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Holly.
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- 27 Settembre 2009 alle 19:23 #5946
diego93
Partecipanteconsigli per riguadagnare l’autostima quando la hai persa per qualcosa? capisco che é qualcosa che cambia a seconda del caso e della persona ma qualcosa di generale?
p.s.: per favore non frasi semplici com devi credere in te stesso!
27 Settembre 2009 alle 21:15 #7639Anonimo
Ciao Diego, come tu stesso dici, può molto cambiare a seconda del caso…vuoi parlarci magari del tuo?
In generale posso dirti che, anche se a volte è molto difficile, è importante non ascoltare o passare sopra a quello che gli altri dicono o insinuano su di te.
a presto e un sorriso
*****
28 Settembre 2009 alle 10:00 #7640Holly
PartecipanteQuote:diego93
consigli per riguadagnare l’autostima quando la hai persa per qualcosa? capisco che é qualcosa che cambia a seconda del caso e della persona ma qualcosa di generale?p.s.: per favore non frasi semplici com devi credere in te stesso!
Oh Diego che domanda difficile? Cosa si riesce a dire per non essere scontati e, magari capisco che devi credere in te stesso ti appaia semplice.
Boh, vediamo…. Spesso siamo molto critici e duri con noi stessi (magari perchè ci approcciamo alla vita ed intendiamo i rapporti in modo totate mettendoci il cuore e pretendendo altrettanto dagli altri) ma dai post che scrivi appari come un ragazzo sensibile e profondo, troverai in te stesso delle qualità positive che possono ridarti la stima di te che sembra tu abbia perso.
Non penso gli altri abbiano perso la stima nei tuoi confronti, giusto? Forse la stima che gli altri hanno verso di te (la mia ce l’hai) può anche essere una leva perchè tu possa riguadagnarla.
Non so cosa tu possa aver fatto per dire che l’hai persa e così comunque qualsiasi cosa che ti si può dire sembra generica e da manuale quindi per ora non mi sento di dire altro.
Scusami se sono stata un pò contorta mi è difficile riuscire ad esprimermi diversamente in questo caso.
Un abbraccio[:X]
..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti)28 Settembre 2009 alle 14:25 #7641morpheus
PartecipanteCiao Diego, prima di tutto ti dò il benvenuto sul forum.. ho letto i tuoi post, e concordo con Holly che sei un ragazzo sensibile e capace di esprimere pensieri profondi. L’autostima credo ce la si costruisca un passo alla volta, ci sono persone fin troppo sicure di se stesse ed altre che invece si sottovalutano tutta la vita; Tu dici di averla persa questa autostima, posso sapere che cosa ti è successo (puoi essere anche generico, senza troppi riferimenti a posti e persone)? C’è stato un particolare evento che ti ha fatto perdere fiducia in te stesso (insuccesso scolastico, una storia con una ragazza finita male, ecc)? Magari possiamo iniziare da lì e cercare di trovare un modo per riconquistare un po’ di fiducia
.
A presto Diego…Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.(Charlie Chaplin)
29 Settembre 2009 alle 12:07 #7642diego93
Partecipantemah non é tanto facile da spiegare.. diciamo che ho sempre avuto dei genitori un po’ troppo proibitivi: quindi non fare quello di lì, non puoi fare quello là, non puoi andare lì ecc..
quindi il bagaglio di conoscenze e esperienze che alla mia età (16 anni) più o meno tutti dovrebbero avere, non é completo.
quindi facendo così ho avuto problemi a relazionarmi con gli altri. cominciarono a spuntare dei giudizi negativi contro di me, o almeno era quello che pensavo, visto che relazionandomi poco con gli altri non avevo imparato a fregarmene dei giudizi e non capivo anche che spesso erano solo delle battute dette per scherzo.
cmq o così cominciato a fare la vittima con i miei amici chiedendola di smetterla, me la prendevo, avevo la faccia infelice, talvolta quando parlavo mi si ingarbugliavano le parole perché avevo paura di cosa mi dicessero o di fare figuracce. piano piano uscire diventava una tortura, per cui spesso declinavo gli invitie mi rifugiavo a giocare a quei maledetti giochi di guerra al computer (non si offenda qualcuno qua se gli piaciono i giochi di guera, ma a me hanno rovinato parte della vita..). di solito le uscite, quando non mi facevo questi problemi, dovevo guadagnarmele anche bisticciando con i miei, visto che tante hanno detto di no. invece in quel periodo ho avuto poca iniziativa, al proprio no dice va bene e talvolta dicevo io di non volere usicre. le poche volte che uscivo i giudizi calavano su di me come una frusta e io mi comportavo sempre peggio; numerose volte allora ho pensato al suicidio, in particolare in una bella bisticciata con i miei in cui mio padre voleva picchiarmi con la catena della mia bici…
ho confrontato i sintomi che provavo negli ultimi tempi e negli ultimi tempi ho scoperto una fobia chiamata sociofobia che corrisponde a quello che allora provavo. ora sto uscendo abbastanza da questa situazione, ma amici e rapporti con ragazze sono a zero, e talvolta c’é qualche insuccesso in tutti e due campi che mi fa calare l’autostima.. anche quando pensavo di suicidarmi la mia autostima era naturalmente a livelli bassissimi.
Ah, i commenti cadevano anche sul mio aspetto, visto che non sono tanto bello e che allora mi stressavo un casino sui brufoli, che da stupido schiacciavo oppure ci mettevo stupide creme apposta per i brufoli che credevo mi facessero qualcosa e non hanno cambiato nulla..fate pure domande su quello che ho detto, perché questo é solo un riassunto di quello che mi é successo.. anche perché devo spiegarvi bene come é fatta la mia famiglia, da lì dipendono molte cose ddelle mia crescita..
p.s.: ci sarà chi dirà che i miei genitori sono proibitivi perché mi vogliono bene ma sentite qua..
non avrò avuto neanche 11 anni che già mi vietavano di andare al compleanno dei miei amici, la prima uscita che ho potuto fare con qualche amico é stata dopo la seconda media, la bici la utilizzavo pochissimo perché faceva troppo caldo, il tempo era insicuro o con l’aria che c’é mi prendevo il raffreddore. lo sport? ho cominciato a fare judo l’anno scosrso insistendo bene! le vacanze? per qualche anno sono andato con i mei in vari posti, poi chissà perchè non più.. non sono mai andato oltre a francia e italia per di più…29 Settembre 2009 alle 12:54 #7643morpheus
PartecipantePrima di tutto ciao Diego, ho visto che scrivi da questa mattina quindi presumo tu non abbia avuto scuola oggi.. sono felice che tu abbia accolto il mio invito a parlarci un po’ di te e ti ringrazio per averlo fatto. I tuoi genitori appaiono fin troppo protettivi (lo sò..non dovevo dirlo ma non c’è altro modo per rendere l’idea che ho in testa
) nei tuoi confronti come se fuori di casa il mondo fosse orribile e pieno di pericoli (dal raffreddore a cose molto più brutte), ma in effetti così ti hanno tolto almeno una parte del piacere di uscire. Vorrei dirti che per fortuna hai solo 16anni, non scordarlo mai che la tua vita è appena cominciata..e bada che non dico che sei piccolo, ma solo che hai veramente una vita intera da vivere e le cose non restano sempre le stesse..cambiano!! se noi lo vogliamo.
Purtroppo l’acne può essere un flagello!! (ne sò qualcosa aimè) ma per fortuna anche quella se ne va.. e le ragazze.. beh purtroppo le storie che finiscono male ci sono, ma questo succede perchè non abbiamo trovato la persona giusta, ne arriva una per ognuno di noi ma a volte non abbiamo la pazienza di aspettare. Però mica ci si può arrendere
alle prime batoste!
Gli amici ti prendono in giro perchè i tuoi ti tengono in casa o peggio ancora per il tuo aspetto fisico? se si non posso dire che siano degli amici, dovrebbero capire quanto stai male a restare in casa mentre loro magari hanno maggiore libertà e quanto si sta male quando hai l’acne..
Coraggio Diego riprendi in mano la tua vita, chiudersi in casa davanti ad un pc (giochi di guerra o meno) non aiuta nessuno, l’acne sparirà (parlo per esperienza).. i tuoi man mano che cresci ti lasceranno magari più libero e amici e ragazze arriveranno, ne sono sicuro..
Io penso anche che fare uno sport possa aiutare a ricostruire la fiducia nei propri mezzi Diego e sono quindi contento che tu faccia judo.. e per le vacanze a 16 anni sei già stato in Francia e in vari posti dell’Italia (io ci ho messo almeno 2 anni in più per varcare i confini dell’Italia..pensa un po’ [
]) ma ora dici che non andate più via oppure ho capito male e senza un motivo?
Puoi dirci qualcosa di più dei tuoi amici e dei compagni di scuola… non ne hai uno o due più legati degli altri a te? E la scuola come va? e poi soprattutto le liti con i tuoi sono sempre così animate da rischiare di essere picchiati con una catena da bici(!!!)? [] (mamma quante domande tutte insieme… scusa il bombardamento
)
Un giorno senza un sorriso è un giorno perso.(Charlie Chaplin)
29 Settembre 2009 alle 13:09 #7644Holly
PartecipanteCiao caro Diego,
ecco con il tuo post scritto ora, è più chiara la situazione e quella che tu chiami la perdita di autostima.
Capisco le difficoltà incontrate nella relazione con gli altri a seguito di tutte le proibizioni ricevute e della possibilità che ti hanno negata del contatto assiduo con gli altri, per questo non ti è stato facile costruire i rapporti con i tuoi coetanei. Non è una tua incapicità Diego (questo può essere un punto a vantaggio della tua autostima?)
Da quello che scrivi dei tuoi genitori, risultano veramente molto rigidi e non riesco a capirne la motivazione, posso ipotizzare che non sono molto giovani o che hanno entrambi una paura esagerata?
Di solito uno dei due gentori è più morbido e concede qualcosa che l’altro fa fatica x qualsiasi motivo ad accettare.
Sei figlio unico Diego?(scusa, se lo hai detto in un altro post non lo ricordo in questo momento).
Credo che molti tuoi coetanei che pure non hanno genitori così rigidi abbiano ugualmente rapporti a zero o complicati sia con i ragazzi che con le ragazze: ci stà nella fase adolescenziale; credi poi che tutti sono belli o affascinanti?
E’ facile lo capisco farsi condizionare dai giudizi degli altri quando si ha una personalità in costruzione come la tua, ma pochino alla volta Diego cerca di forzarti un pò e provare a darci meno peso, ok?
So che ti sembrano parole facili da dire, mentre è veramente più difficile riuscire a non farsi ferire dalle parole degli altri.
Visto che frequenti Judo magari in palestra poco alla volta potrai costruirti un novo ambiente con gli altri ragazzi e cominciare da lì.
Non voglio buttare troppa carne al fuoco (magari mentre scrivo qualcun altro ha già postato), ci risentiremo se ti andrà di rispondere anche alle domande fatte qualche riga più su.
Un abbraccio
..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti)29 Settembre 2009 alle 16:15 #7645atlas
PartecipanteCaro Diego, quante cose impariamo di te in una volta sola!
La situazione coi tuoi genitori deve essere davvero difficile ma mi chiedevo quanti anni hanno… di solito una simile rigidità nasce dalla troppa distanza fra le generazioni, anche se ovviamente questo non sempre accade.
Però molti adolescenti oggi hanno genitori over-50 dato che nel decennio scorso era di moda fare figli tardi, anche a 35/40 anni (e non ha 20/25 come invece solo alcuni decenni fa).
Spero comunque che questo loro modo di fare sia un sintomo di iperprotettività e ansia per la tua salute, e non soltanto per seguire rigide regole improduttive e anzi dannose… se ci parli meglio di loro potremo capire di più qual è la vostra situazione famigliare.Per quanto riguarda brufoli e bellezza: ma caro ragazzo, chi lo dice cos’è bello?? Dovrebbero essere tutti Brad Pitt o George Clooney? Speriamo davvero di no!!
Magari (anzi, certamente) per qualcuno sei un ragazzo affascinante, persino realmente bello… devi solo aspettare di incontrare chi ti vede sotto questa luce ok?Parlaci ancora di te, sono certo che questa tua mancanza di autostima è ancora superabile, fintanto che rimani così aperto, deciso… e non perdi mai la speranza!
29 Settembre 2009 alle 16:51 #7646Holly
PartecipanteCiao Diego,
oltre a quotare il post di Atlas soprattutto in riferimento ai Brad Pitt & Co., visto che essendo donna sono super curiosa, potevo resistere secondo Te e non andare a sbirciare il netlog? No vero?
Infatti non potevo resister ed ho visto la foto.
Posso dirti che i brutti sono un’altra cosa? Sei un ragazzo carino invece e ti prego smetti di pensare il contrario, ok?
Poi come dice Atlas, devi solo aspettare la ragazza che ti amerà e per il quale sarai l’unico e più bello al mondo.
Arriverà fidati
..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti)29 Settembre 2009 alle 17:15 #7647diego93
Partecipantescusate se non ve l’ho detto..
ormai da tempo la mia fobia riesco a combatterla con abbastanza successo e i brufoli ormai sono un ricordo di qualche mese fa, visto che chissà perché mi sembra siano scomparsi quasi tutti; sapete, talvolta stressando tanto sui brufoli non fai altro che farne comparire altri, visto che una delle loro cause dovrebe essere proprio lo stress..
tanto, come dice atlas, non esiste un concetto di bello, perché tante volte quello che é bello fuori fa schifo dentro
comunque i pensieri sulla bellezzali facevo solo una volta, ormai non me ne importa più di tanto..per rispondere a tutte le vostre domande, come ho già detto, vi parlerò della mia famiglia (i miei genitori, come ha detto atlas, sono infatti attorno ai 50 anni!)
vorrei dire che i miei, se hanno fatto i proibizionisti, mi hanno sempre accontentato in quasi tutti quei desideri materiali: cibo, giochi (soprattutto per il computer), televisione
mia madre lavora come radiologa all’ospedale in part-time.
conta un casino sull’ospitalità, sulla gentilezza (in modo esagerato, tanto che se non qualcuno non la saluta per sbaglio pensa che quella persona le stia tenendo il broncio!) e sulla propria immagine, cioé quando ad esempio va via si mette un casino di profumi ecc.. forse é perché vuole sentirsi giovane.. al supermercato compra un casino di cose, tutto quello che é in offerta deve essere preso in massa, se non é in offerta difficilmente lo prende. negli ultimi tempi fa molta fatica a muoversi, dice di avere un grande male ai piedi: io le credo e la aiuto, ma talvolta credo che si metta a riposare i piedi perché non voglia fare dei lavori…
guarda un casino di televisione:
-i telegiornali li guarda tantissimo, a volte anche due o tre al giorno e se ad esempio a parnzo o cena ne finisce uno, ne cerca un altro anche se le notizie sono uguali.. questo é forse il motivo per cui crede che metà mondo sia esageratamente percioloso: sentendo che il tale é andato in un certo posto ed é morto o che là c’é stata una sparatoria tutti avrebbero timore. infatti se io o mia sorella usciamo vuole sempre sapere dove siamo, se noi due andiamo in qualche posto appena arrivati vorrebbe che le mandassimo un messaggio per questo. eppure lei non si é mai chiusa ed é anche molto sociale
-anche se non guarda molti film, sembra che il suo comportamento lo abbia preso da lì, con i falsi sogni e la mania di comprare che talvolta la televisione può trasmetterci29 Settembre 2009 alle 17:43 #7648diego93
Partecipantemio padre invece fa il camionista, quindi a casa di solito c’é a casa solo dal venerdi pomeriggio alla domenica pomeriggio.
lui viene dal veneto e ha una decina di fratelli che ha lasciato tutti là.
chissà perché ha preso una mania della pulizia abbastanza grande, non sopporta di vedere le cose anche solo leggermente sporche..
ha avuto tensioni forti con mia zia, di cui vi parlerò, ed ora, mentre io, mia madre, mia sorella e mia zia mangiamo nella piano basso della casa, lui mangia da solo nel piano alto, preparandosi assurde salate piene di aceto o pere cotte.
mia zia e mia madre in passato si lamentavano di quando io facevo il ribelle o non facevo i compiti (ora non preoccupatevi, i compiti li faccio! ma ribelle lo sono comunque) e ne nasceva una discussione; io che ero pieno di orgoglio gli dicevo parolacce: lui mi pieno di orgoglio suo, o per difendere quello che dicevano mia zia e mia madre, o perché facevo il cattivo, mi piacchiava. (preciso che però allora ero del tutto diverso da allora, ad esempio non sentivo che mamma veramente avesse male alle gambe).
ad esempio: un giorno, mio padre perché avevo fatto il cattivo, mi aveva incatenato la bici. io trovo la chiave della catena, mi prendo la bici ed esco con un mio amico. era pomeriggio tardi, e cominciava a farsi buio. mio padre mi telefona e mi dice di venire a casa. io dico di no. e lui mi risponde che devo venire a casa perché la mia bici non ha il faro! e io: ma tanto ci sono dappertutto i lampioni, ci vedo. lui non sente ragioni. arrivato a casa c’é una discussione, lui all’inizio mi picchia normalmente, io gli do le rispostacce, lui scende e prende la catena della mia bici e arriva da me. io impaurito scappo e mi rifugio in camera mia. lì mi arriva il messaggio di un mio amico. durante la giornata gli avevo chiesto di uscire e lui mi aveva risposto alora, forse aveva il telefono spento. comunque ecco cosa mi risponde: no non esco con te perché sei uno sf**ato. in quel momento mi sono sentito veramente una nullità..vi parlerò un’altra volta del resto della mia famiglia…
29 Settembre 2009 alle 17:51 #7649Holly
PartecipanteCaro Diego
i tuoi genitori non sono poi mica così vecchi, a 50nni non lo si è, e devo dirti che leggendo (a parte il fatto che parli solo della mamma) rimango diciamo un pò stupita, non dal fatto che la mamma tenga a sè e voglia sempre essere a posto, ma dell’eccessiva angoscia e paura che ha verso il mondo esterno (non discuto acquisti e varie, ognuno ha le sue piccole manie e di questi tempi, si cerca magari di risparmiare là dove possibile)
E’ vero ci sono innumerevoli pericoli ma mio dio, è sempre stato così, oggi abbiamo più informazione (la globalizzazione etc e le notizie corrono alla velocità della luce): anche quando era giovane lei c’erano paure e pericoli, ma sinceramente questo tenere te e tua sorella (è più piccola o maggiore di Te?) sotto una campana di vetro è eccessivo e non garantisce l’incolumità perchè se le cose devono accadere, accadono anche andando a scuola, attraversando la strada e chi più ne ha più ne metta….
Non viviamo nel far west e mi sembra una donna intelligente per poterlo capire.
Ma tu hai mai parlato di questo con lei? Le hai mai detto quanto questo atteggiamento ti abbia limitato e nuociuto?
Sai non sempre gli adulti si rendono conto e per eccesso di amore e protezione commettono errori terrificanti (meglio qualcosa di materiale in meno ma più libertà e fiducia)
Sono felice che tu abbia superato la fase della fobia e che i brufoli (ne ero certa) siano un lontano ricordo.
In questo post dimostri di avere delle idee ben chiare Diego e sei veramente ogni volta una piacevole sorpresa, come piacevole è chiaccherare con te. Altro tassello x la tua autostima
..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti)29 Settembre 2009 alle 19:50 #7650diego93
Partecipanteinvece mia sorella mi ha salvato..
ha 22 anni (é mia sorella maggiore non abbiamo altri fratelli o sorelle).
pure lei ha passato quello che ho passato io più o meno, ma ad esempio non aveva nessuno fratello maggiore che la aiutasse..
anche lei ha sfiorato i pensieri di suicidio, anche lei ha subito brutti giudizi e ha subito il probizionismo dei miei, pure lei ha cambiato aspetto e gusti per farsi accettare.. ma non si é chiusa mai, almeno non in modo grave.
ora sono contenta per lei perché ora é felice: ha un ragazzo che la tratta benissimo, ragiona con la sua testa e hai i suoi gusti non deviati…
spesso però bisticcia con i miei anche delle cose + assurde..
io la ringrazio trentamila volte perché lei mi ha consolato quando ero infelice, mi ha dato una mano quando mi sentivo in un baratro..parlanndo dopo di mia zia (se vi interessa..) dirò della persona che é stata forse di più influente (negativamente) sulla mia vita..
holly, come hai fatto a trovare il mio profilo?
in realtà non si capisce molto dalla foto perché quel boccalone di birra mi copre metà.. ma guardandomi allo specchio mi dico che non sono affatto brutto e anzi non me ne frega niente tanto che ognitanto mi faccio crescere la barbetta anche se non sarebbe l’età per essere belli con la barba. su netlog e anche su facebook non tengo molte foto di me perché:
-resti della fobia ci sono ancora in me e ho ancora paura di mettere foto che possono essere commentate negativamente o in casi estremi persino divulgate per sfottermi (devo vincere questa cosa!). una delle paure che mi dava la fobia era quella di non essere fotogenico
-non faccio molte foto visto che non ho tanti amici e di solito non facciamo le foto. di viaggi purtroppo non ne faccio molti, quindi alla fine ho solo qualche foto che potrei fare di viaggi fatti con mia sorella e il suo cognato, o qualche immagine di qualcosa (come ad esempio la copertina di un album) che ho trovato su internet29 Settembre 2009 alle 19:59 #7651Holly
PartecipanteQuote:diego93
mio padre invece fa il camionista, quindi a casa di solito c’é a casa solo dal venerdi pomeriggio alla domenica pomeriggio.
lui viene dal veneto e ha una decina di fratelli che ha lasciato tutti là.
chissà perché ha preso una mania della pulizia abbastanza grande, non sopporta di vedere le cose anche solo leggermente sporche..
ha avuto tensioni forti con mia zia, di cui vi parlerò, ed ora, mentre io, mia madre, mia sorella e mia zia mangiamo nella piano basso della casa, lui mangia da solo nel piano alto, preparandosi assurde salate piene di aceto o pere cotte.
mia zia e mia madre in passato si lamentavano di quando io facevo il ribelle o non facevo i compiti (ora non preoccupatevi, i compiti li faccio! ma ribelle lo sono comunque) e ne nasceva una discussione; io che ero pieno di orgoglio gli dicevo parolacce: lui mi pieno di orgoglio suo, o per difendere quello che dicevano mia zia e mia madre, o perché facevo il cattivo, mi piacchiava. (preciso che però allora ero del tutto diverso da allora, ad esempio non sentivo che mamma veramente avesse male alle gambe).
ad esempio: un giorno, mio padre perché avevo fatto il cattivo, mi aveva incatenato la bici. io trovo la chiave della catena, mi prendo la bici ed esco con un mio amico. era pomeriggio tardi, e cominciava a farsi buio. mio padre mi telefona e mi dice di venire a casa. io dico di no. e lui mi risponde che devo venire a casa perché la mia bici non ha il faro! e io: ma tanto ci sono dappertutto i lampioni, ci vedo. lui non sente ragioni. arrivato a casa c’é una discussione, lui all’inizio mi picchia normalmente, io gli do le rispostacce, lui scende e prende la catena della mia bici e arriva da me. io impaurito scappo e mi rifugio in camera mia. lì mi arriva il messaggio di un mio amico. durante la giornata gli avevo chiesto di uscire e lui mi aveva risposto alora, forse aveva il telefono spento. comunque ecco cosa mi risponde: no non esco con te perché sei uno sf**ato. in quel momento mi sono sentito veramente una nullità..vi parlerò un’altra volta del resto della mia famiglia…
Diego caro, ci sono degli imbecilli come il tuo amico persone stupide e senza cuore che non sanno neanche cos significa amicizia non farti abbattere da lui o da persone come lui.
Sei un caro ragazzo e vivi al momento una situazione familiare un pò difficile, il papà che mangia da solo e le incomprensioni tra adulti, molto peggiori spesso degli adolescenti, perchè invece di far tesoro dell’esperinza fatta, di mettersi a discutere e confrontarsi, fanno cavolate del genere.
Il papà è un gran lavoratore Diego e quella volta non avrebbe mai usato la catena ssu di te, lo avevi forse indispettito con le parole e ha fatto quel gesto, discutibilissimo per carità, ma era solo un gesto.
Ti abbraccio, a presto
..Dal tuo cuore mi sono giunte le tue parole… (N.Hikmet – Le fate Ignoranti)29 Settembre 2009 alle 23:22 #7652diego93
Partecipantegrazie mille holly, mi dai un grande conforto…
mia zia ha meno anni di mia madre…
quando mia zia aveva due anni perse il padre. mia nonna si faceva in cinque per lavorare e cercava di accontentare in tutti i modi le figlie. era il dopoguerra: la gente era ancora povera..
più o meno a 10 o 12 anni a mia zia avviene una cosa che le fa cambiare la vita. da quanto ho capito dalle sue spiegazioni, scivola da uno scalino un po’ ghiacciato e si rompe bene la gamba.
i medici devono farle quelle operazioni in cui metti i ferri dentro la parte dolorante (guardate l’inefficenza medica che c’era allora…) roba da farti piegare in due dal male. mia zia aveva solo 11 anni più o meno, io lo capisco e questo mi fa molto dolore.
per un mese resterà all’ospedale, con i ferri sempre dentro la gamba, con sua mdare che andava dall’ospedale a casa (perché guardare anche mia madre), con il medico che le doveva massaggiare la gamba. lei spesso lo manderà via per il dolore accecante.
poi non so esattamente cosa é successo. so che la gamba continuava a farle male, che camminava xome zoppa, che forse quella gamba stava perfino marcendo.
dopo questa esperienza di dolore girando per strada c’é chi ti guarda come un alieno, parlando con persone che conosci scopri che ti sanno spesso giudicare, che non hanno compassione per quello che ti é successo. così ha cominciato a chiudersi, ad avere paura di uscire, apensare che tutti la giudicassero appena la vedevano. si é richiusa nel cibo, visto che si avvicinava sempre di più il boom economico la gente non voleva più vivere gli orrori della guerra in cui mancava cibo, così in quel tempo si cercav di abbondare… piano piano non é uscita più di casa e come ho detto si é richiusa nel cibo. penso che allora sia diventata sociofobica, come é successo a me
oggi peserà circa 150 kg e forse anche molto di più.. tutto questo peso influisce sulla gamba che non é affatto guarita nel tempo e infatti spesso le fa male.. potrebbe ancora farsi guardare da un medico per curarla ma non se ne parla neanche.. il trauma é stato troppo forte, noi abbiamo cercato di convincerla ma niente…
sta gran parte del tempo su una sedia a fare questo o quell’altro. giocando con il telefonino ha cominciato a diventare miope e ora sempre più si tiene il telefonino vicino agli occhi e questo le rovina sempre di più la vista: ormai lo tiene vicno come quando leggi gli ingredienti di un pacchetto di patatine. farsi fare una visita dall’oculista? figuriamoci! non vuole neanche ammettere che non vede quasi più niente..secondo me ha avuto un ruolo importante nella mia crescita perché devo a lei (in associazione a mia madre) le poche uscite, le scuse per non farmi fare uno sport e andare in bici..
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