Re-start with mum.

  • Questo topic ha 1 risposta, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 14 anni fa da Holly.
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  • #4149
    euphralia
    Partecipante

    Ricomincio da te.
    Sì ricomincio da te, mamma.

    Rigoroso tacco 8cm, vestito nero lungo elegante, lenti a contatto, orecchini e collanina regalatami dal mio ragazzo. Trucco con linea di eyeliner perfettamente sottile quasi a sottolineare i miei occhi di speranza.
    Ho cercato di sentirmi il più grande possibile, ne avevo bisogno. Soprattutto in un’occasione come quella di oggi.

    Sono convinta che, per quanto le cose siano andate male in tutto questo tempo, fosse il caso di concedere un’altra possibilità a mia madre.
    Il motivo è che ho riflettuto sul ruolo che ha una madre e un genitore in generale.

    Genitori non si nasce, ma ci si diventa. Lo dicono spesso, e hanno ragione.
    Nessuno ti insegna ad accudire e crescere un figlio. Sì certo, ne scrivono tanti di libri stupidi che danno consigli, specie quelli indicati per la gravidanza, su come si cresce un bambino.
    Ma credo che, la maggior parte di essi, descrivano una famiglia che la maggior parte delle volte non esiste o non può esistere.
    Un pò come la famiglia della pubblicità della Mulino Bianco: tutti sorridenti, sani e felici.

    E’ irreale.
    Con gli anni mi sono accorta sempre di più che nessuna famiglia o coppia di genitori è perfetta. La magagna la trovi ovunque. Sempre e comunque.
    Forse è in quel momento che percepisci un filo di egoismo dentro di te. Finisci per sentirti in colpa.
    E ti domandi se sia il caso di firmare un armistizio, almeno per un pò, tra te e ciò che in questi anni era la tua più grande ostilità.
    Tua madre.

    Perchè di ricordi belli ce ne sono, il suo calore, la sua protezione, la sua ala che sempre mi proteggeva dalla realtà di questo mondo che troppo presto si è rivelata ai miei occhi. Specie quando ero piccola.

    E me le ricordo le volte in cui mi asciugava le lacrime con il suo famoso pacchettino di fazzoletti che tirava fuori dalla borsa, sembrava eterno: non terminava mai.

    Poi non so cosa sia successo, ma non è più stato così.
    Ma ciò che è stato resta. E non posso nè voglio cancellarlo.
    Credo che proprio perchè nessuno te lo insegna si sia più soggetti a sbagliare. E se sbagliare è umano, allora perchè non ritentare?
    Perchè, per una volta, non mettere da parte il rancore?

    E oggi l’ho invitata al nuovo ristorante giapponese che hanno aperto vicino casa.
    Ha accettato. Abbiamo mangiato e parlato. Sembrava sorpresa, ma felice della mia decisione.
    Poi mi ha guardato i tacchi e ha storto il naso senza dire niente.

    Io me ne sono accorta e, senza dire nient’altro, le ho chiesto se si sentiva vecchia.
    Come incantata mi ha risposto di sì. Credo che non tutti genitori accettino rapidamente di vedere la propria bambina o il proprio bambino crescere così rapidamente.
    Immagino sia un bel rospo da ingoiare quello della crescita.

    Così, mettendo da parte le mie cattiverie da adolescente ormai donna, le sono andata incontro dicendole che per quanto i tacchi delle mie scarpe possano alzarsi con gli anni così come le mie candeline sulla torta resterà sempre mia madre. E di questo non deve avere paura.
    Le voglio bene, averglielo rinnovato oggi credo sia stato importante.

    Il tutto si è concluso con un bel bicchiere di Bacardi al bar insieme a lei. Sono soddisfatta.

    #6637
    Holly
    Partecipante
    Quote:
    euphralia
    Ricomincio da te.
    Sì ricomincio da te, mamma.

    Sono convinta che, per quanto le cose siano andate male in tutto questo tempo, fosse il caso di concedere un’altra possibilità a mia madre.
    Il motivo è che ho riflettuto sul ruolo che ha una madre e un genitore in generale.

    Genitori non si nasce, ma ci si diventa. Lo dicono spesso, e hanno ragione.
    Nessuno ti insegna ad accudire e crescere un figlio…..
    ….Ma credo che, la maggior parte di essi, descrivano una famiglia che la maggior parte delle volte non esiste o non può esistere.
    Un pò come la famiglia della pubblicità della Mulino Bianco: tutti sorridenti, sani e felici.

    E’ irreale.
    Con gli anni mi sono accorta sempre di più che nessuna famiglia o coppia di genitori è perfetta. La magagna la trovi ovunque. Sempre e comunque.
    Forse è in quel momento che percepisci un filo di egoismo dentro di te. Finisci per sentirti in colpa.
    E ti domandi se sia il caso di firmare un armistizio, almeno per un pò, tra te e ciò che in questi anni era la tua più grande ostilità.
    Tua madre.

    Perchè di ricordi belli ce ne sono, il suo calore, la sua protezione, la sua ala che sempre mi proteggeva dalla realtà di questo mondo che troppo presto si è rivelata ai miei occhi. Specie quando ero piccola.

    E me le ricordo le volte in cui mi asciugava le lacrime con il suo famoso pacchettino di fazzoletti che tirava fuori dalla borsa, sembrava eterno: non terminava mai.

    Poi non so cosa sia successo, ma non è più stato così.
    Ma ciò che è stato resta. E non posso nè voglio cancellarlo.
    Credo che proprio perchè nessuno te lo insegna si sia più soggetti a sbagliare. E se sbagliare è umano, allora perchè non ritentare?
    Perchè, per una volta, non mettere da parte il rancore?

    E oggi l’ho invitata al nuovo ristorante giapponese che hanno aperto vicino casa.
    Ha accettato. Abbiamo mangiato e parlato. Sembrava sorpresa, ma felice della mia decisione.
    Poi mi ha guardato i tacchi e ha storto il naso senza dire niente.

    Io me ne sono accorta e, senza dire nient’altro, le ho chiesto se si sentiva vecchia.
    Come incantata mi ha risposto di sì. Credo che non tutti genitori accettino rapidamente di vedere la propria bambina o il proprio bambino crescere così rapidamente.
    Immagino sia un bel rospo da ingoiare quello della crescita.

    Così, mettendo da parte le mie cattiverie da adolescente ormai donna, le sono andata incontro dicendole che per quanto i tacchi delle mie scarpe possano alzarsi con gli anni così come le mie candeline sulla torta resterà sempre mia madre. E di questo non deve avere paura.
    Le voglio bene, averglielo rinnovato oggi credo sia stato importante.

    Il tutto si è concluso con un bel bicchiere di Bacardi al bar insieme a lei. Sono soddisfatta.

    Oh Euphralia sono assolutamente commossa per le meravigliose parole che hai scritto e per quello che hai capito e per come è vero quello che dici, sono orgogliosa di Te, felice di averti comosciuto Euphralia, Se una donna in gamba, con una capacità di capire i sentimenti e le emozioni.
    Ho riportato quasi tutto il testo perchè queste sono cose vere, hai dato un’altra possibilità ad una mamma che come dici tu, ad un certo punto per sofferenza e qualche problema ha perso il giusto punto di vista.
    Ma siamo tutti umani e umanamente commettiamo errori, non sempre ci offrono la possibilità di capire ed un’altra occasione.
    Grazie dolce Euphralia. [:X]

    ..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti)

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