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Volontario.
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- 27 Gennaio 2017 alle 13:27 #6136
mp4
Partecipanteehm, ciao.
Sono una ragazza di 15 anni, credo di soffrire di depressione.
No, non sono mai andata da uno psicologo ed avrei paura di parlarne con i miei genitori.
Già da molto tempo ho perso interesse nel fare le cose, niente mi incuriosisce più e mi sento abbandonata da tutti.
Una volta ho provato a spiegare la mia situazione ai miei genitori attraverso una lettera dopo un momento di profonda crisi, il risultato? Assolutamente nulla. Per un po’ di tempo ho pensato di aver sognato di scrivergli quella lettera però qualche giorno dopo ho avuto la conferma che la lettera era reale e che l’avevano letta ma, nessuno dei due ha mai fatto un commento su di essa.
Ne ho provato a parlare con alcuni miei amici (quelli che mi capiscono di più) ma, non riescono a darmi un aiuto solido e continuano a ripetermi solo che gli dispiace che io mi trovi in questa situazione ma, la loro compassione non mi aiuta e questo mi porta ad allontanarmi da loro rimanendo sola.
La solitudine, questo è un altro problema.
Ho pochi amici, potrei contarli sulle dita di una mano,
sono molto timida e questo mi porta a chiudermi a riccio quando si tratta di incontrare nuova gente.
Con i miei genitori litigo sempre per questo fatto, specialmente per colpa della mia migliore amica che ai miei non piace per nulla.
Mi hanno vietato di andare a casa sua e di invitarla a casa mia ed hanno detto che alla prossima mossa sbagliata potrebbero vietarmi di vederla del tutto.
Mi dispiace.
Vorrei rendere i miei genitori fieri di me ma, non ci riesco. Quando ci provo combino solo disastri ed inizio a pensare solo che il problema sia io.
Vorrei tanto che i miei mi accettassero per come sono realmente e non che mi costringessero a diventare ciò che io non voglio diventare.
Ho in mente un infinità di parole e discorsi da fare a i miei genitori ma quando arriva il momento di farsi aventi e parlare di ciò che piace a me o di ciò che vorrei diventare mi inibisco.
Forse ho solo bisogno di qualcuno con cui parlare e riuscire a risolvere questa situazione prima che sia troppo tardi. Vorrei poter riuscire a dire ciò che penso senza che gli altri mi giudichino per ciò che pensano che io sia.31 Gennaio 2017 alle 18:50 #30365Volontario
ModeratoreCiao mp4 e benvenuta,
al Sorriso crediamo che ognuno di noi sia un essere unico e straordinario,e tutto quello che vuol condividere con noi non può che farci piacere.
Sentiti libera di raccontarci quello che vuoi senza nessun timore. :cheer:Ci dispiace quello che stai vivendo, però il fatto che tu ne sia consapevole e che abbia chiesto aiuto ai tuoi amici e ai tuoi genitori è molto importante.
Significa che sai guardarti dentro e riesci ad analizzarti in maniera profonda, ti assicuriamo che non è una cosa molto comune.A volte per mamma e papà rimaniamo sempre i loro ‘bambini’,credono che sia sufficiente la loro presenza per fare in modo che tutto vada bene.
Tu scrivendo la lettera hai fatto la cosa giusta, forse per loro non è facile comprendere che la loro ‘piccola’ possa avere bisogno di una mano.
Magari pensano di essere messi in discussione come genitori.
Ci hai scritto che quando cerchi di parlare con loro ti ‘blocchi’, pensi sia più semplice farlo con quello con cui sei più in sintonia ?
Vuoi spiegarci meglio quando scrivi che vorresti essere accettata per quella che sei ?Crediamo che ti sarebbe davvero utile essere seguita da uno psicologo, sai che esistono dei consultori pubblici a cui puoi accedere gratuitamente ?
Se vuoi possiamo cercarne uno insieme.
Oppure a scuola non avete uno sportello d’ascolto a cui rivolgerti ?Ti aspettiamo e ti mandiamo un sorriso
31 Gennaio 2017 alle 22:21 #30369mp4
PartecipanteOddio, grazie mille per avermi risposto! :woohoo:
È stato un sollievo anche solamente sapere che siete disposti ad aiutarmi.
Ci sono un miliardo di cose su cui io vorrei parlare, intanto cerco di rispondere alle domande 😆
Per prima cosa, ho un grandissimo timore dei miei genitori, per me è come se fossero degli estranei che vivono sotto il mio stesso tetto. Loro non mi conoscono veramente, non so perché ma mi è difficile comportarmi con loro nello stesso modo in cui io sia con il resto delle persone che conosco, anche se in questo periodo pian piano sto cercando di fargli capire come sono realmente. Non riesco a parlare molto con loro, per me è già una grande sfida riuscire a chiedergli se posso uscire il pomeriggio o altre cose. Abbiamo un rapporto strano; fin quando ero in quarta elementare era tutto stupendo andavamo tutti d’accordo e se c’erano liti erano cose su cui si ci poteva passare sopra (come ad esempio capricci infantili) poi qualcosa è cambiato.
Iniziai a temere mio padre. Un paio di episodi mi hanno segnato particolarmente:
in pratica, mi ricordo, che avevo svariate difficoltà nell’imparare geografia e passavo intere serate da sola in cucina a leggere e rileggere paragrafi di geografia senza riuscire a memorizzarli fin quando poi non arrivava il momento in cui dovevo ripeterla a papà. Una volta si arrabbiò talmente tanto che si tolse la cintura ed iniziò a picchiarmi con essa, fu terribile non potrò mai dimenticare una cosa del genere. Successe altre poche volte poi iniziai a cercare di evitare di stare troppo con mio padre quando si trattava di ripetere delle materie orali.
Riguardo a mia madre invece c’è poco da dire, è una persona alquanto buona ma per qualsiasi cosa cerchi di farle capire o spiegare si arrabbia e deve per forza avere ragione lei. Un’altra cosa che “non sopporto” di lei è che non ti dice mai “brava! Hai fatto un buon lavoro” e deve cercare sempre ogni minimo errore, questa cosa mi sminuisce e mi sento sempre un po’ male quando succede perché sembra che io non riesca mai a dare il meglio di me stessa.
Continuo a dire comunque che quello con i miei genitori è un rapporto strano perché ci sono giornate in cui io li adoro e pendo dalle loro labbra e altra giornate in cui mi chiudo in camera e meno sto con loro più mi sento bene.Quando, invece, dico “vorrei essere accettata per quella che sono” mi riferisco al fatto che molte volte mi sento giudicata rispetto ad alcune azioni che faccio o alcuni comportamenti che adotto, principalmente non ci faccio caso e ci passo su ma man mano questi commenti iniziano a pesare e mi è difficile ignorarli. Molte volte vengo giudicata anche per “colpa” della mia mentalità troppo aperta e per la mia sfrontatezza nel discutere in modo aperto su argomenti che possono creare imbarazzo come ad esempio l’omosessualità.
Riguardo ai consultori ne avevo già sentito parlare.
Me ne ero informata qualche mesetto fa scoprendo che ne sono presenti due nella mia città ma non ho trovato molte informazioni riguardo a come questi funzionino. Non ho capito molto bene se c’è la possibilità di presentarsi là da soli anche se si è minorenni oppure bisogna essere per forza accompagnati da adulti. Comunque quest’idea del consultorio mi piace molto.
Invece, a scuola non so se ci sia uno sportello d’ascolto al quale io possa rivolgermi, sinceramente mi farebbe anche più comodo. Mi informerò durante questi giorni.
Grazie ancora per il vostro aiuto
Spero che possa riuscire ad uscire da questa situazione.2 Febbraio 2017 alle 19:46 #30382Volontario
ModeratoreCara Mp4
eccoci qua!
con quello che ci hai raccontato capiamo i motivi del tuo malessere…
E’ vero spesso sono proprio le persone più vicine a noi, i nostri genitori, a non vedere e capire chi siamo veramente, o chi vorremmo essere o cosa vogliamo diventare. :silly:E se non c’è capacità di ascolto e accoglienza ci sentiamo particolarmente soli… :dry:
Non è cosa da poco quello che è successo con tuo papà,e ci dispiace molto, la sua incapacità di aiutarti lo ha fatto reagire in modo incomprensibile e non certo accettabile.
Questo suo modo di agire ha evidenziato dei suoi problemi emotivi e di comportamento e di questo non sei tu responsabile!
Tua mamma è buona,da quello che dici, ma probabilmente non è in grado di fare complimenti a te perché non è stata abituata lei a riceverne…te ne vogliamo fare uno noi: brava! perché ti stai attivando per risolvere quello che ti fa star male pensando di rivolgerti ad esempio ad un consultorio(si puoi andarci anche se sei minorenne!).In questa fase di vita si è alla ricerca di una propria identità e inevitabilmente si creano incomprensioni tra genitori e figli, ecco perché ci sono giornate in cui li “adori” e altre in cui ti chiudi in camera tua cercando la tua dimensione: va tutto bene! non è sbagliato è proprio una fase dell’adolescenza che tutti abbiamo sperimentato :side:
“Vorrei rendere i miei genitori fieri di me” dici, ma cara Mp4 tu vai bene come sei!
Ci racconti qualcos’altro di te? Per esempio perché hai scelto questo nickname?
Quali sono i tuoi sogni,desideri, interessi?
Hai voglia di parlare con noi degli argomenti custoditi nella tua mente aperta e curiosa? :woohoo:Noi ti aspettiamo a braccia aperte, cioè a forum aperto… 😆
e se ti va di chiamarci ci fa solo piacere, anzi magari possiamo aiutarti ancora più direttamente, scegli comunque liberamente, sappi che noi non ti lasciamo sola!Un sorriso, anzi tre
3 Febbraio 2017 alle 15:55 #30387mp4
PartecipanteHey, ciao. [
]
In questi giorni mi sento veramente molto bene e non solo grazie al vostro aiuto ho riscoperto passioni che avevo lasciato andare.
Mi sento come se forse a qualcuno importa veramente di me.
Ma allo stesso tempo ho paura perché, come é già successo, potrei ricadere in depressione e stare molto male di nuovo.Il mio vero nome é Maria Paola ma i miei amici mi hanno denominato Mp ed é così che ho deciso di adottare questo soprannome anche come nome d’arte. Tutti ormai mi conoscono come Mp e mi piace anche perché molti non ricordano il mio nome completo e non sopporto quando la gente mi chiama solo Maria o solo Paola.. Non so perché ma sono sempre stata abituata ad essere chiamata con il mio nome completo e non capisco che si parla di me quando la gente mi chiama solo con un nome.
Il quattro invece é il numero delle lettere del mio cognome.Il mio sogno in assoluto é andare in Canada e diventare una programmatrice di videogames.
Mi piace lavorare con i computer e me la cavo più tosto bene. Non ho un vero e proprio computer sul quale programmare ma ne ho uno un po’ vecchiotto sul quale posso esercitarmi.
Ho deciso di voler diventare una programmatrice per mostrare agli altri cosa si nasconde nella mia immaginazione, dietro ciò che é la mia “corteccia”.
Mi capita alcune volte di chiudere gli occhi ed immaginare cose stupende, forme che si muovono nello spazio in modo fluido e che fanno cose spettacolari ed io vorrei proprio mostrare questo alle persone che vedranno i miei lavori.
Vorrei riuscire a trasmettere le mie emozioni attraverso la magia della programmazione.
Al mio fianco avrò la mia migliore amica.
Lei é bravissima a disegnare e mi aiuterà a realizzare i personaggi dei miei videogames.
É molto fantasiosa e intelligente e sicuramente fuori dalle righe. Sono molto legata a lei. Qualche volta succede che non ci sentiamo e non ci vediamo per un po’ di tempo per colpa di vari impegni e quando succede mi sento quasi come se fossi abbandonata. Lei é l’unica con cui riesco ed esprimermi veramente ed é l’unica che mi sprona ad andare avanti fino a raggiungere il mio obbiettivo.
Entrambe facciamo parte un gruppetto di ragazzi, siamo circa in 7 e tutti apparte me sono ragazzi del liceo artistico. Sono persone fantastiche. Le adoro tutte e sono sempre disponibili per qualsiasi cosa tu gli chieda.
Vorremmo cercare di rimane insieme anche dopo il liceo e viaggiare insieme.Viaggiare mi é sempre piaciuto un mondo! peccato però che non ho avuto molte occasioni per farlo.
Quest’estate però sono riuscita ad andare a Londra grazie all’INPS.
É stata una vacanza fantastica, 15 giorni lontana dalla monotonia della mia vita e dai miei genitori a girare per le grandi strade di Londra.
Un’esperienza che spero di non scordare mai, ho conosciuto un sacco di ragazzi come me e che coltivavano i miei stessi interessi e poi Londra é una città così piena di attività da fare e posti nuovi da scoprire.Un altro mio interesse (il più importante di tutti) é di certo la musica. Credo che ormai sia diventata una dipendenza. Passo intere giornate ad ascoltare musica. Ogni canzone mi fa sentire in modo diverso. Quando sono particolarmente giù é fantastico il modo in cui riescono a farti sentire,
ti gonfiano il petto di vitalità e poi senti una forza che spinge e cerca di uscire fuori come un urlo sotterrato nella parte più nascosta della tua coscienza.
Ascolto un genere di musica che molti criticano perché definita troppo violenta ma nei testi di queste canzoni riesco a rispecchiarmi ed alcune volte riesco a trovare risposte a problematiche chi me affliggono.
I componenti di queste band hanno vissuto situazioni molto simili a quella in cui mi trovo io o anche peggiori ma, ognuno di loro é riuscito a trovare il coraggio di rialzarsi e andare avanti.
Le mie band preferite in assoluto sono i My chemical romance e i Twenty One Pilots ma,
ascolto anche i Panic! At the Disco, i Bring me the horizon o i Paramore ecc…
Trovo alcune canzoni scritte da queste band infinitamente sincere che parlano direttamente alla parte “malata” della tua mente come se stessero cercando di proteggerti dal pericolo.
Mi aiutano.Grazie mille per la vostra pazienza.
Siete gentilissimi6 Febbraio 2017 alle 19:30 #30406Volontario
Moderatorecara MP4,
siamo felici di saperti meglio.Non lasciarti condizionare dalla paura di ricadere.Hai davanti a te obiettivi chiari e molto belli.Noi ti sproniamo a lavorare su questo affinchè tu possa realizzare quanto ti sta più a cuore.Inoltre ami le cose che rendono l’esistenza più bella e leggera: i viaggi la musica.Ci pare di capire che sei dotata di grande creatività e possiedi una fantasia fervida.Ti immaginiamo insieme a quei liceali nella progettazione di gite, viaggi ed esperienze formative.Non farti prendere dalla paura. Sei capace di grandi progetti.Inoltre hai una grande fortuna: La vicinanza di un’amica che ti sprona e ti fa’ da spalla.Siamo convinti che ce la puoi fare.Coltiva i tuoi hobby saranno un sostegno importante per i periodi meno felici e tieni duro.
Hai mai pensato che questa creatività che hai unita alle esperienze dolorose che hai passato possa essere un domani di grande aiuto anche ad altri ragazzi?
Ti abbracciamo e siamo con te.
A presto
22 Marzo 2017 alle 09:52 #30661mp4
Partecipanteciao,
ehm… è passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ho utilizzato il forum…
bhe, ci sono novità.Finalmente la scuola ha messo ha disposizione uno sportello di ascolto.
In pratica circa la settimana scorsa abbiamo avuto un’ora di lezione con una psicoterapista a scuola che ci ha fatto fare vari giochi per farci relazionare un po’ tutti insieme. Alla fine della lezione si è avvicinata a me e guardandomi negli occhi mi ha detto “immagino che tu abbia bisogno dello sportello di ascolto, vieni con me ti do’ un appuntamento”. in quel momento avrei solamente voluto abbracciarla e scoppiare in lacrime, avevo gli occhi lucidi
ero felicissima, finalmente quel tanto atteso momento era arrivato.
l’appuntamento è stato fissato per il primo aprile, non vedo l’ora.Per il resto non va nulla bene!
A scuola è uno schifo, i miei voti stanno crollando e la possibilità di essere bocciata si sta facendo sempre più reale. Sto cercando di convincere i miei genitori a mandarmi al liceo artistico dove ci sono tutti i miei amici e dove tutto sarebbe più semplice.
Io non riesco più a studiare, non riesco a rimanere concentrata sulle cose, la mia mente viaggia e quando inizia non riesco più a fermarla.la voglia di scappare di casa si fa sempre più grande, per ora mi ferma soltanto quel briciolo di paura che mi fa pensare alle conseguenze delle mie azioni.
la voglia di libertà, però, si fa sentire… ed anche moltoper il resto nulla
anche se sento che sta crollando tutto intorno a me sto bene
ciao, grazie per l’ascolto
22 Marzo 2017 alle 16:45 #30666Volontario
ModeratoreCiao Mp4
ma che bella notizia che ci dai
, la psicologa che è venuta in classe tua ci sembra una professionista molto brava e sensibile, per il modo in cui ti ha avvicinata e coinvolta nel… passo successivo.
e le tue lacrime agli occhi e la tua gratitudine lei le avrà senz’altro percepite!
ci farai sapere come andrà l’appuntamento, da parte nostra solo a titolo di informazione generale, vorremmo dirti che è molto importante essere davvero sinceri nel parlare di te stessa con lei. lo psicologo non è li per giudicarti in alcun modo, ma per aiutarti a conoscere meglio te stessa per poter superare i tuoi problemi!
ci fai spaventare se parli di scappare di casa :blush:
fai bene ad essere riflessiva e farti fermare dalla paura delle conseguenze!
le conseguenze sono proprio quelle che in adolescenza si tendono ad ignorare, il che provoca non pochi problemi! :cheer:permettici di dirti che scappare di casa NON è una bella esperienza per nessuno, nè per il figlio nè per i genitori. dove andresti, cosa faresti, come sopravviveresti, ma soprattutto… quando hai questa idea COSA VORRESTI DIMOSTRARE? E A CHI?
anche di questo sarebbe utile parlare con la tua dottoressa il 1 aprile!ci dispiace invece sentire che la scuola va male e addirittura rischi l’anno? che scuola fai? quali sono le materie in cui hai l’insufficienza? sei davvero convinta che non riusciresti a recuperarne almeno alcune per non buttare via l’anno?
riusciamo benissimo ad immaginarci quale sarebbe la tua felicità se potessi frequentare anche tu l’artistico come i tuoi amici.
ma saresti abbastanza preparata per affrontarlo? come te la cavi in disegno?abbiamo guardato che ci sono molti indirizzi nell’artistico, a te piacerebbe scegliere?
1) Arti figurative
2) Architettura e ambiente
3) Design
4) Audiovisivo e multimediale
5) Grafica
6) ScenografiaRestiamo in attesa di tue notizie e intanto tantissimi sorrisi!
2 Aprile 2017 alle 20:20 #30722mp4
PartecipanteCiao!
Sabato 1 aprile sono andata a parlare con la pedagogista (si, non era una psicologa ma una pedagogista)
La seduta invece di durare mezz’ora si é prolungata per un’ora intera.
Le ho parlato di molte cose, non sono riuscita a raccontarle veramente tutto tutto, ma la maggior parte delle cose si.
All’inizio non sapevo bene cosa dire o da dove iniziare ne lei i faceva domande quindi ero un po’ andata nel panico ma, non appena ho iniziato un po’ a parlare tutto ciò che avevo dentro é uscito fuori e sono scoppiata in lacrime.
Lei in tutto ciò mi accarezzava ed ascoltava attentamente.
Alla fine mi ha detto che avevo bisogno di affetto, di molto affetto e che non ero mai stata abituata a riceverne. Mi ha detto anche che ha notato che ho difficoltà nei rapporti fisici con le persone quali posso essere carezze e abbracci che aiutano molto.
Mi ha detto che sono una persone molto dolce e generosa e che il problema non sono io.
Mi ha rassicurato
Alla fine della seduta mi ha dato un forte abbraccio e poi mi ha lasciato andare.Il 20 aprile invece ho un appuntamento con la psicologa (in pratica a scuola hanno aperto due sportelli di ascolto, uno con una pedagogista e uno con una psicologa)
consigliatomi anche dalla pedagogista.
Invece il 22 rivedrò la pedagogista per un ultimo incontro visto che poi finisce il suo periodo di servizio a scuola.3 Aprile 2017 alle 14:04 #30733Volontario
ModeratoreCiao Cara Mp4,
siamo molto contenti di quello che ci racconti e del fatto che la scuola metta a disposizione queste figure professionali con cui voi ragazzi potete confrontarvi.
Dalle tue parole ci sembra infatti che anche il primo colloquio con la pedagogista ti sia servito per “rassicurarti” come dici tu e per consentirti di aprirti e lasciarti andare, aggiungiamo noi. Riuscire a parlare con qualcuno che ci comprenda è molto importante e fa sentire subito più leggeri non trovi?
Sono molto belle le qualità della dolcezza e della generosità che la pedagogista ha individuato in te, non dimenticare mai di averle e continua a coltivarle.
Noi ne aggiungiamo altre due: sei forte e coraggiosa! E questo è dimostrato dal fatto che continui a cercare l’aiuto di cui hai bisogno per comprenderti meglio e stare bene e questo significa che sai prenderti cura di te. Brava!!!
Mi raccomando cara Mp4, tienici aggiornati su come vanno le cose, anche in vista dei prossimi incontri.
Nel frattempo tanti sorrisi e un abbraccio grande :kiss: :kiss:6 Settembre 2017 alle 20:36 #31827mp4
PartecipanteCiao
Ho pensato che forse avrei dovuto raccontarvi cosa é successo in questo periodo di mia assenza.Dopo la seduta dalla psicologa a scuola lei ha preso la decisione che era momento di parlare con i miei genitori, di raccontargli tutto, TUTTO. La mia testa é troppo pericolosa pur me stessa.
La psicologa ha raccontato ai miei genitori dei miei atti autolesionisti e del mio tentato suicidio, onnipresente nella mia testa.Fatto sta che i miei non hanno fatto nulla, non mi hanno chiesto niente. Niente.
Assolutamente nulla. Questa cosa mi distrugge.Dopo la fine della scuola ho fatto 5 sedute da due psicologhe. Durante le sedute con me c’erano anche i miei. Non parlavo molto. Mi dava molto fastidio la presenza dei miei, il modo in cui le psicologhe si rivolgevano a me e il fatto che dovessero registrarci.
Dopo queste 5 sedute (al quanto inutili a parer mio) facendo gli occhi dolci e un po’ fingendo sono riuscita a convincere le psicologhe che io stavo bene.
Il resto dell’estate é passata fra mille litigate e qualche piccolo assaggio di libertà.
Anche se mi sentivo come se facessi un passo avanti e mille indietro. Perennemente circondata da divieti costruiti tutta dalla mia mente e dalle convenzioni sociali.Comunque ho cercato sempre di distrarmi, di allontanarmi dalla mia mente e dalla realtà.
Nella mia mente c’è solo musica, solo musica, di ogni tipo o genere ma senza di essa io non esito.
Fra qualche giorno inizia la scuola. Non voglio tornare nella mia scuola
non voglio
Si, i miei compagni mi piacciono ma sento che quello non é il mio posto.
Voglio stare con i miei veri amici, con Laura, Martina, Annarita.
Voglio stare con le persone di cui posso fidarmi.
Ma per i miei non sono abbastanza “”artista”” per andare all’artistico -.-Quest’estate ho anche avuto una “”storia”” (più che altro mi sentivo) con una ragazza.
Stavamo veramente bene insieme ma, poi non so cosa ci ha allontanato. Ora non ci sentiamo più. É un po’ triste questa cosa. Stava iniziando veramente a piacermi.Per il resto non é cambiato molto. Anche se sono riuscita a convincere i miei a farmi dormire dalla mia migliore amica Laura e nulla, quella sera abbiamo festeggiato tutti insieme (anche con la famiglia) questa grande occasione visto che non accadeva da tre anni.
É stato molto bello ma, non s quando potrà succedere di nuovo.Spero solo che questi tre anni passino velocemente così per avere la mia tanto amata libertà una volta per tutte.
11 Settembre 2017 alle 13:44 #31845Volontario
Moderatorecarissima, bentornata
grazie per averci scritto aggiornamenti di quanto ti è capitato negli ultimi mesi.riparto dalla situazione della psicologa e dei tuoi genitori.
Loro non ti hanno chiesto nulla e non hanno fatto nulla pur avendo avuto notizie dalla psicologa circa la tua situazione.
Tu hai detto loro qualcosa?, so che è difficilissimo esprimere i propri sentimenti ma quando si riesce a dire ciò che ci manca… un pò di vuoto si riempe.
e con la psicologa hai parlato della non reazione dei tuoi genitori.
Se questa cosa giustamente ti distrugge… anche tu non puoi fare finta di nulla ( menomale che ce lo dici :kiss: però forse potresti riuscire a fare un altro passo in avanti9.il tuo racconto, le situazioni che vivi mi evocano un continuo nascondersi e fingere.
Co0me se tu fossi alla ricerca di un posto giusto per te, amici giusti, maggiore libertà,e quant’altro… copme se dove sei, come sei, e ciò che fai non fossero “giusti”.Tu che dici?
La musica è il modo che ti accoglie, dove ti ritrovi!
non ti piacerebbe ciondividere questo con persone che hanno lo stesso feeling?per ora un caro abbraccio.
ti aspettiamo0.12 Settembre 2017 alle 22:01 #31870mp4
PartecipanteCiao
Si, ne ho parlato con la psicologa del fatto che i miei avevano ignorato del tutto ciò che gli era stato detto,e si per quanto questa cosa mi sta distruggendo preferisco non parlarne con loro. So che verrei giudicata da loro per questa cosa.. Ne ho le prove, ho tastato il terreno molte volte.
Come se credessero che dire che le persone che commettono il suicidio sono stupide e che hanno sprecato la loro vita possa farmi sentire meglio e cambiare ciò che è stato.Per ora mi sono arresa, ma solo per poco.
Faccio ciò che mi dicono ed ottengo ciò che voglio.
Ma così non vivo e la mia tanto amata e ricercata libertà diventa sempre di più una falsa speranza.Il 14 inizia la scuola e con la scuola iniziano gli sport. Ho deciso di lasciare basket che, per quanto mi piacesse mi occupava troppo tempo che avrei potuto usare per stare con i miei amici. Bhe é stato inutile, io lascio basket per maggiore libertà loro cercano un doposcuola ed ancora una volta mi ritrovo al punto di partenza ma, non mi fermerò finché io non avrò ciò che voglio. E io voglio stare con le persone a cui tengo.
Parlando sinceramente la scuola in cui sto mi fa proprio schifo. Non posso esprimermi per ciò che sono e amo, cosa che potrei fare tranquillamente se mi trovassi all’artistico ma, “l’artistico non é per persone come me”.
Io questa frase ancora non la capisco.
Continuano a pronunciarla senza veramente capire che stanno sbagliando.
Sono sempre stati loro i primi a dirmi che avevo grandi doti, che farò qualcosa di grande nella vita ma, ora queste frasi non me le sento ripetere più.
Il mio sogno inizia da adesso.Vorrei poter vivere la tranquillità.
Vorrei poter sempre alzare gli occhi al cielo ed osservare i colori e le nuvole mentre sento al mio fianco Laura che mi ripete che é qualcosa di spettacolare per poi farci avvolgere dal silenzio.
Vorrei camminare senza meta e senza fretta, esplorare ed avere mille e infiniti giorni a disposizione per non tornare più a casa.
Vorrei poter osservare le stelle.
Vorrei non avere paura delle conseguenze.
Vorrei incontrare persone che parlano lingue diverse e parlarci anche se solo per un minuto.Vorrei avere una mia casa da condividere con chi voglio.
Il silenzio, la calma e la staticità. I colori, il cielo e le stelle. Vorrei poterli sentire ed essere inondata dall’adrenalina e l’entusiasmo.
Vorrei che tutta la rabbia che reprimiamo possa non esistere e che tutte le lacrime che versiamo possano essere consolate da un abbraccio.
Mi sono sentita dire mille volte che sono solo un egoista, che penso solo a me e ai miei sogni e che é colpa mia se i miei genitori combattono contro un esaurimento nervoso da anni ormai e,
quel che penso é che non me ne frega nulla
potete dire ciò che volete
si, sono una stupida egoista ma, sto combattendo anche io per qualcosa.
Sto combattendo per la mia felicità e libertà e se ciò non vi va bene a me non importa.
Non mi fermerò.Ho la gola amara e gli occhi pieni di lacrime di rabbia in questo momento e non riesco ad andare avanti.
Mi sto rendendo conto di essere comunque solo un ipocrita.
Pretendo tutto questo
ma alla fine non ho neanche il coraggio di parlare con i miei. Li sto solo evitando e sto cercando di sentirmi grande.So che parlarci mi aiuterebbe. Parlare e sempre la soluzione ma, non lo farò mai. Mai.
Mai.
Non ditemi che io ho tutto ciò che mi serve per parlargli, lo so già. Me l’hanno detto in migliaia. Ma per ora la mia decisione é questa.
Mi sono incazzata abbastanza per oggi.
Continuerò a vivere come ho fatto fino ad ora con il mio costante conflitto interiore fra ciò che è giusto per me e ciò che è sbagliato per la società.
Vorrei solo riuscire ad essere veramente me stessa. Quella che pochi ancora sono stati in grado di vedere.
13 Settembre 2017 alle 08:27 #31871Nyleen
PartecipanteCiao MP4,
ho letto la tua storia e ci tenevo a dirti che comprendo bene come ti senti e hai tutto il diritto di non voler più parlare con i tuoi genitori di come ti senti.
Ricordati che l’adolescenza è solo una fase e per quanto possa essere tremenda ha una fine.
Sei una ragazza piena di talento, sai bene quello che vuoi e sai come ottenerlo.
Il tuo unico scoglio è il diploma, so che ti renderebbe felice fare l’artistico, ma accantonando la presenza dei tuoi amici ci tengo a dirti che avere o non il diploma in artistico non fa tanta differenza, se chiedi in giro sono sicura che troverai tantissime storie di artisti che sono diplomati o addirittura laureati in materie che non c’entra amo niente, per tantissimi motivi, prima di tutto quello logistico.
Parli del tuo liceo, quale indirizzo frequenti? Quanti anni ti sono rimasti? Come hai terminato l’anno scorso, sei stata promossa alla fine? Alla tua scuola non hai delle ore di disegno artistico o tecnico e magari qualche insegnante che possa aiutarti a inseguire i tuoi sogni?
Dato che mi pare di capire che non puoi cambiare liceo, perché non provi a progettare il tuo futuro?
Hai già pensato a cosa farai in futuro?
Quale indirizzo vuoi scegliere? Ci sono dei test d’ingresso?
Ti dico tutto questo perché non hai alcun motivo per lasciarti sopraffare dal tuo malessere, hai le tue amiche, l’arte, la musica che ti piace (anche io adoro i Panic! At the Disco ❤️), e hai Laura.
Penso che tu abbia tutti gli strumenti per vivere una vita felice già da oggi, non hai bisogno di qualcuno che ti dica quanto tu sia brava nè che gli altri approvino le tue scelte anche perché nella vita succede raramente.
Spero che la mia risposta non ti disturbi, se ti va di scrivermi ancora fai pure. Non ti arrendere13 Settembre 2017 alle 17:38 #31872mp4
PartecipanteCiao Nyleen!Piacere di conoscerti. (CAVOLO ADORI ANCHE TU I PANIC! AT THE DISCO NON CI CREDO)
comunque quest’anno devo fare il terzo e sono al liceo scientifico applicato (al posto del latino facciamo informatica).
Ho scelto questo liceo principalmente per l’informatica e poi perché sembrava una scuola valida e nuova.. Tutto questo però dall’esterno ma, nelle ore di informatica trattiamo argomenti di cui io sono già a conoscenza e diventa noioso seguire la lezione.
Avevo scelto questo liceo perché il mio sogno era quello di diventare una programmatrice di videogames o almeno lavorare nell’ambito cinematografico con gli effetti speciali ma, credo che questo sogno sia al quanto sfumato al momento.
Ora il mio progetto é un altro. In pratica pensavo di andare all’artistico e diplomarmi per poi andare via dalla mia città un po’ a spasso per il mondo e vivere un po’ alla Giornata (so che é una scelta molto difficile) poi sarei andata in un’accademia (che se non mi sbaglio si trova a Milano) dove avrei imparato a programmare o almeno cercare di capirne di video giochi.Lo scorso hanno scolastico l’ho superato senza debiti solo perché ho detto a tutti i professori che molto probabilmente l’anno seguente non sarei ritornata in quella scuola ma, le mie aspettative erano troppo ampie.
Ho lasciato del tutto la voglia di studiare, di fare la persona seria ed impegnarmi. I miei la considerano solo come una voglia di fare la ragazza spaccona oppure “”l’oca”” ma non é così. Io non ci riesco e per quanto io mi cerco di impegnare perdo subito la forza di volontà. Perché ciò che faccio non mi piace e non mi rende felice.
I professori nella mia scuola non sono un granché.. E mi riferisco a tutti. (del tipo che la prof. Di religione mi ha messo 6 solo perché ero a favore delle unioni civili e quella di italiano invece non mi tratta come tutti gli altri solo perché non faccio la ruffiana nelle sue ore ma me ne sto semplicemente per conto mio l, per poi sentirmi ance dire dai miei compagni che quando sono assente lei va dicendo alla classe che io sono depressa e che forse ho dei problemi.)
Il nostro prof di disegno invece e pazzo.
Quelle poche volte che facciamo disegno ci fa fare protezioni ortogonali ma io preferisco di gran lunga le discipline pittoriche oppure colorare le cose.Invece il primo anno a scuola abbiamo fatto un progetto di musica. Ero entusiasta di questa cosa ma, alla fine anche esso si é rivelato un fallimento e poi negli anni seguenti non l’abbiamo più fatto.
La mia idea quest’anno era quella di chiedere alla dirigente scolastica di cedere a me e qualche altro mio amico l’aula di musica (insonorizzata, attrezzata di alcune chitarre classiche e elettriche, ogni tipo di amplificazione, una batterie, varie pianole e molte altre cose) visto che in pratica nessuno la usa mai ed é abbandonata li. Ma credo che la nostra preside difficilmente accetterà la mia richiesta visto che è un tipino al quanto particolare.
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