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Volontario.
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- 4 Luglio 2019 alle 08:29 #5084
BreakDan
PartecipanteSalve a tutti, cosa è successo? Molto semplice mi sono mollato con la mia tipa dopo 3 anni, perchè? Perchè la gente non sa mai farsi i cavoli propri e deve sempre impicciarsi, e lei continuamente a puntare il dito su di me, ogni colpa era mia. Che vadano tutti a f*#$%.
Adesso cosa succede che lei mi manca, ma infondo mi manca di più farlo con lei, so che è un pensiero brutto ma non posso farci nulla.
Ma tralasciando tutto ciò il problema che più non sopporto è la mia timidezza in quest’ultimo mese, il fatto di non sapermi rapportare con tipe nuove sconosciuto, di sentirmi solo, piccolo e non all’altezza, non so perchè la mia mente le vede come un qualcosa di troppo grande e ne ricevo come un blocco dentro, il non sapere come intraprendere un semplice discorso e attaccare bottone e tutto questo mi dà rabbia se penso quante belle occasioni spreco per questo mio blocco mentale, questa mia paura, la voglia di andare avanti ce l’ho e dimenticarmi di lei, ma il mio cervello si impaurisce non so come comportarmi, comincio a prendermi d’ansia dentro e non riesco ad attaccare bottone per paura di fare qualche figura di m*&€, odio tutta questa situazione, odio me, il non saper superare questo mio limite si ansia e timidezza, il sentirmi ancora come un bambino quando invece ne ho già 20 spaccati… non so che fare, voglio cambiare, voglio cambiare la mia, il mio modo di essere, voglio rifarmi una vita e andare avanti, ma c’è quel bambino dentro di me che nutre paura e vede le altre ragazze come cose troppo in alto da raggiungere mentre invece non è cosi, ma nom so come attaccare bottone e tutto questo mi disturba parecchio, non riesco ad essere ciò che vorrei essere è come se insieme a lei avessi perso una parte di me. Maledizione.8 Luglio 2019 alle 16:56 #34646Volontario
ModeratoreCiao BreakDan!
Ti sentiamo parecchio arrabbiato con te stesso,e forse anche un po’ deluso, per via della tua timidezza.
Ci dici anche che odi te, odi questa situazione ed odi il fatto di non riuscire a superarla.E poi ci parli di un bambino dentro di te……
beh questa cosa e’ molto particolare perche’ sembreresti proprio uno studente di psicologia per quanto spieghi bene questo bambino che la teoria dell’ Analisi Transazionale dice essere essere dentro tutte le persone, e quindi dentro tutti noi!
Ti andrebbe di provare a leggere qualcosa al riguardo? di approfondire questo argomento?
Se ti va raccontaci un po’ di piu’ della tua vita, se studi, che cosa ti appassiona, o quel che piu’ ti va di raccontarci.
A presto!
9 Luglio 2019 alle 09:11 #34647BreakDan
PartecipanteEsattamente in primis la mia priorità è capirmi e superarmi, fare meglio ogni giorno che passa ma quando non riesco e come se facessi un passio indietro a volte anche due o tre e questa cosa mi fa rabbia, davvero tanta. Perchè poi la gente si approfitta delle tue debolezze e le usa a proprio vantaggio, e lì esce la parte peggiore di me.
Comunque no, non sono uno studente di Psicologia ma mi piace molto quest’ultima mi piace analizzarmi, analizzare le persone e le situazione e i meccanismi attraverso ai quali si arriva ai diversi tipi di risultati, mi appassiona tutto questo mondo (purtroppo o per fortuna), ad ogni modo attendevo con ansia una vostra risposta, come sempre non deludete mai, anche se l’attesa a volte è parecchio, ma si sa è estate e si può capire.
Mi piacerebbe parecchio leggere temi e argomenti a riguardo di tutto ciò, anche per capire meglio tutto quello che succede dentro di me, perchè a volte è come se avessi dei veri e propri conflitti interiori assurdi. Comunque ho finito gli studi da un annetto, lavoro, mi occupo di grafica pubblicitaria, social, fotografia e videomaking, un pò cose che se vogliamo rientrano anche con la psicologia.9 Luglio 2019 alle 14:31 #34653Volontario
ModeratoreCaro BreakDan,
scusaci se a volte ci mettiamo un po’ di più a rispondere e grazie per la pazienza
Forse la stessa comprensione la merita anche quel bambino che abita dentro di te, e che sei tu.
Forse i conflitti interiori di cui parli nascono dal conflitto tra la parte razionale di te, che ha fretta di cambiare, che ti vuole sicuro, spigliato, all’altezza..e quel bambino che invece ha paura, si sente inadeguato e immeritevole.
Non pretendere troppo da stesso, datti tempo, fai piccoli passi.
Per capirti devi necessariamente ascoltarti, ma scoltarti nel modo più “neutro” possibile, senza le interferenze dei giudizi.
Credi che ci sia un modo per trasformare la rabbia che provi verso te stesso quando ti capita di fare un passo indietro, in determinazione per provare di nuovo a fare un passo in avanti?
Un modo per essere alleato di te stesso, anzichè nemico?Quando nel primo messaggio descrivi il tuo problema, parli della tua “timidezza in quest’ultimo mese” e in riferimento alla tua ex ragazza dici che “è come se insieme a lei avessi perso una parte di me”. Significa che la tua insicurezza si è accentuata da quando vi siete lasciati o è sempre stato così? E la parte di te che hai perso è appunto la sicurezza o ti riferivi ad altro?
In ogni caso ti faremo avere presto qualche titolo che secondo noi potrebbe interessarti
A presto e tanti sorrisi!
11 Luglio 2019 alle 10:51 #34671BreakDan
PartecipanteBuon pomeriggio, purtroppo quel bambino che sta dentro di me è debole, ed io ODIO essere debole, soprattutto in questo momento non posso permettermi di farmi colpire dalle emozioni, perchè si infondo quel bambino che sta dentro, vorrebbe bene, si affeziona, prova emozioni, forse anche troppe e si fa trasportare molte volte da queste. Quel bambino sembra stare nella parte più profonda del mio cuore, ma allo stesso tempo è il centro, è il motivo per cui ho deciso di spegnerlo di non dargli troppa retta. In passato ho sofferto fin troppo, per via di ansia, depressione, paura, stavo a contatto con persone “amici” che non mi volevano per nulla bene, ed ero solo, mi sentivo tanto solo, perchè infondo quando trovi qualcuno disposto a parlare con te anche solo un minimo fa già tanto. I miei genitori sempre presenti ma io sono sempre stato un tipo che non amava raccontare le mie cose personali e mi tenevo tutto dentro fin quando poi esplodevo. Fin quando dopo i 18 sono esploso dentro ed ho deciso che dovevo cambiare tutto, che avevo visto fin troppo e adesso tutto doveva cambiare, fuori e dentro di me, mi stavo trasformando, stavo facendo uscire la parte migliore di me che non mi sarei mai aspettato di riuscire ad essere. Ero capace, sicuro, avevo fame negli occhi e volevo solo prendermi tutto, tutto quello che mi spettava senza ma è né perchè. Amavo me stesso, ero sicuro di ciò che facevo. La mia parola d’ordine era f*&^% TUTTI, al primo posto ci sono io. Fin quando poi una sera non incontrai lei, un pò l’opposto di me o quasi. Io amavo puntare in alto a non arrendermi mai, mi interessava solo combinare il panico, ho sempre voluto una vita un pò pazza, lei era invece molto più tranquilla, ed anche molto insicura, insicurezza che col passare del tempo mi trasmise anche a me. Io amavo giocarmela con le ragazze, divertirmi e lasciare il segno, sempre, ovunque, amavo la competizione, la sintonia e l’atmosfera che riuscivo a creare. Con lei col tempo iniziai a perdere molto, amici, rapporti, parti di me stesso per me importanti. Adesso più tento di rimettermi in carreggiata più sembra che la velocità a cui vadano tutti sia più veloce e non riesco a lanciarmi, non riesco a fare il primo passo, non riesco a lanciarmi nel vuoto, mi sento un bambino impaurito, è quasi come se mi avesse rubata quella parte di me che con tanto sforzo mi ero costruito. Non mi sento corraggioso, non sento l’adrenalina, sento solo ansia, cuore che mi batte a mille, timidezza e VERGOGNA. E addio alla mia tanto adorata sfacciataggine. A 20 anni fa male ritrovarsi e rivedersi in queste condizioni squallide, inadeguato, non all’altezza della situazione. È come vivere la propria vita, ma in terza persona, viversela da dietro delle sbarre, una prigione mentale nella quale non voglio mai più ritornare, perchè lì dentro si muore solo. E per rinascere devi avere le pall€ di fare delle scelte critiche. Vorrei davvero trovare un modo per trasformare rabbia e depressione in qualcosa di positivo che mi spinga a fare di meglio. Ma da una parte non lo so, dall’altra lo so ma è come se me ne fregassi poi io stesso di fare certe cose. Il punto è che quando ti manca il motivo per spingere e tirare avanti è disastrosa come situazione, quando non mi sento all’altezza nemmeno di me stesso, nemmeno di essere io il motivo del mio stesso bene e lì che parte tutta la bufera, mi fa rabbia volere ma non riuscire come se fossi di nuovo in quelle maledette catene. Mi sono fatto più male che bene in questi tre anni e la colpa resta mia. Quando non hai un motivo per fare, per creare, ti manca la voglia di fare tutto, è lì che si dovrebbe spingere per tre volte. Ma ripeto, ultimamente manca il coraggio di mettersi alla prova e ricominciare anche da zero.
11 Luglio 2019 alle 14:22 #34673Volontario
ModeratoreBentornato BreakDan,
traspare dalle tue parole tutta la rabbia che provi a sentirti così.
Soprattutto quando rimpiangi il periodo in cui, dopo tanti sforzi, eri riuscito a trovare il tuo equilibrio e ti sentivi un leone.Quando hai conosciuto lei… Poi ti è sembrato che tutto sia andato peggiorando.
I rapporti sentimentali profondi in qualche modo ci trasformano, la nostra sensibilità e le nostre emozioni si plasmano per intrecciarsi con quelli della persona che amiamo. E questo intreccio è meraviglioso e ci fa stare bene perché sentiamo che l’altro vive CON noi.
In qualche modo un nuovo Io nasce e vive all’interno della relazione.Se ci si separa, l’intreccio è distrutto e il nuovo Io che tanto ci aveva fatto stare bene non esiste più. E’ smarrito. Non ha punti di riferimento. Ha paura.
Ma devi darti tempo.
Il tempo di ricostruirti come individuo singolo, forte e sicuro di sé.
Non ti aiuta essere severo con te stesso, non tollerare questo periodo di insicurezza. E nemmeno aiuta cercare di soffocare le passioni per paura di sentire troppo, di soffrire.
Non aiuta cercare di ignorare il bambino che è dentro di te.
Essere sensibili è una ricchezza, non un punto di debolezza. Oggi ci viene richiesto di essere sempre vincenti, forti, persino insensibili verso le sofferenze altrui, ma non è così che si vive sereni. La felicità si basa su sentimenti autentici e sinceri. Prima di tutto verso se stessi.Nella vita capitano momenti di difficoltà, ma se sappiamo sfruttarli come punto di partenza per intraprendere nuovi percorsi, poi ci sentiremo ancora più forti di prima.
Hai scritto che amavi puntare in alto: continua a farlo! Prendi per mano il bambino dentro di te e incoraggialo. Aiutalo a compiere i primi passi e piano piano tornerà a correre!
Cosa ti piace?
Cosa fai quando non lavori?Scrivici e raccontaci se c’è qualcosa che ti fa stare bene in questo periodo.
A presto!
27 Agosto 2019 alle 20:16 #34826BreakDan
PartecipanteTutto quello che sento và a tratti, un giorno sto bene, l’altro sto male, triste, depresso, senza voglia di fare e tanta rabbia dentro che mi prende perchè non capisco risolvere tutto questo, tutta questa insicurezza e rabbia verso me stesso. Mi dà fastidio non poter vivere bene, sereno come fanno un pò tutti e invece niente, tutti questi problemi in testa che mi affliggono, pensieri, paranoie, il mio cervello sembra una macchina industriale di pensieri in continua rotazione, il fumo esce ma la macchina non si ferma, sembra in avaria.
Non so come comportarmi con me stesso, a volte mi sento estraneo nel mio stesso corpo, come se la mia testa stesse per i cavoli propri, distaccata da tutto il resto, ho un’altra percezione della realtà, vedo il male, lo sento a distanza, sento anche il bene, ma quest’ultimo molte poche volte.
Che odio… quel momento in cui sei compagnia di persone e ti sale quell’ansia con quella vocina in testa che ti dice: “e ora? Ora che dico?”.
Ultimamente poi beh… sono molto annoiato, esco ma le persone mi annoiano, sono un pò tutte le stesse, stesse mentalità plasmate a caso, con pensieri troppo finti e idioti.
Mi annoio, vorrei provare emozioni diverse, adrenalina pura magari…
Mi piacerebbe a volte ritrovarmi da solo con qualcuno che mi abbracci e mi dica che và tutto bene. Qualcuno che mi faccia capire che conta su di me e che se voglio spacco tutto, mancanza d’affetto? Chissà.
Vorrei starmene tranquillo e sereno con la persona che amo. Qualcuno che sappia e mi capisca davvero. Voglio stare bene ma non riesco. Mi avveleno io stesso, con i miei pensieri, ed è orribile. È il secondo momento nero della mia vita, quando lasci la presa dalla corda, questa viene tirata da qualcun’altro e se la porta avanti e tu invece resti indietro. Mi tocca farmi un’altra salita ma non trovo le forze per farlo, mi sento stanco, come un corpo morto senza forze che ha voglia di rinascere ma non trova la giusta energia. Sono pieno di bad vibes… troppe, vibrazioni, energie negative che mi butto addosso io stesso infondo. Voglio vivere, vivere bene davvero, no avere questa lunaticità e non sapere come comportarsi.Cosa faccio nel tempo libero? Skate.
“Prendi per mano il bambino dentro di te e incoraggialo. Aiutalo a compiere i primi passi e piano piano tornerà a correre!”
Il problema è che c’è una società che fa rabbrividire e far uscire certe parti di sè stessi è come dire: “gente avanti, buttatemi nella fossa, dai sù” sembriamo una società di zombi, penso che questo mondo non ci appartenga più di tanto.
2 Settembre 2019 alle 14:33 #34847Volontario
ModeratoreCiao BreakDan
troviamo che il modo in cui descrivi ciò che accade dentro e intorno a te sia sempre ricco di interessanti intuizioni e spunti su cui riflettere.
Provando a riassumere quello che hai raccontato finora, sembra che in te convivano due personalità distinte, che nel corso della tua vita si sono alternate, senza mai riuscire a integrarsi e coesistere.
La prima parte, che associ al tuo bambino interiore, è quella insicura, debole, non all’altezza, che si lascia trascinare dalle emozioni e si vergogna. E’ la parte di te che odi e che ti fa sentire paralizzato dalla paura, imprigionato, come se vivessi la tua vita in terza persona.
L’altra parte al contrario, quella adulta, è capace, sicura, determinata e ambiziosa, mette se stessa al primo posto ed è consapevole di meritare il meglio. E’ la parte di te che ami e che ti fa sentire libero di fare ciò che vuoi, di prendere in mano la tua vita.
A proposito della tua ex ragazza dici che in qualche modo ti ha trasmesso la sua insicurezza e che finchè siete stati insieme ti sei in un certo senso affidato a lei, le hai “ceduto le redini”, al punto che quando vi siete lasciati ti sei sentito smarrito e ancora una volta spaventato; è rientrato in gioco il bambino insicuro che odi tanto e, proprio perchè lo odi, ora ti trovi in un circolo vizioso per cui vorresti cambiare ma non puoi farlo, dal momento che non ti senti all’altezza nemmeno di te stesso, nemmeno di essere tu il motivo del tuo stesso bene.
Sembra quindi che, almeno una delle possibili soluzioni, sia quella di amarti anche quando hai paura, non soltanto quando sei coraggioso, perchè anche in quel momento sei tu, anche in quel momento sei al primo posto e meriti di prenderti tutto quello che ti spetta! Sei d’accordo?
Sarebbe anche interessante capire meglio cos’è successo durante la relazione con quella ragazza, come mai invece di contagiarla con la tua intraprendenza e la tua determinazione, sia stato tu ad adattarti a lei. Cosa ne pensi, hai qualche idea?
Speriamo di ricevere presto la tua risposta e di essere altrettanto rapidi con la nostra!
Intanto un abbraccio e tanti sorrisi
3 Settembre 2019 alle 07:25 #34849BreakDan
PartecipanteBuongiorno, hai detto super bene, mi sento paralizzato come se vivessi la mia vita, ma in terza persona, da esterno, come un narratore a cui a volte mancano le forze, le energie, le risposte, le parole per continuare, per rispondere a tutto ciò che succede attorno al mio essere, e questo di conseguenza inferisce su quello che credo sia la psiche, la mia testa, il mio cuore, le mie emozioni ed i miei pensieri, inferisce sulla mia persona, come se venissi trafitto da lance e fossi senza armatura, ciò non succedeva ai tempi in cui me ne fregavo altamente di tutto, e automaticamente la mia mente sembrava avesse un pilota automatico, ad ogni commento, botta e risposta e ciò mi faceva sentire bene, sò che nulla poteva più farmi crollare, mi ero creato un armatura indistruttibile, che ho tolto e messo da parte nel momento in cui incontrai lei, con lei e la sua famiglia è tornato il bambino che era in me, sincero, che si fidava e pieno di emozioni ed impulsività, perchè da una parte mi sentivo bene, a mio agio, dall’altra stavo in una sconfortevole zona di comfort assurda, ho risceso le scale dell’inferno senza accorgermene e adesso che tutto è finito mi tocca rifarmi la salita, ma ci sono giorni in cui mi sento troppo ferito e non riesco, come quando ti manca il fiato e non riesci a continuare, ai tempi puntavo a superare ogni tipo di limite mentale e fisico, mi ero costruito un mindset della luna, con lei ho messo da parte il mio “ego” che in fin dei conti era uscito fuori quasi dal nulla. Come se qualcuno avesse intravisto in me tutta la sofferenza degli anni passati e avesse detto, “adesso ci sono io con te, distruggiamoli tutti” questa presenza, persona nuova dentro di me, la sento molto, molto meno, mi sento pieno di ansia, stress, terrore.
La mia mente mi gioca brutti scherzi ed è una cosa che non mi piace.
Sembra che sia talmente addestrata da riuscire a restare in loop perenne tutto il giorno, anche facendo altro.
Mi manca quella personalità, quella persona nuova in cui mi ero tramutato.
In questo mondo non c’è spazio per il bene, riesci a farlo solo attraverso il male.
Le emozioni non contano più nulla e mi sale tanto ribrezzo a pensare come ci si possa ridurre così. Penso questo.
Per finire comunque, io ho sempre cercato di trasmettere un pò di determinazione e intraprendenza a lei, ma lei niente viveva e vive in una bolla di vetro, dalla quale non riesce ad uscire per paura, per timore, quando non ci si riesce a ribellare, si resta piccoli e senza riuscire a farsi una vita “vera”.
Ma per lei ormai è troppo tardi per capirlo, ha scelto altro, ha scelto di darla vinta, la sua mente è plasmata ed infondo mi dispiace per lei, si meritava una vita diversa. Infondo mi dispiace anche per lei, per come sono andate le cose, non ce lo meritavamo entrambi, ma quando la gente non sa stare al suo posto ed ha una personalità più invasiva rispetto a quella del soggetto in questione, questo è quello che succede, le auguro il meglio e me lo auguro anch’io, ho ancora tante montagne da scalare di nuovo.
Ciò che voglio adesso è migliorarmi, capire, fare mente locale di me stesso, dei miei pensieri, delle mie idee, vorrei prendere tutti quei fili usciti sparpagliati dal cassetto e riordinarli uno alla volta, ho bisogno di stare bene, mi piacerebbe stare bene con una metà che stavoltà sia alla mia altezza, che mi sappia fronteggiare, che mi capisca davvero. Ma penso che prima di tutto questo devo riuscire a non abbandonare me stesso, a legarmi (col mio me / coi miei me “interiori” ) devo cercare di non abbandonarmi ogni volta che sto bene, devo pensare più a me stesso e mettermi al primo posto davanti a tutto. Chi mi vuole bene ci sarà sempre, a chi non sto bene, poco importa, meglio soli, la solitudine a volte è una compagna che và apprezzata ma che non và amata, altrimenti ci si esterna da quella che è la società e la cosa peggiora per tre volte.12 Settembre 2019 alle 12:46 #34895Volontario
ModeratoreCiao BreakDan!
Nell’ultima parte del tuo messaggio si riconoscono finalmente la grinta e la speranza! Ne siamo molto contenti
Conoscerti più a fondo e migliorarti ci sembrano degli ottimi propositi. Siamo sicuri che riuscirai piano piano a costruirti una personalità più solida e coerente, e a trovare la tua stabilità.
E’ giusto che in questo momento dedichi le tue energie e la tua attenzione a questo obiettivo, anche perchè stare bene con se stessi è l’unico modo per stare in pace e in equilibrio anche con gli altri.
Vedrai che quando sarai abbastanza sicuro di te, quando sarai te stesso nella forma più completa e sincera, non ti sentirai vulnerabile, non dovrai indossare un’armatura per difenderti e avrai più fiducia anche verso chi ti circonda.
Sì, per un momento hai perso la presa e sei scivolato, ma hai avuto le forze per arrivare fino a quel punto e le hai anche per proseguire, la via è quella giusta!
Abbiamo piena fiducia in te e ti abbracciamo forte!
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