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Lau..
- AutorePost
- 9 Ottobre 2009 alle 21:56 #5877
Lau.
PartecipanteMolti amici quando sono depressi mi dicono la classica frase vorrei morire, ma in realtà non sanno che stanno dicendo una cazzata.
NON NE VALE LA PENA!
è vero che non ho visto la morte in faccia, ma non serve questo per dire che non ne vale la pena. In questo periodo molti ragazzi che conoscevo sono morti in incidenti sopratutto di moto. Io mi chiedo.. certi sono consapevoli di poter morire.. e non fanno niente.. ma come fanno?
Per esempio, il ragazzo che mi piace mi ha scritto io preferisco morire a 15 anni andando in moto che a 80 anni di tumore, perchè morirò facendo qualcosa che amo capisco che è qualcosa che ama, però andare a 100 all’ora in città, c’è.. è come volersi uccidere da soli, ci sono così tante piste..9 Ottobre 2009 alle 22:04 #8077Anonimo
Eh sì purtroppo a volte, soprattutto quando si è così giovani, ma non solo, ci si sente un po’ invulnerabili e si dice ma sì che può succedere?
L’anno scorso praticamente davanti a casa, un auto è passata con il rosso e un ragazzo che stava andando a 100 all’ora in piena Milano ha dovuto frenare, perdendo il controllo della moto e finendo contro le macchine posteggiate lì vicino. Aveva 30 anni e ha perso una gamba ed è tutt’ora in coma… E’ incredibile credere che c’è chi è disposto a correre rischi del genere, rovinando la propria vita, ma incidendo anche su quella di chi gli sta vicino.*****
9 Ottobre 2009 alle 22:14 #8078Lau.
PartecipanteVicino a casa mia ormai sento sempre più spesso incidenti. Magari non sono di persone con cui ero molto legata, ma comunque ragazzi che conoscevo, che vedevo. Fa male pensare, perchè come è capitato a loro poteva benissimo capitare anche a me.
Ho solo 14 anni! Ripeto che trovo stupido che un ragazzo sappia bene che può morire e non faccia niente.. molte volte cerco di far riflettere i miei amici, l’ultima volta uno mi ha risposto l’anno scorso sono morti SOLO 7… non capisco davvero..10 Ottobre 2009 alle 13:50 #8079atlas
PartecipanteQuote:Lau.
Per esempio, il ragazzo che mi piace mi ha scritto io preferisco morire a 15 anni andando in moto che a 80 anni di tumore, perchè morirò facendo qualcosa che amo…Brava Lau, davvero un bel topic sul quale molti dovrebbero riflettere.
Sai, questa frase non è purtroppo nulla di nuovo, semmai un aggiornamento del vecchio detto Meglio un giorno da leoni che cento da pecore o simili…
Da una parte esiste quel senso di invulnerabilità dovuto alla giovinezza, dall’altra però c’è soprattutto quella sensazione di abbandono sregolato ad ogni impulso che la società odierna sostiene pur sottolineando, in maniera ipocrita, i rischi che comporta questo atteggiamento: vedi ad esempio filmacci come Fast and Furious, che celebrano alla grande questo modo di vivere. I ragazzi così non capiscono più quali sono i rischi che corrono, pensando di potersela sempre cavare e comunque seguendo l’esempio fico che i coetanei e i modelli sociali in genere forniscono (il vecchio e triste motto tanto lo fanno tutti).Se qualcuno ama davvero qualcosa, non vuole morire facendola ma semmai vuole continuare a vivere proprio per poterne godere ancora a lungo! A questo bisogna aggrapparsi quando uno pensa vorrei morire, alla possibilità di avere ancora tanti altri momenti nei quali poter vivere ciò che si ama!
PS Ho cambiato il titolo del topic dato che … non rendeva bene l’idea e meritava un titolo chiaro, ma se non ti piace dimmelo che possiamo metterne un altro.
10 Ottobre 2009 alle 15:22 #8080Holly
PartecipanteQuoto in pieno Atlas non avrei saputo dire meglio.
Da parte mia, Grazie per aver cambiato in modo più chiaro il titolo del post.
..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti)10 Ottobre 2009 alle 15:24 #8081Lau.
PartecipanteVa benissimo questo titolo.
Ho scritto questo post forse in una sezione non adatta amici e scuola non c’entra molto, però va be.Comunque sono d’accordo che la Tv non da il giusto esempio. Su MTV c’è un programma di nome Nitro Circus e lì fanno vedere molte volte cose pericolose, è vero che all’inizio del programma c’è scritto che non bisogna imitare perchè sono cose fatte da professionisti; però comunque credo che questo on aiuti, perchè i ragazzi non si rendono conto del VERO pericolo, molte volte le cose fatte in TV sembrano più facili di quello che in realtà sono..
http://www.youtube.com/watch?v=8OlzUdvG7h0
molto educativo come programma..
10 Ottobre 2009 alle 15:58 #8082Holly
PartecipanteSara che bello il tuo post mi ha commosso moltissimo.
Quando ho letto i post in questo topic ho pensato subito ai Tuoi Elia e Filippo e a Dani di Lesa, attraverso voi due mi sembra di conoscerli, quindi è stato naturale che il mio pensierò andasse li.E’ vero anche quello che dici e che mi fa piacere riportare:
Per quanto riguarda il dolore di quegli eventi, beh… credo che non ci sia nulla che possa mai rimuoverlo davvero. Rimane sempre qualcosa dentro te che non ti fa sentire davvero felice. Sempre qualche ricordo pronto a mettere a dura prova i tuoi occhi che finiscono poi per cedere e versare qualche lacrima.
Voglio condividere quello che scriverò subito sotto, con Voi:
Ricordo ancora la prima volta che mia figlia è entrata in contatto con questa realtà, aveva solo 7 anni, come 7 pochissimi anni aveva Giada la Sua compagna di danza e di scuola, morta improvvisamente in un intervallo in seconda elementare x un aneurisma cerebrale scoppiato improvvisamente.
Chiara raccontandomi quello che era successo mi disse: mamma non può essere vero, dimmi che non lo è perchè Giada ha sette anni come me, mamma….. E’ difficile anche scriverlo senza risentire la sua vocina disperata e provare lo stesso dolore di allora per la perdita di Giadina, che tutte le settimane andiamo a trovare perchè è sempre con mia figlia e mai mai potrà dimenticarla come dice Sara.
..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti)10 Ottobre 2009 alle 18:36 #8083Holly
PartecipanteQuote:euphralia
Elia era lombardo.
E’ stato seppellito nel suo paese dove è cresciuto: a Erbanno, in provincia di Brescia.
In 2 anni e mezzo non sono ancora riuscita ad andare a trovarlo.Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti
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Tesoro noi possiamo andare a trovare Giada perchè è qui dove abito e nel cui cimitero è seppellito pure il mio adorato papà.
Mi dispiace che tu non possa con Elia anche se ho sempre pensato che non sia importante andaci fisicamente, chi amiamo è veramente sempre con noi nel nostro cuore ed a volte ne sentiamo la presenza come capita spesso a Chiara con il suo amato nonno
..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti)11 Ottobre 2009 alle 11:55 #8084Lau.
PartecipanteQuoto Holly. A volte basta anche solo guardare una foto, un pensiero e la persona che non c’è più sa che ci tieni. Mio zio è morto due anni fa in Polonia, non sono andata al suo funerale, non posso andare a trovarlo, solo d’estate quando sono in vacanza. Ma io penso spesso a lui, molto spesso, non riesco a mettermi l’anima in pace perchè non sono stata lì presente nell’ultimo periodo, non è colpa mia lo so perchè non potevo, però è una cosa che mi tormenta. Quando ero piccola e abitavo ancora in Polonia lui era sempre presente, come un secondo padre.
Per questo sono d’accordo con Holly, perchè come dice lei.. non serve andare a trovare fisicamente al cimitero una persona, ma basta anche solo il pensiero.
11 Ottobre 2009 alle 14:37 #8085atlas
PartecipanteOggi al TG hanno parlato di un ragazzo 15enne che si è suicidato impiccandosi in camera sua!
Aveva lasciato un messaggio su Facebook annunciando che l’avrebbe fatto ma nessuno l’ha preso sul serio, evidentemente non avevano capito quanto soffrisse o hanno sottovalutato la cosa…Quando l’ho sentito, ho ripensato ai video degli amici di Euphralia, al Dani di Lesa, a tutti quegli adolescenti le cui vite vengono spezzate dal caso, da qualche ubriaco al volante o dalla loro stessa disperazione: non avranno più un futuro, tutte le loro possibilità inespresse resteranno tali, la loro energia giovanile e i loro sorrisi spontanei e sinceri spenti per sempre… viene davvero da piangere.
Non conosco la storia personale di quel ragazzo ma qualcosa lo opprimeva, lo faceva stare così male da non sopportare più di vivere… magari si trovava nella stessa situazione vostra, di voi che invece scrivete qui sfogandovi, cercando un sostegno, ribellandosi all’idea di farla finita e di cedere al dolore!
Lui non l’ha fatto, non ha trovato nessuno che lo ascoltasse e aiutasse, e questo è il terribile risultato…
Quindi sono ancora più felice che voi tutti (non cito ogni nome, ormai siete tanti) siate arrivati qui e, in un modo o nell’altro, riuscite a raccontarvi, a confrontarvi, a cercare un modo per uscire dal dolore, per superare i problemi senza arrivare a togliersi la vita o nemmeno a pensare di farlo!
Se qualcuno avesse ascoltato quel ragazzo ora sarebbe ancora qui…11 Ottobre 2009 alle 22:27 #8086atlas
PartecipanteQuote:euphralia
…ma per fortuna ci siete voi, non ho idea di quanti ragazzi avete aiutato… una cosa è certa: avete salvato anche la mia di vita… quando sono arrivata qui sul forum non ci ero tanto distante anch’io….
e per questo non finirò mai di ringraziare tutti quanti, uno ad uno…credetemi.Grazie Sara, a nome di tutti ma soprattutto personalmente. Sapere che ti abbiamo allontanato da quella terribile scelta è qualcosa di così importante che è persino difficile da commentare.
Ogni volta che uno di voi (tu, Diego, Lesa, Jackie, Lau, Vadim, Antonio, Jack ecc) ci ringrazia e ci fa sentire quanto siamo stati utili nel nostro davvero piccolo spazio di questo forum (o del Telefono giovani), è una soddisfazione immensa… noi siamo qui per voi, ragazzi… GRAZIE.
12 Ottobre 2009 alle 11:06 #8087Holly
PartecipanteGRAZIE SARA e poi QUOTO ATLAS totalmente
Grazie a tutti voi ragazziE’ stato terribile aver sentito la notizia di quel povero dolce ragazzo che nessuno ha ascoltato è personalmente la sento sempre come una sconfitta per tutti noi, quando una tragedia del genere accade, purtroppo spessissimo ormai
Un abbraccio forte forte
..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti)12 Ottobre 2009 alle 18:15 #8088Lau.
Partecipantequoto Sara, siete veramente d’aiuto.
Riflettevo sul ragazzo di 15 anni che si è suicidato, su internet ho letto che sul letto aveva lasciato un biglietto con scritto mamma, papà, amici: non è stata colpa vostra, eppure un motivo ci sarà stato, se non era in famiglia e non era tra gli amici, qual era?12 Ottobre 2009 alle 21:13 #8089Lau.
PartecipanteCerto.. essere tristi e non sapere il motivo è molto brutto e deprimente. MA non penso si arrivi al suicidio così senza motivo. Capirei se magari quel ragazzo fosse stato autolesionista o non so..
ma lui si è ucciso!13 Ottobre 2009 alle 10:40 #8090Holly
PartecipanteQuote:euphralia
Io sono convinta che chi è autolesionista non voglia veramente morire.O, almeno, questo è quanto provavo io in quei momenti.
Non volevo andarmene davvero. Certo, ci sono stati momenti critici dove sono arrivata sul punto di mollare tutto quanto. Ci sono stati momenti in cui niente sembrasse darmi pace e la solitudine in tutto ciò giocava un ruolo fondamentale.
Non avere nessuno con cui parlare o per paura o per vergogna o semplicemente perchè non c’è nessuno ad ascoltarti è la cosa peggiore.Ma quando mi tagliavo volevo semplicemente sparire per un pò, desideravo semplicemente mettere in stand-by la mia vita per un pò.
Avrei voluto semplicemente una pausa…. una pausa prego, una pausa alle mie sofferenze…avrei voluto avere il tempo necessario per poter riprendere fiato….avrei voluto che il tempo si bloccasse per un pò e con esso tutti quegli intrighi quotidiani che non facevano altro che scaraventarmi come un vortice impazzito verso il fondo…Volevo che la gente che fino a quel momento non aveva fatto altro che tentare di distruggermi firmasse un armistizio con me e la mia disperazione… e invece niente….mi ritrovavo a liberare il veleno che ogni giorno si accumulava dentro di me attraverso i tagli in religioso silenzio…
Dentro quel caos, dentro quelle grida di protesta contro il mio essere io non facevo altro che far scorrere silenziosamente goccia dopo goccia il mio dolore.
Quel ragazzo è arrivato al suicidio.
Il suicidio viene definito come una richiesta estrema di aiuto. E io non sono completamente d’accordo.
Chi ti vuole aiutare veramente non aspetta che tu faccia sciocchezze, non ti permette nemmeno di pensarle. Il brutto della gente è che spesso vede le cose e fa finta di niente o, semplicemente, non gliene frega niente.
Siamo arrivati a un livello di menefreghismo e di egoismo a livelli storici oggi giorno, se una questione non ci riguarda personalmente lasciamo perdere.
Il suicidio di solito dà segnali, dà sintomi (nel caso del ragazzo il conto alla rovescia dei giorni su Facebook). Altre volte no, è immediato e senza segnali. Il secondo probabilmente è il più terribile.
La domanda che mi pongo per quel ragazzo è: si poteva evitare?
Dove erano i genitori? dove erano quelli che si definivano amici del ragazzo? dove erano tutte quelle persone che parlano tanto di bontà e pietà? dov’è quello che tutti chiamano Dio quando poi permette che certe cose accadano? (perdonate quest’ultima domanda, non voglio scatenare polemiche religiose.. ma vogliate rispettare i miei dubbi da agnostica e io rispetterò le vostre fedi)Davvero, non so dare spiegazione alla crudeltà dei nostri giorni. Non aggiungo altro.
Se insisti e resisti, raggiungi e conquisti
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Sara il tuo post è bellissimo, come lo sono tutte le volte le tue riflessioni sempre profonde e molto toccanti perchè espresse da una persona che ha vissuto sulla sua pelle il dolore e ha maturato o sta maturando, crescendo, le sue scelte.
Non so dire quale possa essere la causa che porta un ragazzo a togliersi la vita, oltre alla disattenzione e alla mancanza d’amore, ho sempre pensato ad una disperazione assoluta, una solitudine interiore, un non riuscire a percepire nessuna possibile via d’uscita, nessuna alternativa.
Ma questo è solo e semplicemente ciò che penso io.
Grazie
..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti) - AutorePost
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