non mi hanno dato farmaci (…)”, ma tu, tu Vick, tu persona con dei sentimenti, con delle difficoltà, con delle incertezze, cosa dici di essere? Prova a “coniare dei termini tuoi”, prova a crearti, a scriverti, a uscire dagli schemi in cui ti adagiano gli altri e in cui ti fai adagiare tu stessa.. sappiamo che è complicato, ma ti va di farlo? Ti sembra che possa essere una cosa positiva? Non sei stanca di presentare un foglietto che riporta una sintesi -addirittura forse riduttiva e imprecisa- quello che realmente sei?
Questa situazione ci fa pensare agli oroscopi. Gli oroscopi funzionano in modo piuttosto semplice: si dicono cose facilmente interpretabili in modo che le persone che li sentono dicano “accidenti, ci ha preso! è vero!”, e da lì si costruiscono cose in cui alcune persone credono fermamente. L’impressione che dai è un po’ questa.. come se tu ti stessi lasciando definire da dei termini solo perché la descrizione iniziale “ci ha preso”. Perdona questo nostro linguaggio diretto, ma è preoccupante il fatto che tu possa “lasciar fare tutto agli altri”, e non vorremmo che tu ti arrendessi mai: nessuno ci definisce meglio di noi stessi. Nei nostri limiti, possiamo essere ciò che vogliamo
Tutto questo non per dire “forse è tutto nella tua testa”, ma per cercare di portarti a proporti a te stessa, a scoprirti, a capire realmente cosa c’è che non va e a “combattere” le difficoltà senza sminuirle a un semplice termine medico ma anche senza credere che siano invincibili.
Riguardo ai tuoi ex, come mai decidesti in tutti e due i loro casi di mandare avanti il vostro rapporto come un rapporto di amicizia? Che pensieri avevi riguardo allo svilupparsi di questo vostro legame? Ci piacerebbe sentire la tua opinione, se ti va
Ultimo ma non ultimo dei “macro-tasselli” è quello delle lacrime che ti salivano quando le tue amiche si laureavano: come mai vivi così faticosamente le gioie degli altri? Senti che manca qualcosa? Come pensi di poter affrontare queste “mancanze”?
Riguardo al taglio, ci sentiamo di dirti di non preoccuparti, per ora, di questa piccola autolesione. Scommettiamo che anche tu sai che è solo una conseguenza di ciò che senti dentro, quindi cerchiamo di affrontare ciò che sta a monte, ti va?
A Milano sei stata bene, hai detto! Ti sei proposta di tornare? Credi che tornare qui potrebbe aiutarti a prendere forza?
Fatti coraggio, cara Vick. Affronterai le cose un passo alla volta, e piano piano, se vorrai, inizierai a camminare di nuovo
Un grandissimo abbraccio! A presto!
