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Volontario.
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- 21 Maggio 2020 alle 14:55 #3595
fantasy_
PartecipanteCiao. Questa è la mia prima volta che scrivo su questo sito e su un forum in generale, quindi se sbaglio qualcosa mi scuso.
Mi scuso anche per eventuali errori grammaticali.Vorrei mettere dei trigger warning: parlerò di ansia, attacchi di panico, cibo (mangiare poco), stress, tristezza, solitudine, sentirsi una nullità, odio tra genitori. Non leggete questo scritto se uno di questi topic può darvi fastidio per favore.
(Sono in quinta superiore, quindi tra poco avrò la maturità.)
Questo periodo mi sta letteralmente uccidendo: mangio poco e dormo poco.
Ho avuto diversi attacchi di panico/ansia prima delle interrogazioni fatte a casa, nonostante avessi studiato molto e duramente. Ed è strano, perché da casa dovrebbe essere più facile, no? Per me è mille volte più difficile. Ho dovuto saltare un interrogazione perché non riuscivo più a respirare da quanto ero in ansia. io non so perché mi capitano, ho provato a sollevare questa questione parlando con una mia amica, ma è stata una conversazione molto superficiale.
Oltre a questi attacchi, mi sento molto demotivata. Non vorrei più fare niente, siamo sommersi di compiti, un’interrogazioni dopo l’altra. Studio fino alle 2 di notte, per svegliarmi alle 8 e fare lezione. A volte mi addormento mentre sto studiando, per ritrovarmi in ritardo con la tabella di marcia.
Sto anche mangiando poco: colazione non la faccio, a pranzo mangio due cosine e a cena un piatto di pasta (se riesco a finirlo). Ho deciso di prendere degli integratosi, per aiutarmi a rimanere sveglia, ma non stanno funzionando molto…
Nessuno sa come mi sento, non riesco a parlarne con nessuno e anche fare questa specie di lettera è difficile. E nessuno sembra preoccuparsene davvero: i miei genitori troppo occupati ad odiarsi, per prestare attenzione a me.
Con le mie amiche non parlo più di tanto, giusto per argomenti scolastici. Se si parla d’altro, sono sempre io ad iniziare il discorso e neanche leggono quello che scrivo; ignorano tutto. Quindi ho smesso di scrivere, tanto che senso ha continuare un qualcosa che solo una persona vuole? Ho anche provato a parlarne con loro di questo argomento, ma ovviamente, come ho scritto sopra, mi hanno ignorata.
Mi sento così sola.Come se non bastasse, in questo periodo devo pensare anche al futuro, che università fare ecc.. e ho una grande paura. Ma enorme.
Vorrei fare lingue. Mi piacciono davvero un sacco. Ma non so se è davvero il percorso che fa per me. A settembre dovrei dare un’esame per la certificazione di inglese, ma sono così spaventata che possa andare male, il fatto che sarebbero soldi buttati mi paralizza.
Ho paura di sbagliare tutto. E sicuramente sto sbagliando tutto.Mi sento proprio una nullità, che non ha uno scopo, non ha senso di esistere.
A volte l’ho pensato, forse troppe volte, di andare (letteralmente) via. Non penso, però, di riuscire a fare una cosa così grande e dolorosa verso gli altri. Non ho mai provato a farmi del male, ho troppa paura (anche di questo, ho paura di tutto… ma in questo caso è un bene?).E la cosa bella è che stiamo anche vendendo casa, quindi ogni giorno arrivano persone che vogliono vederla e non riesco a studiare e tutto questo mi sta opprimendo e vorrei solo urlare.
Fine.
Grazie se qualcuno leggerà questo mio scritto.
Ciao.22 Maggio 2020 alle 14:34 #35587Volontario
ModeratoreCiao fantasy_
innanzitutto BENVENUTA sul forum del sorriso
ti andrebbe di dirci come ci hai trovato? se su internet o altrove?
Noi siamo un gruppo di volontari che sono qui per te, non preoccuparti di quello che scrivi perché ti trovi su una piattaforma che non ti giudicherà mai né proverà fastidio riguardo ciò che scrivi (entro i limiti del decoro, ma tu non sembri il caso
)
Siamo felici di leggere che tu sia, o comunque sembri, molto consapevole di ciò che ti sta accadendo e, se vorrai iniziare questo piccolo percorso con noi saremo felici di farti compagnia. Ci parli di una forte paura che provi nei confronti della scuola, in particolare delle interrogazioni; ti andrebbe di raccontarci che scuola frequenti? se ti diverte, e se c’è qualche materia “preferita”, come le lingue, o qualcuna meno amata?
ci dici che ti sembra che le interrogazioni online ti abbiano stressato più della norma ma perché pensi sia stato così? raccontaci com’è andata la tua quarantena in casa magari, tutto ok con i tuoi genitori in questo periodo senza uscire? ne hai mai parlato con loro di queste tue forti emozioni negative che a volte ti bloccano?
purtroppo, come sai, non si tratta di un qualcosa facile da spiegare e da capire quindi a volte anche gli amici veri, quelli che magari ci tengono a te, fanno fatica a comprendere :dry:Per quanto riguarda il futuro capiamo ancora di più come possa spaventare… il futuro dopotutto nessuno lo conosce
già vedere che tu abbia un’idea è un aspetto positivo
ti piacciono altre lingue oltre l’inglese? che certificazione stai preparando?
Ricordati, fantasy_, che NON SEI UNA NULLITA’ e prima o poi, con il nostro aiuto o senza, te ne accorgerai, non temere
Intanto aspettiamo con ansia le risposte alle tante domande che ti abbiamo fatto e ti salutiamo con un gran SORRISOciao
22 Maggio 2020 alle 20:59 #35588fantasy_
PartecipanteCiao!
Mi ha fatto davvero piacere leggere la vostra risposta, sapere che c’è qualcuno ad ascoltarmi e a rispondermi mi fa sentire meno sola.Per prima cosa, vi ho trovati grazie ad internet; una sera ero molto giù mentre studiavo e avevo dei brutti pensieri in testa, ma non riuscivo a dirlo a nessuno. Quindi ho cercato “voglio parlare con qualcuno” su google e ho trovato il vostro sito. Ci è voluto un po’ di tempo prima di scrivervi, non ho mai avuto il coraggio di aprirmi, ma sentivo davvero che stavo affogando nel mio dolore e avevo bisogno di qualcuno.
Frequento il liceo scientifico, con opzione scienze applicate (quindi informatica al posto di latino) e da tempo ho capito che non fa e non ha mai fatto per me. Troppa matematica e fisica e sono proprio negata…
C’è poco che mi diverte nella scuola che frequento, tranne per le amicizie e *alcuni* professori. Per fortuna però l’ambiente è stato sempre confortevole, a parte per il grosso carico di studio.
La mia materia preferita? Forse storia, non saprei bene. Mi piacciono filosofia, inglese, informatica. Alla fine è una bella scuola, se non fosse per fisica e matematica.Io non so perché le interrogazioni mi stressano così tanto, in classe non mi è mai successo. È proprio un qualcosa dentro la mia testa, mi sveglio la mattina dell’interrogazione e faccio già fatica a respirare.
E non so se è un discorso di presenza di altre persone, perché sia in classe sia in videochiamata i miei compagni possono ascoltare. Non ne ho idea, so solo che l’ansia dura fino a quando inizio l’interrogazione. Poi torna tutto alla normalità.
E il pensiero che devo fare ancora 4 interrogazioni la prossima settimana mi fa già stare male. Per fortuna la maturità si svolgerà in presenza…In breve, i miei genitori stanno divorziando, ma abitano ancora assieme momentaneamente.
Durante questa quarantena, per fortuna, i miei genitori non si sono scontrati. Non si sono neanche guardati una volta.
Quindi potrei dire che questa quarantena sta andando “bene” da questo punto di vista, un problema in meno da gestire.Per quanto riguarda il parlarne. No, non l’ho fatto e sarà molto difficile che io lo faccia. A volte ci penso, ovviamente, a dirglielo, sia a loro o alle mie amiche(oggi ci ho pensato di scrivere un messaggio e spiegare che sto passando un periodo di tristezza, ma non ho avuto il coraggio di farlo). Ma è più forte di me, non riesco ad affidarmi agli altri.
Io sono sempre stata una di quelle persone che offrivano sempre una mano in caso di bisogno, una spalla su cui piangere, ma non ho mai visto nessuno farlo per me. Sicuramente sarà perché non mi sono mai esposta, mi sono sempre nascosta, quindi le persone non sanno realmente quello che provo.(Non so se posso fare questa cosa, quindi mi scuso in anticipo, ma vorrei consigliarvi una canzone che rappresenta esattamente quello che provo in questo momento, Streetlight by Changbin. È appena uscita e il testo parla della mia situazione e sapere che ci sono altre persone che si sentono allo stesso modo mi fa sentire un po’ meglio perché, come c’è scritto alla fine “fa male essere da soli”. Se vi fa piacere e se è una cosa possibile (non vorrei violare nessuna regola), ho tradotto in italiano il testo. Nella prossima lettera, se mi date il consenso, potrei allegarla per farvela leggere.)
Oltre all’inglese mi piacerebbe imparare il cinese, giapponese e coreano. Quest’estate, quando avrò finito tutto, voglio iniziare a studiarle, per avere già una base all’università.
Vorrei lavorare nel campo della traduzione, è una cosa che adoro fare e mi rilassa moltissimo cercare il termine giusto per esprimere un determinato concetto. Ho scoperto questa passione perché volevo capire il significato di alcune canzoni, ma purtroppo non riesco a fare più niente non avendo molto tempo.
Come certificazione sto cercando di preparare il first e come ho scritto nell’altra lettera è a settembre, quindi riuscirei a prepararmi per bene (si spera).Volevo parlarvi di oggi.
Penso sia stato uno dei giorni più tristi di questa quarantena.
Non sono riuscita a fare molte cose, come studiare, perché ho questa sensazione di vuoto e tristezza che non mi fa muovere. Sono così stanca.
Non volevo neanche fare pranzo, ma mi sono un po’ forzata a farlo, forse un po’ tardi, alle 16 perché sono venute persone a vedere la casa, però l’ho fatto. È un passo avanti, più o meno.
Preciso che ho sempre mangiato in questo periodo ma a volte capita che sono a casa da sola e non mi viene la voglia di mangiare e oggi era uno di quei giorni.Ho anche pensato di inviare i link di queste mie lettere alle mie amiche, così che non devo essere io personalmente a raccontare cosa sto passando, ma non penso di farlo? Non lo so..
Mi scuso se questa lettera è molto lunga, scrivo spesso papiri quando devo parlare dei miei stati d’animo e di quello che provo. Non avendo mai parlato con nessuno, non so bene cosa dire e cosa no.
Vi saluto anch’io con un sorriso.
Un grande abbraccio.27 Maggio 2020 alle 09:21 #35596Volontario
ModeratoreCara Fantasy
ma che buona idea hai avuto di provare a far leggere questo thread alle tue amiche!
L’idea è davvero ottima ed è estremamente positivo che questo pensiero sia venuto a te spontaneamente! che di solito sei così chiusa e restìa ad aprirti.
Forse ti sei già accorta, scrivendo questi primi messaggi, che condividere quello che si prova, i propri stati interiori fa bene, fa sentire meglio che viverseli in solitudine?Le emozioni e i sentimenti di cui parli nei tuoi post, appartengono sicuramente anche al mondo interiore delle tue amiche, tu parli di sentimenti universali che riguardano ogni essere umano su questo pianeta: la mancanza di controllo, la paura, l’ansia, il senso di inadeguatezza, la tristezza, l’incertezza, la solitudine interiore, le aspettative su se stessi e sugli altri, problemi in famiglia, bisogno di amore e comprensione.
Noi siamo sicuri che le tue amiche si sentiranno partecipi di questi sentimenti, e ti conosceranno un po’ meglio, anche se magari avranno come in passato timore ad esprimersi, non potranno che sentirsi più vicine a te. Starà poi se mai a te, riprendere in privato con ognuna di loro il discorso…Fallo, non ci stare a pensare su le ere geologiche. Cosa può succedere di tragico?
Il divorzio dei tuoi e tutti gli sconvolgimenti a questo collegati, di cui ci parli incidentalmente, non hai pensato che potrebbero essere la reale origine dell’improvvisa ansia per le interrogazioni?
E’ difficile pensare che sia il mezzo (il pc) a mandarti nel panico.
Probabilmente tu hai vissuto mesi, forse anni di continui litigi e tensioni tra i tuoi, poi la difficile decisione del divorzio, la vendita della casa dove sei cresciuta sono sicuramente avvenimenti sconvolgenti per una figlia.Non potrebbe essere che tu in questo periodo senti una responsabilità maggiore, addirittura schiacciante, per fare andare tutto bene quello che dipende da te (la scuola), per non aggiungere stress allo stress dei tuoi? Non sarà che tu stai chiedendo a te stessa di essere impeccabile, perfetta, per non aggiungere problemi in una famiglia in guerra?
Ci avevi pensato? I tempi coinciderebbero? Come ti fa sentire questa ipotesi?In ogni caso, tacere i tuoi problemi ai tuoi genitori, secondo noi non è una buona idea, perchè non importa se in casa ci sono problemi più grandi. Ci sono anche quelli “più piccoli” di cui occuparsi o almeno da sapere che esistono. Un genitore affranto dal fallimento del proprio matrimonio, non è in quel momento molto attento ai bisogni e ai sentimenti dei figli. Ma questa è, seppure umanamente comprensibile, comunque una mancanza del genitore! E non per questo i figli devono fare finta che vada tutto bene. Pur senza drammatizzare, non capiamo perchè tu non debba dire ai tuoi della tua improvvisa ansia per le interrogazioni.
Anche con loro, tacere i tuoi stati d’animo, non va bene. La solidarietà che provi per il loro dolore, non deve farti dimenticare di esistere e comunicare quel che ti succede, tu sei parte di loro e subisci anche tu il peso di questo divorzio! Quindi la tua ansia deve entrare anche lei nell’equazione “famiglia”! Non è questione di “affidarsi agli altri”, tu e solo tu sei sempre responsabile di te stessa (cioè, parafrasando Huxley, di decidere come reagire a quello che ti succede) ma nascondere i propri sentimenti alla famiglia non ha senso, se non quello di aggiungere infelicità. Pensaci!!!
Per passare dalla psicologia alla pratica, lo sai che ci sono delle semplici tecniche di rilassamento che potresti provare a praticare prima delle interrogazioni?
Prova ad ascoltare e poi praticare questi 3 semplici esercizi e poi facci sapere come va!
https://youtu.be/Q5L0Hzw8iiI?t=228Ci farebbe molto piacere ascoltare la canzone Streetlight by Changbin e leggere le parole, non è vietato condividere video o filmati o link!
Nel nostro Forum, tutto si può condividere, bisogna solo mantenere la privacy e non offendere o giudicare nessuno!Ci auguriamo di averti dato qualche spunto di riflessione e ti aspettiamo presto con le tue controdeduzioni!
Un carissimo abbraccio e stai su con la vita, prova gli esercizi di respirazione e vedrai che l’ansia sparisce!28 Maggio 2020 alle 15:09 #35606fantasy_
PartecipanteCiao a tutti!
Come va? Spero tutto bene.Sono molto contenta che posso condividere la canzone!
Questo è il link: https://youtu.be/_oCptmj2gIQLa traduzione: [attachment]C:fakepathTraduzione_Streetlight.txt[/attachment]
È molto bella e con un significato molto profondo. L’albero dipinto di blu riprende un’iniziativa nata dall’associazione “Blue Tree Project”. Quando un albero muore, lo si colora di blu per rappresentare un nuovo inizio: “diffondi la pittura e diffondi che è OK non essere OK”.
Buona notizia! Ho mostrato il nostro thread alla mia più cara amica, è l’unica che sapeva che non stavo passando un bel periodo, ma come sapete non sono mai scesa nei dettagli. Adesso l’ho fatto e mi sento leggermente meglio. Mi è stata vicina e mi ha assicurato che posso contare su di lei.
Ma allo stesso tempo ho realizzato una cosa, ho più o meno capito perché, in parte, non racconto di me: non voglio che le persone debbano “farsi carico” dei miei problemi/preoccupazioni.
Sono una persona abbastanza empatica, quindi a volte io stessa mi faccio “carico” dei sentimenti degli alti, ascoltando l’altra persona. E il fatto che non posso aiutare concretamente chi sta davanti a me, mi fa soffrire. È brutto quando qualcuno ti racconta di se stesso e tu non puoi fare niente di tangibile per aiutarlo (e lo so che ascoltare è una grande cosa).
Solo io posso aiutare me stessa a stare meglio, sono io che convivo con queste emozioni e nessuno me le può cancellare. E io vorrei questo, ma non è possibile.Un altro motivo probabilmente è perché non mi piace mostrarmi debole davanti agli altri, non voglio che la gente sappia che ho pianto o che sto male. La società è molto crudele quando si tratta di persone che soffrono e a volte penso che se mostri un pizzico di cedimento, le persone ti possono mangiare.
Per quanto riguarda le altre mie amiche non voglio dirglielo. Sento che ci siamo allontanate troppo per parlare di un argomento così profondo..
Per quanto riguarda i miei genitori e la scuola, mi avete dato un altro punto di riflessione. Non ci avevo mai pensato.
Questa ipotesi non mi fa affatto sentire bene, anzi mi schiaccia ancora di più. Realizzare i perché mi toglie il fiato. E lo so che dovrei dirglielo, ma non ce la faccio proprio. Penso che questo periodo non durerà troppo, finita la maturità spero andrà tutto bene, quindi non voglio farli preoccupare inutilmente.
E lo so che mi direte che devo provarci, ma io davvero non ce la faccio.Oggi ho avuto un’interrogazione e ho fatto gli esercizi di respirazione che mi avete consigliato, ci è voluto un po’ ma poi mi sono calmata.
Domani ne avrò un’altra, molto più stressante di quella di oggi perché sarà matematica, e farò di nuovo gli esercizi, spero andrà tutto bene.Oggi più corto del solito, ma non è successo molto (per fortuna).
Grazie per ascoltarmi, un grande abbraccio!28 Maggio 2020 alle 15:13 #35607fantasy_
Partecipantewrote:Ok, non ha funzionato quello che volevo fare.. Quindi incollerò il testo.La traduzione:
INZIO
Streetlight – Changbin ft. Bang Chan
Come un lampione, come un lampione.
Alla fine di una giornata solitaria, stando in piedi in modo assente.
Nel mezzo di questa notte solitaria, faccio del mio meglio per sorridere luminosamente.Non voglio che nessuno veda quanto sono debole.
Alle persone che fanno affidamento su di me sembrerebbe una contraddizione,
Mi comporto come se fossi forte, come se non fossi ferito, come se niente fosse sbagliato,
Voglio essere solamente la forza di qualcun’altro.
Non posso essere io la causa della loro perdita di forza.
Non ho il coraggio di far diventare la frase “puoi contare su di me” una domanda.
Il dolore cresce silenziosamente, chiuso in una stanza del mio cuore, senza una via d’uscita.
Se lo trattieni il più possibile, diventi insensibile ad esso.
Credo che io riesca a sopportare ancora altro dolore, perché riesco a tenerlo dentro.
Il cerotto sopra la ferita continua a cadere
anche se lo rimetto sopra in fretta, cade davvero velocemente.
La pioggia che crea pozzanghere su questo tetto usurato,
mi conosce così bene da infiltrarsi in tutte le crepe. [Questo è il mio pensiero su questa strofa: la pioggia sono le lacrime, che si infiltrano nelle crepe del cuore usurato, cioè il tetto]Come un lampione, come un lampione.
Nel mezzo di questa notte solitaria, io continuo a sembrare luminoso.
Alla fine della giornata solitaria, sto in piedi con aria assente.
Nel mezzo di questa notte solitaria, faccio del mio meglio per sorridere luminosamente.Incapace di affidarmi a qualcuno, ho scelto di fare affidamento solo su me stesso.
Ma adesso che sto tremando, a chi posso chiedere aiuto?
Chi sono io per fare affidamento sulle spalle che si sono appoggiate su di me in precedenza?
Le mie spalle si stanno abbassando ancora di più, ma a chi interessa?
Non posso lasciarlo andare, non posso lasciare che questo dolore esca fuori,
e a causa di questo inizio a incolpare me stesso.
Inspirando questa aria torbida [sporca, viziata],
sta oltrepassando lo sgradevole e sto ansimando in cerca di aria.
Vengo infastidito da cose che non hanno importanza,
e finisce che queste cose inutili diventano importanti anche se non dovrebbero.
Pensavo che gli occhi della gente non fossero su di me, invece le loro occhiate pungono
e se continuano a fissarmi potrebbero vedere l’espressione che tengo nascosta.
Ho paura, ho paura.Come un lampione, come un lampione.
Alla fine di una giornata solitaria, sto in piedi con aria assente.
Nel mezzo della notte solitaria, faccio del mio meglio per sorridere luminosamente.FINE
29 Maggio 2020 alle 16:17 #35617Volontario
ModeratoreCara Fantasy,
abbiamo letto con piacere la tua canzone e la troviamo bellissima! In questo momento per te rappresenta proprio un nuovo inizio
Ora non sei più sola. Noi siamo qui per ascoltarti e sostenerti cosi’ come la tua amica alla quale sei riuscita a confidarle le tue paure. Sei stata molto coraggiosa
Come ti sei sentita nel liberarti dal tuo fardello?Condividere con qualcuno le proprie emozioni e sentimenti non vuol dire essere deboli o caricare gli altri dei propri problemi . Anzi è un modo per creare una vera relazione empatica che permette a noi stessi e agli altri di conoscersi meglio.
Ci scrivi che il fatto di non poter aiutare concretamente gli altri ti fa soffrire e che è brutto non poter far niente di tangibile per loro.
Non ti sei accorta anche tu che il solo ascolto vuole dire già tantissimo ?
Molto volte alcune situazioni non hanno rapida risposta e quello che possiamo fare è semplicemente accoglierle ed “ascoltarle”.A proposito dei tuoi genitori e della situazione familiare che ti crea qualche difficolta’ non lasciarti troppo coinvolgere dato che le cose stanno mano a mano arrivando ad una soluzione.
Se in questo periodo con il via vai di persone per l’acquisto della casa riesci con difficoltà a concentrarti che ne diresti di provare a studiare in una biblioteca della tua zona?
Siamo contenti che i nostri consigli per calmare un po’ l’ansia ti siano serviti
Ormai alla maturità manca poco e sei quasi al traguardo. Forza!Un grande SORRISO
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