Caro Furioso
fai bene a scrivere qua per sfogarti di quello che succede, noi ti leggiamo sempre e ti siamo vicini.
Siamo tristi per la tua nonna, hai fatto bene a non dare un valore monetario al tuo aiuto, innanzitutto perchè tu la gratitudine e il contraccambio lo fai direttamente a lei che ti ha spupazzato da quando facevi le medie, e non ai parenti a cui nulla devi. E secondariamente perchè così non prendi impegni di lungo periodo, visto che pensi di andare in Germania, così sei libero di andare quando ti pare, previo accordo con chi ti dovrà sostituire.
Non vorremmo peccare di ottimismo, sei lì tu e sai tu bene com’è la situazione. Però non dare la nonna per spacciata, ci sono molti casi di persone novantenni che non ragionano più e non si muovono più, che vivono anni in queste tristi situazioni, nonostante l’età avanzata, soprattutto le donne, che solitamente non hanno fumato, bevuto ecc, e quindi sono “fisicamente” (intendiamo rispetto agli organi interni vitali, cuore, fegato, polmoni, ecc) in relativa buona salute e possono quindi sopravvivere anche anni in questo stato deplorevole.
Volevamo anche segnalarti che se la nonna urla ed è agitata, è bene chiamare il medico che le prescriva i calmanti che danno a tutti gli anziani che ne hanno bisogno. Ce ne sono diversi, per tutte le esigenze, per calmarsi, per dormire, per tirarsi su… chiama il medico e fallo venire a casa se riesci, se no vai tu con un video della nonna e chiedi che ti diano qualcosa. Sarebbe anche da chiedergli di avviare la pratica per l’invalidità con indennizzo per accompagnamento (che fornisce circa 500 euro al mese come sostegno per la badante). Proprio perchè non si sa quanto a lungo la nonna potrebbe rimanere invalida.
Ma come mai non hai voluto fare la pratica da pizzaiolo? Sarebbe stato importante, tutti sono capaci di fare la pizza, ma farne 200 al giorno è cosa diversa, e bisogna avere l’esperienza. Va bene che devi badare alla nonna, ma non riuscivi a ritagliarti 3/4 ore almeno per praticare all’ora di cena? Non sarà che anche questa volta, appena hai contatto ravvicinato con un altro essere umano del tipo “datore di lavoro”, tu rimetti su le arie, ti dimentichi che è a te che conviene star lì, e te ne vai di nuovo invece che COMPLETARE IL PERCORSO, e prenderti sto cavolo di diplomino?
Per come ce l’hai raccontata, ci sembra strano che ti sia arrivata l’offerta di lavorare come cuoco, non avendo tu nessuna esperienza. Sei sicuro che vi siete spiegati bene, prima che torni in Germania un’altra volta e scopri che si tratta di nuovo di lavare i piatti?
Coraggio, i momenti difficili sono orribili da vivere, ma estremamente formativi, come tu stesso riconosci. Vedi come tutto si relativizza di fronte alle cose gravi. Il coraggio si forma imparando a fare fronte alle necessità.
Torna presto, noi siamo qua per te 🙂
Un abbraccio
