Cara VogliadiRinascere bentornata. Proviamo oggi a fare un discorso “alto”, voi siete nostri veterani, ci conosciamo da anni e crediamo di poterci permettere dei discorsi molto adulti ed evoluti, soprattutto con voi che siete stati da tanto tempo in mezzo a mille casini e con forza e caparbietà avete fatto già molti progressi.
Tu parli dello “schifo del mondo” e a prima vista non si può che concordare. Ma vogliamo provare a chiederci quello che oggi la nostra società – che ha una pillola per risolvere qualsiasi problema – non vuole più che ci chiediamo, quello che, dalla notte dei tempi, l’umanità intera si è chiesta.
Sono domande fondamentali e molto semplici, che ci accomunano tutti:
Perchè sono nato?
Cosa sono venuto a fare su questo disgraziato pianeta?
Ci sarà un senso in tutto questo soffrire?
Chi guarda il mondo dal solo punto di vista materiale, non troverà nessun senso. Penserà che siamo nati per caso e che le cose succedono a caso, senza alcun motivo. Potrà consolarsi dei suoi dolori solo elaborandoli, paragonando i suoi problemi a chi ne ha di più, e da questo trarre forza: il mondo è enorme e le “ingiustizie” sono infinite, ci sono persone malate, senza casa, senza lavoro, perseguitate, incarcerate, torturate, invalide e senza famiglia eppure sopportano la loro vita e vanno avanti sperando in un futuro migliore.
Chiunque si volta e si guarda intorno vede anche vicino a sé situazioni rispetto alle quali può dire con un sospiro di sollievo “meno male che, almeno questo, a me questo non succede”.
Ma chi guarda da una prospettiva spirituale, la vede molto diversamente. Pensa che ci sia un piano che ci coinvolge e che dà senso alla nostra esperienza sulla terra, che il suo scopo sia indirizzarci per farci sviluppare delle forze di cui siamo carenti. Chi si apre a un punto di vista spirituale vede un senso preciso nelle cose che la vita ci manda incontro, nel dolore che ci provoca, vede che il dolore serve ad attivare dei cambiamenti che ci sono necessari e indispensabili.
Capisce il ruolo di quel dolore: se non ci fosse dolore, noi non cambieremmo mai neanche un millimetro di come istintivamente siamo. Il nostro senso di impotenza cosmico, svanisce di fronte alla possibilità che ognuno ha di attivarsi per cambiare e migliorare il suo rapporto dentro/fuori.
In tutti i casi, che uno sia materialista o spirituale, siccome nessuno può decidere quello che gli capita, si tratta per tutti di imparare a governare l’unica cosa che dipende da noi e cioè come REAGIRE a quello che ci succede. Ognuno di noi, usando la sua libertà di scegliere come valutare e rapportarsi a quello che la vita gli manda, ha la possibilità di una crescita interiore, in termini di consapevolezza, di coscienza, di comprensione del bene, ecc.
Vi vogliamo condividere questa interessantissima conferenza che ha come titolo “i rapporti con gli altri” e che pur spaziando in campo larghissimo, vi potrebbe offrire alcuni spunti utili o almeno noi così speriamo!
https://youtu.be/5OuTHTZdWpc?t=287
Tornerai, tornerete a darci che ne pensate? Noi come sempre vi aspettiamo
