ogni tanto mi sento soffocare

  • Questo topic ha 1 risposta, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 2 anni, 1 mese fa da Volontario.
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    saturno33
    Partecipante

    Era da un po’ che non visitavo questo forum e ho deciso di tornarci oggi dato che da un po’ di tempo sento di dover tirare fuori alcune cose e non trovo mai la persona o il momento giusto in cui parlarne senza evitare dettagli un po’ personali.

    Sono una studentessa universitaria al secondo anno.
    Ho vissuto la maturità durante la prima quarantena e penso sia cominciato un po’ tutto da quel periodo.

    Non riuscivo a seguire le lezioni, a mettermi a studiare, ho vissuto diverse crisi di pianto a causa del mio blocco nello studio e per la scelta dell’università. Avevo sempre avuto le idee molto chiare riguardo il mio percorso (o per lo meno, avevo qualche opzione tra cui scegliere che sapevo mi sarebbe davvero interessata), eppure ero arrivata al punto di pensare di non andare nemmeno in università.
    Ero nella confusione più totale, ho chiuso una relazione che non riuscivo a portare avanti in quello stato, ho chiuso anche un’amicizia che andava avanti da un po’ e che era diventata importantissima.

    Quando ho poi portato a termine il periodo delle superiori (anche se con risultati che ancora oggi non mi soddisfano), ho scelto il mio percorso universitario e passato più tempo con amicizie di lunga data che avevo un po’ messo da parte e che oggi fortunatamente fanno parte della mia quotidianità.

    C’è però un dettaglio che ancora non ho affrontato: il costo del mio corso universitario.
    Per quel che ho scelto c’è poco o niente di pubblico. Gli istituti sono unicamente privati e affatto economici.

    Mio padre ci ha messo del tempo per appoggiarmi e un po’ speravo anche io di trovare qualcosa di più economico. Ma alla fine non avevo trovato molte altre possibilità e i miei genitori si occupano di questa spesa.
    Sono davvero grata di tutto ciò e mio padre una volta mi ha anche detto che crede nelle mie capacità e in quello che potrei fare, ed è perchè crede in me che mi permette di studiare in questa università.

    Il fatto è che da quando ho iniziato a cercare l’università ho iniziato a sentire un forte peso sul petto a causa della grossa spesa.
    Ogni giorno penso a come potrebbe essere diversa la nostra vita se avessi intrapreso altro, se il costo fosse ridotto, se investissi tutti quei soldi in altre spese. Mi chiedo sempre se sia meglio lasciare l’università.
    Specialmente ora che alcune cose stanno portando l’azienda di mio padre ad avere alcuni problemi economici.
    Io non sono mai entrata nel dettaglio di questa faccenda e non riesco a capire quanto sia grave e quindi quanto io porti fatica nella vita, in primis, di mio padre.

    Mio fratello è più piccolo di me e ha trovato lavoro. Anche lui porta soldi a casa. Abbiamo intrapreso strade diverse e sono fiera di quel che sta facendo.
    Eppure io mi sento inutile e a volte nutro dell’invidia.

    Mi ero ripromessa di guadagnare qualcosa durante quest’estate. Volevo in qualche modo iniziare a raggiungere un’indipendenza economica.
    Non ho mai lavorato. Non ho mai avuto un colloquio di lavoro o inviato un curriculum.
    È un mondo nuovo che mi ha messo molta paura.

    Il massimo che sono riuscita a fare è stato cercare su internet alcune offerte lavorative, ma non sapevo nemmeno come muovermi o quale posizione cercare.
    Per i miei coetanei è così semplice utilizzare il proprio tempo per lavorare come commess* o camerier* da qualche parte. Io non riesco e mi sento una scema.

    Mia madre è rimasta fin troppo entusiasta delle mie iniziali intenzioni e, anche se in buona fede, ha passato tutta l’estate a dirmi di cercarmi un lavoro, di fare qualcosa, di non volermi vedere a casa a fare nulla.
    E questo atteggiamento va avanti già da due anni.
    Eppure, più mi dice di non volermi vedere oziare, meno mi sento aiutata.

    Ho inviato un solo curriculum. È stato un primo passo. Adesso mi sembra ancora più inutile cercare lavoro perchè rinizierò le lezioni e in settimana ho gli orari davvero più disparati mentre nel weekend non so se sarei in grado di organizzare tutto, tra studio ed eventuale lavoro.

    Chiunque mi direbbe che “basta provarci e vedere come ti trovi”. Eppure ho un blocco.

    Ma è ormai da anni che vivo così. Le esperienze nuove sono fatte di un’ansia leggera e costante che mi mette una sensazione davvero disagiante addosso, unita ad un masso sullo stomaco che mi blocca, non mi permette di andare avanti.

    Mi dico che sono in grado di fare tutto, che quel che faccio in realtà potrebbe venire 10 volte meglio se mi impegnassi il giusto.
    Mi vedo paragonata a persone che so per certo abbiano capacità inferiori alle mie. Ma non riesco a mettermi in gioco quanto serve.

    Durante questi ultimi due anni ho vissuto vari momenti no, lutti, chiusure di rapporti.
    Non so quanto del mio stato d’animo si possa percepire da questo post.
    Ho pensato varie volte di consultare uno psicologo (perchè c’è molto di più di quel che ho raccontato) ma anche quella sarebbe una spesa che al momento non posso permettermi.

    Forse è arrivata la fine di questo post.
    Spero di non aver scelto la categoria sbagliata.
    Avrei preferito descrivere meglio alcune cose ma spero in qualche modo possa essere un inizio per un eventuale confronto.

    Ringrazio chiunque abbia letto fino a qui
    bye

    #36381
    Volontario
    Moderatore

    Ciao Saturno33,

    intanto benvenuta al sorriso :-) e grazie a te per aver condiviso i tuoi pensieri ;)

    Le preoccupazioni che ci hai espresso sono assolutamente lecite e comprensibili; soprattutto dopo aver vissuto questo periodo molto particolare a causa della pandemia…

    Vogliamo dirti che noi siamo qui apposta per cercare di supportarti, condividere pensieri, preoccupazioni, e per avere un confronto su qualsiasi argomento ti sia d’interesse.

    Una cosa che vorremmo chiederti, se te la senti e ti va di parlarne, è quali siano stati i motivi che ti hanno portata a chiudere sia la relazione che avevi sia l’amicizia di lunga data: ti va di approfondire un pò di più le cause che hanno portato a questa scelta?

    Hai detto di aver riallacciato i rapporti con amici che avevi messo un pò da parte: questa è un’ottima cosa!
    A tal proposito: ti sei mai confrontata con i tuoi amici o con i tuoi genitori riguardo alla preoccupazione per il costo dell’università o all’ “ansia leggera” del vivere nuove esperienze come ad esempio il lavoretto estivo di cui parli?

    Comunque, da quel che ci hai scritto, ci pare di capire che tu sia una ragazza che ha ben chiaro quali sono i suoi punti di forza così come le sue piccole debolezze (che ognuno di noi ha): infatti hai anche pensato in autonomia di consultare uno specialista con cui approfondire certi argomenti. Ti facciamo i complimenti perché non è da tutti fare questo “esame” di se!
    Questa cosa secondo noi è segno di maturità, di conoscenza di te stessa e di quello che vuoi dalla vita: crediamo che sia un’ottima base per affrontare serenamente le sfide future. :-) :-) :-)

    Cara Saturno33,
    ci hai detto che avresti voluto descrivere meglio alcune cose: allora ti diciamo che, se vorrai, noi saremo lieti di ascoltarti e di approfondire qualsiasi tema tu voglia trattare.

    Un caro Sorriso :-) :-) :-)


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