Ciao Antonio
anche io ho appena risposto nell’altro post.
Fammi ripetere solo di darti tempo per capire con serenità ciò che senti di essere.
Leggo, rispetto alla mail scritta al Sorriso, che Ti piacciono i ragazzi nel senso che qui lo dici chiaramente.
Ti prego però ancora una volta di non dire e non prensare al suicidio come soluzione, ripeto non è una condanna o una cosa di cui dei vergognarTi; ci sono Antonio, persone che lottano per rimanere in vita e non hanno speranza alcuna, tu non la puoi gettare la tua per la paura.
Vuoi scappare da Te, da quello che hai paura di essere?
Capisco che a 14anni o comunque nel momento in cui una persona se ne accorge, non sia facile accettarlo e sentirsi come tu dici diverso.
Ma non lo sei diverso, cavolo: la diversità ammesso che esista (perchè chi dice cosa è normale – e non è un luogo comune – )non si indentifica nelle preferenze sessuali.
Siamo diversi uno dall’altro ma nel modo di affrontare le cose, nelle nostre peculiarità etc.
Sai, nel corso di formazione per diventare volontari del Sorriso, affrontiamo anche questo aspetto di noi, la sessualità e sono venuti a parlarci dei professionisti gay che ci hanno spiegato quanto è spesso doloroso personalmente l’accorgersi di essere gay e tutto il percorso per accettare sè stessi senza negarlo, ma anche l’immensa libertà nell’arrivre a questo.
Antonio non mi stancherò di ripetere di darti tregua e tempo e darti pace non avere fretta ora, ok?
Ciao Antonio caro
..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti)