Rispondi a: Mi sento un vuoto a perdere

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Volontario
Moderatore

Cara Bennie,
Ti ringraziamo per questo tuo nuovo messaggio, che ci rassicura completamente sulle prospettive per la tua eredità! Capito che questo non è un problema per te e che sei perfettamente in grado di gestirlo, concentriamoci sul discorso procrastinazione.

Sperando di non equivocare la situazione anche qui, noi capiamo che questo effetto procrastinazione c’era anche prima, ma ora si è drammatizzato.
A parte lo studio, cos’altro che procrastini?

Descrivi questo tuo atteggiamento come una dipendenza, qualcosa più forte di te, della tua coscienza, della tua volontà. Parli spesso di sentirti come svuotata…
Ma più precisamente, quando procrastini, qual è il tuo stato d’animo? Quali sono i pensieri contrastanti e le emozioni più frequenti che ti attraversano?

Facciamo dei possibili esempi solo per spiegarci:
– Magari stai cercando di “dimenticare” il tuo dovere, come in preda a un ritorno all’infanzia senza doveri e problemi? Forse temi l’inizio della vita adulta?
– Avverti un senso di colpa mentre tergiversi? E se si, come lo tieni a bada?
– Perché sei poco motivata? Forse non hai fiducia nella laurea e non pensi che ti porterà un migliore lavoro? O magari non ti piace più il percorso di studi che hai scelto?
– Ci dici che senti il bisogno di ricaricarti facendo cose futili. Qual è l’emozione di cui sei “alla ricerca” mentre ti distrai e ti svaghi? Riesci a goderti i lunghi momenti in modo spensierato oppure sono occasioni che attivano emozioni negative, come frustrazione, impotenza, sensi di colpa?
– O forse si potrebbe trattare di una “crisi esistenziale”, cioè una fase di profonda crisi, in cui non si capisce piu il senso della vita e ci si pongono domande come: chi sono? da dove vengo? cosa ci faccio a questo mondo? dove sono diretto dopo la morte? che senso ha la mia vita? …?
– C’è forse una componente “arrabbiata” o “ribelle”, o una rivalsa contro “un’ingiustizia” patita in questa tua procrastinazione? E se si, contro chi o contro cosa?
– Riesci a ricordare qual è il “vuoto originale”, il nodo centrale? Cosa era successo appena prima che lo sperimentassi per la prima volta? A che cosa hai reagito rimandando?

Vedi Bennie, per ogni comportamento, ci possono essere 1000 diverse “motivazioni”, e per venirne a capo, ognuno deve capire bene qual è LA SUA!
Nello scavare, bisogna stare attenti a non darsi dei giudizi negativi, tipo “sono viziata”. Essere stati viziati non è una colpa e comunque, anche se fosse “colpa tua”, non stiamo cercando colpevoli, ma solo motivazioni! Se tu consideri di essere viziata, osserva questo fatto spassionatamente senza attribuire colpe, come un dato di fatto: adesso le cose sono così. Ma con la consapevolezza di chi sa che “rendersi conto” è la premessa indispensabile per poter cambiare ciò che abbiamo riconosciuto come limitante 😊

Ti va di approfondire in te stessa questi temi di natura psicologica e vedere se insieme riusciamo a portare un po’ di chiarezza?

Un grande incoraggiamento da parte nostra!
Siccome non sappiamo quando ci risponderai, ti facciamo già un sacco di auguri di Buon Natale!!!
Cerca di stare serena, tanto ormai l’esame di oggi com’è andato è andato 🤞 Forse potresti concederti una pausa “ufficiale” da tutti i tuoi doveri fino alla Befana. Darti una tregua, conscia e consapevole. Che ne dici?

A presto!


  • Questa risposta è stata modificata 5 mesi, 1 settimana fa da Volontario.
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