Caro Furioso, noi non siamo degli esperti di sogni però è sicuramente rivelatore del tuo mondo interiore, del tuo attaccamento alla nonna, il fatto che continui a sognarla, in uno stato diciamo discreto, quando non stava male come verso la fine…
Per la nostra esperienza è anche insolito che la nonna parli, spesso chi sogna i morti li vede, sente l’emozione della loro presenza, gli rivolge la parola ma loro non gli rispondono e non parlano. Si mostrano soltanto. Come a sottolineare la loro vicinanza, ma anche il fatto che ora stanno in un altro ordine di mondo. Sono puro spirito disincarnato.
Stai vivendo l’elaborazione del lutto. Che tu soffra tanto la sua perdita lo capiamo molto bene, perché la tua nonna, nonostante fosse molto anziana e quindi tu fossi già preparato a doverla lasciare, in realtà non è quella figura di nonna classica che anche se la vediamo tutti i giorni vive per conto suo. Lei era centrale nella tua vita quasi come fosse una mamma. E con lei ti viene a mancare tutta la tua impostazione di vita, tutte le tue sicurezze, la casa, il mantenimento, oltre all’affetto. È una fase Furioso, durerà un po’ e poi imparerai a convivere con questa nuova realtà, in questo consiste l’elaborazione del lutto. Lasciare andare la persona, trattenendo i ricordi belli, ma senza soffrire più troppo a causa della sua mancanza e trovando un tuo equilibrio.
Hai ragione a dire che anche non dipendere da nessuno sarebbe una importante regola delle istruzioni per esseri umani. E questo non vale soltanto materialmente, ma anche affettivamente. Pensa a una madre che perde un bambino piccolo. Pensa a uno sposo che perde l’adorata mogliettina in viaggio di nozze. Ma è molto difficile, perché tutti dipendiamo da qualcuno o da qualcosa. Siamo esseri sociali, siamo connessi alle nostre relazioni. Dipendiamo nel senso anche non materiale, ma psicologico, affettivo, fondativo della nostra vita…
Non c’è che da lasciare passare il tempo.
Abbiamo capito bene che tu domani prendi l’aereo alla volta di Amburgo?
