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Cara Euphralia,
faccio seguito a quanto ti ha detto Holly, considera questa mia come un prosieguo del suo topic.
Ti rispondo punto per punto.
1) è vero che in quei centri vogliono coinvolgere i genitori, ma solo quando ritengono che il problema provenga da loro.
Chiarisco meglio, se il malessere e l’anoressia proviene da problemi ai quali i genitori non c’entrano, aiutano la persona ad affrontare i propri problemi. Se invece ritengono che la famiglia sia la causa di tutto, scientificamente è stato dimostrato che il modo più veloce per guarire la ragazza e rendere maggiormente equilibrato, non dico perfetto,i rapporti in famiglia è quello di coinvolgerli, se possibile con la terapia della famiglia oppure con due terapie separate.
Quindi non rifiutare a priori il coinvolgimento dei tuoi. Ricordo benissimo che ci hai detto che tua mamma, dopo l’incontro con la psicologa, ha detto che questa era pazza. Ti assicuro che non è l’unica madre che reagisce in questo modo. E’ un moto di difesa della sua psiche. Lascia che la psicologa se la lavori, e non può farlo contrastandola frontalmente, tantomeno attraverso la figlia.
Se poi riesce a coinvolgere tuo padre…
Lascia che i professionisti usino le armi che loro conoscono per casi come il tuo ed abbi fiducia.
Conosco da vicino casi risolti in situazioni difficili. Anzi quello a me più vicino, la ragazza ha smesso la terapia prima dei genitori perché loro hanno dovuto mettere in discussione tutto il loro modo di essere e ragionare. Erano genitori rigidissimi nei confronti della figlia che, già maggiorenne, doveva fare esattamente quello che dicevano loro, riguardo a tutto: indirizzo scolastico, amici, orari, divertimenti, ecc. e tutto questo in aperto contrasto con le inclinazioni e il carattere della figlia, quindi assolutamente non per il suo bene, ma per realizzare i loro obiettivi.
Ti assicuro che anche così la vita non è vivibile. Certo, non si risolve tutto in un momento, ma quando cominci a vedere che i tuoi genitori cominciano ad avere dei dubbi sul loro modo di essere….tutto cambia. Ora genitori e figlia convivono molto decentemente e, soprattutto, stimano la figlia che si è realizzata come lei voleva, in modo totalmente diverso da come loro pensavano.
Non conosco la psicologa da cui sei già andata, ma mi sembra che si sia mossa nel modo giusto. Quindi tornerei dalla stessa con fiducia.
Facci sapere.
2) La fame non è mai una buona compagnia. E’ talmente una sensazione forte che ti sembra una cosa importante tutta tua. Però ti porta a cullarti nella follia di quei momenti ed ad aumentare la parte di te stessa che non ha voglia di smettere. comincio a pensare che non c’è via d’uscita…
Cara Euphralia, ascoltami, sei in un momento pericolosissimo, perché hai messo il tuo futuro all’ultimo posto. Spero di essere contraddetta.
Sii più egoista!!!
3) I tuoi genitori. Come erano prima dei tuoi 11 anni?. Sul tuo profilo vedo una bambina bellissima e che ha l’aria di una bambina felice. Sei tu da piccola? era così?
Certamente non sono genitori adatti ad avere figli come te, sensibilissima e con un grande bisogno di affetto e di coccole. Alcuni figli in casi simili al tuo diventano egoisti e duri. Non so cosa è meglio; qui al Sorriso conosciamo un ragazzo, ormai uomo, che si è realizzato professionalmente e ha una vita regolarissima, ma è da dieci anni che non parla, neppure telefonicamente, con i suoi genitori. Quando ha iniziato a telefonarci aveva il problema di non poter essere un buon genitore e ripeteva: se non hai ricevuto amore come fai a darlo? non lo conosci neppure…
E’ diventato un ottimo genitore…non era vero che non lo conosceva, l’aveva dentro e non lo sapeva.
Ti dico questo perché nella tua sofferenza atroce devi riuscire a vedere comunque uno spiraglio per il tuo futuro.
Se i tuoi genitori, con la terapia o anche semplicemente con qualche colloquio riusciranno a modificarsi, meglio. Altrimenti le coccole cercale da altre parti: il tuo ragazzo, noi, amici…
Scusami, ma non hai alcun parente a cui aggrapparti? nonni, zii, non so. Sicuramente stai ormai così tanto male che non li vedi, oppure non puoi o vuoi coinvolgerli. Non importa per il momento.
Vedi Euphralia, ho l’impressione che tu vuoi cambiare i tuoi genitori. Non è possibile…mai.
Non continuare a pensare al loro modo di essere sbagliati!
Tuo padre: quale donna lo può sopportare così com’è. Per qualche ora tutti possono essere carini e sopportabili.
Tua madre: evidentemente non ha un carattere forte e si difende come può e come sa. Altre, ovviamente con un carattere forte ed egoista, lo avrebbero mandato a quel paese molto tempo fa, a costo di vivere e farti vivere di stenti, ma libera da umiliazioni.
Sarebbe stato meglio per te? non ne sono sicura.
Questo per dirti di non continuare a osservarli confrontandoli con il genitore ideale. E’ naturale farlo, ma devi cercare di superare, un po’ alla volta, questo aspetto.
Dai per scontato che loro sono come sono, sbagliati certo, ma la tua vita non deve dipendere da loro più di tanto e per il tempo strettamente necessario.
4) l’unica cosa da perdere…… su questo punto Holly ti ha già risposto. Ricordati che la cosa più preziosa sei tu, la tua vita, il tuo futuro, il tuo benessere e il tuo ragazzo.
Sei molto in gamba. Sai fare delle analsi molto lucide e profonde, ti assicuro che è un’ottima base di partenza, non con la fame come compagnia però. Devi crederci.
Scusami se sono stata molto razionale. Me lo sono imposta. Spero di aver scielto la via giusta per arrivare alla tua mente e spero anche…al tuo cuore.
Ciao Euphralia, un forte e caloroso abbraccio.
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