Salve a tutti!

  • Questo topic ha 45 risposte, 11 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 1 anno, 7 mesi fa da Volontario.
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  • #5828
    STRONG
    Partecipante

    Salve, mi chiamo Chiara e ho 20 anni.
    Non sono nuova di questo forum, infatti mi sono già messa in contatto con voi 3 anni fa, quando fummo colpiti dal terremoto qua in Centro Italia.
    Mamma mia quante cose sono cambiate da quel periodo!
    Per prima cosa ho iniziato ad andare da una psicologa-psicoterapeuta per il disturbo di attacchi di panico nel Marzo 2018 e devo dire che insieme abbiamo fatto un bel percorso che ancora oggi va avanti, nonostante ci vediamo all’incirca una volta al mese.
    Da qualche mesetto, però, ho riscontrato un problema o meglio chiamiamola difficoltà. Diciamo che non ho più riscontrato nessun beneficio continuando ad andare da lei e non le ho raccontato di alcune cose che invece mi facevano stare male, come il fatto che la mia ipocondria non sta passando e che le cose a casa non i miei genitori non vanno troppo bene. Come faccio a dirle che non sto trovando giovamento dai nostri incontri e che mi vergogno di parlare di alcune cose?
    Vorrei parlarvi poi di altre cose che mi sono successe in tutto questo tempo!
    Per prima cosa a Dicembre 2017 ho conosciuto tramite un gruppo su whatsapp inerenti ai concorsi delle forze dell’ordine un ragazzo di 23 anni che attualmente vive in Emilia-Romagna. Ci siamo scritti per tantissimo tempo fino a che ad Aprile non mi dice chiaro e tondo il suo interesse verso di me. Sinceramente ero molto titubante, poiché esteticamente non era un bellissimo ragazzo e inoltre si sanno i pericoli di incontrare gente online, però non so come mai a Settembre ci siamo incontrati per la prima volta e .. un completo disastro! Dopo appena 10 minuti che ci siamo incontrati, ho iniziato a piangere a dirotto.. ero molto delusa, lui non era come me lo aspettavo, cioè voglio chiarire lui era fisicamente come nelle foto, ma io avevo delle aspettative ALTISSIME e me lo immaginavo molto più affascinante ecc, ma così non era. Lui si è trovato molto in difficoltà ovviamente, io piangevo e non sapeva cosa fare. Mi inizia a chiedere come mai questa reazione e io gli dico chiaro e tondo che mi aspettavo un ragazzo “più bello” (sarà forse colpa dei social che ci mostrano solo la perfezione?); dopo di che inizio a fargli notare che ha delle mani strane e mi si insinuano nella testa mille pensieri, tipo: ha delle mani strane e un viso molto strane, pieno di cicatrici (ora so che derivano da una brutta acne avuta da ragazzino), quindi pensavo avesse qualche disturbo tipo Down, pensavo mi avesse ingannato a non avermi parlato di queste cose ecc. Dopo circa 3 ora mi sono calmata e siamo andati a mangiare fuori insieme un hamburger con patatine. Il pomeriggio poi riprende il treno per tornare a casa, ma prima di partire.. sono di nuovo scoppiata a piangere, non volevo se ne andasse, ero disperata, non sapevo quando lo avrei rivisto ed è chiaramente un paradosso! 3 ore prima non volevo più vederlo e poi non volevo se ne andasse! Ovviamente poi lui riprende il treno e ci siamo continuati a sentire tramite whatsapp. Circa 2 mesi dopo ci siamo rivisti nella casa dove abito durante il periodo universitario e, nonostante fossi molto titubante, abbiamo dormito nello stesso letto.. abbracciati (ho un letto matrimoniale, sennò col cavolo è alto 1,85m). Da quel giorno abbiamo continuato a vederci sempre nella città dove studio e abbiamo dormito sempre insieme nello stesso letto. Ha iniziato a piacermi, credo di essermi innamorata, anzi senza credo.. E posso dire che ci siamo messi insieme :-) Ora, però, sorge un problema che ormai ci attanaglia da tempo: dire ai miei di questa relazione! Ho sempre fatto molta difficoltà ad aprirmi con i miei, e anche la mia prima relazione venne scoperta casualmente dai miei, perchè io non riuscii a dirgli nulla per ben un anno e ora la situazione si ripresenta alla grande! Come posso fare per parlargliene? Faccio molta molta difficoltà!
    Ho molte altre cose da raccontarvi, ma per il momento devo scappare perchè è sorto un altro problema (oltre ai tanti che ho in questo periodo!): nonostante il mio calendario dica che ieri era il mio giorno di ovulazione, ho delle perdite di sangue scuro, come se mi stesse per arrivare il ciclo e sono palesemente spaventata! La mia ipocondria si è svegliata alla grande e, come sempre, non riesco a dirlo a mia madre! Ho paura sia qualcosa di grave.. uff!
    A breve vi continuerò a raccontare di me.
    Ciao ciao!

    #34611
    Volontario
    Moderatore

    Cara Chiara,
    Ci fa molto piacere che tu sia tornata a scriverci di te! E’ vero, dall’ultima volta ti sono successe molte cose nuove. Abbiamo letto con piacere e con attenzione il tuo lungo resoconto.

    Cominciando dalla prima notizia che ci dai ci pare una cosa molto buona che tu tu stia facendo seguire da una psicoterapeuta ma allo stesso tempo ci stupisce il fatto che tu non riesca a dirle le cose che ti fanno star male.
    Allora che senso ha andarci se non puoi più trarne un beneficio? Che senso ha spendere questi soldi e perdere il tuo tempo?
    Non è affatto necessario che tu le dica chiaramente che il suo operato non è più efficace, puoi certamente fare a meno di questo. Invece è proprio necessario che la psicologa sappia cosa senti, come ti senti, quali sono i tuoi problemi con i genitori e quelli relativi alla tua ipocondria. Non pensi?

    La storia che ci hai descritto su come ti sei innamorata del ragazzo con cui stai adesso ci ha fatto sorridere per quanto nella stessa giornata sei passata dall’atroce delusione al non volerlo più lasciare! E ci ha fatto anche molta tenerezza.
    Ora stai con lui, ci stai bene, ci sembra, ma hai il senso di colpa per non averlo detto ai tuoi genitori… Pensi davvero che prenderebbero male la notizia? Perché?
    Ce lo vuoi forse spiegare nel tuo prossimo post, oppure parlare anche di questo argomento con la psicologa la prossima volta che la vedi?

    Decidi tu cara Chiara. Per ora ti salutiamo con affetto. :-)


    #34613
    STRONG
    Partecipante

    Ciao,
    si è vero non ha senso andare da una psicologa se non si riesce a parlare con lei dei problemi che ho, però sto continuando ad andarci non so per quale motivo, forse perchè prima o poi ricomincerò a non temere il suo giudizio e le dirò tutto.
    Per quanto riguardo i miei genitori, il mio limite è nel parlare, nel comunicare. Secondo me loro non sono mai stati bravi nel comunicare con me e mio fratello e di conseguenza io sono molto in difficoltá nel dire loro le cose, soprattutto quelle che mi toccano nel profondo.
    4 anni fa, alla mia prima relazione, quando dissi a mia madre che volevo uscire con questo ragazzo di 3 anni piu grande di me fece molte storie e ci rimasi davvero molto male. Da quel momento abbandonai l’idea di dirlo ai miei genitori, finchè non le vennero a scoprire dalla mia vicina di casa che fece la spia. A distanza di tutto questo tempo il problema si è ripresentato e sono davvero bloccata nel dirglielo.
    È un argomento molto ostico da affrontare anche con il mio ragazzo.
    E poi è un periodo davvero molto complesso: ho subito un’infortunio (sublussazione spalla destra con lesione del sovraspinato), ho una tosse che non se ne va ed è una sospetta allergia, ho ritardi.. ho un mare di problemi che sembrano non andarsene più!

    #34618
    Volontario
    Moderatore

    buonasera STRONG !

    Ci colpisce,riguardo quanto ci hai raccontato della tua psicologa, la tua frase:” forse perchè prima o poi ricomincerò a non temere il suo giudizio e le dirò tutto”.
    Ci puoi spiegare un po’ piu’ approfonditamente che cosa intendi?
    Ti va?

    Per quanto rigurda la relazione con il tuo fidanzato, pensiamo che per la tua mamma dalla scoperta della tua prima relazione amorosa son passati ben 4 anni, e nel frattempo potrebbe essere maturata in lei l’idea che tu ti possa innamorare e fare la tua famiglia!
    che ne pensi ?
    a presto

    un caro saluto con tanti sorrisi


    #34641
    STRONG
    Partecipante

    Ciao,
    ho detto quella frase perché è come se non volessi raccontare le mie debolezze a lei, nonostante durante i primi tempi lo facevi, ma ora non voglio. Non voglio mostrarmi debole e non voglio esprimere i miei sentimenti.

    Magari i miei genitori sono anche maturati, ma a me resta la paura, il blocco nel dirglielo, perché non sono in grado di comunicare tra di loro e figurati con noi figli. Non siamo mai stati educati al dialogo e faccio fatica a mostrare i miei sentimenti anche a loro. Loro non devono conoscere i miei sentimenti.

    Sta andando tutto dannatamente storto. Qualsiasi cosa.
    La mia spalla, la tosse che non se ne va, 3 esami ancora da dare e la voglia di studiare è finita. Sono davvero abbattuta e sconsolata. Mah. In più i litigi anche con il fidanzato. Nessuna amica con cui parlare.

    #34645
    Volontario
    Moderatore

    Ciao strong, la prima volta che ci hai scritto ci eri sembrata piena di entusiasmo e di voglia di raccontarti, ed ora ci sembra che tu abbia voglia di chiuderti.
    E’ cosi’?
    Sapresti spiegare il motivo?
    Sentiamo la fatica che stai sostenendo in questo momento della tua vita,ed il desiderio di poterla condividere con qualcuno.
    Sentiamo inoltre il tuo timore di apparire debole….
    Cosa potrebbe succedere se ti mostrassi debole?

    Speriamo che presto la tua salute torni buona , ed anche che ti tornino le energie per affrontare le fatiche quotidiane, anche se prima o poi succede a tutti quanti di affrontare momenti di vita di maggior fatica.

    Ti mancano 3 esami per laurearti in ? Che cosa ti piacerebbe fare dopo ?
    Oltre allo studio quali altre passioni hai ?

    un abbraccio
    a presto


    #34650
    STRONG
    Partecipante

    Ciao,
    è che in questo periodo sembra stia andando tutto male. Per carità, può succedere, però non ci voleva proprio e poi si accumulate tante cose che io non sono più in grado di gestire e vivermele bene.
    Un mese fa circa ho avuto una sublussazione della spalla destra e lesione del sovraspinato. Ciò mi ha causato tanta ansia ed è ancora fonte di altrettante preoccupazioni, perchè è evento che si potrà ripresentare nel 90% dei casi e io questa cosa non la tollero; in più ho paura di non star svolgendo la giusta fisioterapia perchè sento la spalla ancora molto instabile.
    Sempre da un mese circa ho una tosse che non se ne va: l’antibiotico non ha funzionato ed ora sto facendo una terapia a base di cortisone e antistaminico (che mi stanno schizzando!) tante le volte si un’allergia. E comunque domani avrò la lastra per vedere se fosse polmonite, anche se il medico la esclude.
    Non mi sto per laureare, ho ancora 3 esami da dare del primo anno, quello appena frequentato e mi sono completamente bloccata. Non riesco ad andare avanti con lo studio, sono piena ho troppi problemi e lo spazio per i libri non c’è.
    In più ho dubbi se sia davvero questa la facoltà che mi piace. Io avrei voluto fare psicologia, ma siccome non ero in grado di dire ai miei quali erano le mie passioni, mi sono dovuta ripiegare in Biologia della Nutrizione, che non so se mi piaccia o meno.
    In più tutte le amiche stanno dando esami e io no, mi sento bloccata. Ne ho dati 4 con voti alti, ma questo non mi basta. Devo dare tutti gli esami! Ma la mia testa non mi segue più, credo chieda tregua. Studio e lavoro da un anno e penso che io non possa più farcela a sostenere tutto e poi non mi piace questa cavolo di università italiana, è fatta male. Si studia per superare gli esami e non per imparare qualcosa! Sono inadatta a questa università!
    E poi diverbi con il mio ragazzo che non vedo da più di un mese. Non mi capisce, vuole darmi sempre le sue cavolo di soluzioni nonostante io voglia solo sfogarmi! Glie lo dico, ma lui è un uomo e loro sono fatti così merda.

    #34651
    STRONG
    Partecipante

    Oltre allo studio io adoro leggere, amo i libri come non so cosa, e vorrei basare la mia professione sui libri, ma come si fa? Non so da dove partire e non so se poi mi darà un bel futuro.

    Altro non lo so, mi piace molto guidare, la musica e un tempo facevo molto sport, ma da quando ho iniziato a studiare e lavorare ho smesso tutto ed ora il fisioterapista mi ha detto che dovrò ricominciare qualcosa, ma non ho voglia.
    Ho perso la voglia di fare tutto.

    #34699
    Volontario
    Moderatore

    Cara Strong,

    sei certamente in un momento di depressione. Probabilmente lo studio ed il lavoro insieme ti hanno indebolita fisicamente e la sublussazione alla spalla ha fatto il resto. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il bicchiere. Risultato: ti senti con una grandissima confusione in testa e non hai più voglia di fare niente!

    Per di più hai una tosse che non va via e ti stai rendendo conto che non ti piace la facoltà che hai scelto per i tuoi studi universitari! (Non saresti né la prima né l’ultima studentessa a cambiare indirizzo.)

    Infine stai pagando una psicologa alla quale non ti senti di dire quello che provi perché davanti a lei vuoi sembrare diversa da quella che sei! E’ incredibile! Sì, perché sappiamo che in realtà sei una ragazza in gamba.

    Certamente devi fare qualcosa! Perché non cominciare a fermarsi un attimo ad osservare freddamente, come dall’esterno, la situazione in cui ti trovi al momento?

    Un suggerimento da darti ce l’avremmo e coincide con quello che ti ha detto il fisioterapista: ricominciare a fare sport. Infatti non c’è che l’esercizio fisico per schiarirsi la mente. Tanto più che è una cosa che ti piace e alla quale un tempo ti dedicavi volentieri.

    Coraggio dunque! Azione! La cosa non ci sembra grave!

    Aspettiamo tue notizie. Intanto un abbraccio e tanti sorrisi. :-)


    #35093
    STRONG
    Partecipante

    Buonasera,
    nonostante sia passato tanto tempo, non è cambiato nulla da Luglio, anzi le cose stanno peggiorando sempre di più.

    Frequento ancora la facoltà che non mi piace: non ho avuto il coraggio di cambiare indirizzo, soprattutto dirlo ai miei sarebbe un problema.
    Non ho ripreso l’attività sportiva, anzi ho abbandonato anche tutti gli esercizi che facevo a casa per la spalla, nonostante so che così le probabilità di recidiva sono altissime.
    Nel paese dove studio 6 mesi di palestra costano 360€, sono tantissimi soldi e non ho voglia di spenderli perchè andranno a sommarsi a quelli dell’affitto, tasse universitarie e quant’altro.

    Con gli esami va sempre peggio: ne darò uno Giovedì, ma non ho voglia, non sono motivata e ho paura di fare una figuraccia perchè non ho quell’ansia che mi spinge a fare meglio.

    In più mi deprimo sempre di più, perchè la coinquilina studio tutto il santo giorno (e non la sopporto più!) e io invece niente, non riesco a studiare manco 10 pagine al giorno.

    Mi sento di continuo nel posto sbagliato e a fare cose sbagliate, ma non riesco a capire la mia strada.
    Con la psicologa stiamo vedendo qualche percorso universitario che mi può interessare, come Medicina e poi specializzazione in Psichiatria per poi approfondire l’aspetto criminologico (amo i thriller e i gialli, vivo per loro praticamente) oppure sempre Psicologia, ma non lo so. è un salto nel vuoto per me e soprattutto dovrei dirlo ai miei che non sanno nulla neanche della mia crisi.

    Non sanno ancora che sono fidanzata da quasi 1 anno… relazione a distanza.
    Non riesco a comunicare affatto.
    Sono bloccata in tutto e non so affatto come muovermi e riprendermi.

    #35095
    Volontario
    Moderatore

    Cara Chiara, coraggio! Ora sei in un momento turbolento e di grande confusione. Ma anche se da luglio ad oggi non ti pare ci siano stati miglioramenti, stai tranquilla, il tempo lavora e piano piano le cose cambiano anche da sole (magari peggiorano prima di migliorare, ma nulla resta così com’è per sempre). Cerca di convincerti che si tratta di un momento (per quanto lunghetto) ma destinato comunque a trovare la sua soluzione al momento giusto. E intanto chiediti: io cosa sono disposta a fare per aiutare questa soluzione?

    Se possiamo tentare di ricapitolare, tu ci parli di tutta una serie di problemi in qualche modo collegati al fatto che non riesci a comunicare liberamente quello che senti e che vuoi: questo fatto si riflette in tutto,
    [ul]
    [li]a cominciare dalla scelta della facoltà che non è stata basata sui tuoi reali interessi perchè non sei riuscita a parlarne coi tuoi, [/li]
    [li]alle tue recenti difficoltà con la psicologa (che se c’è una persona al mondo dalla quale non saremo mai rimproverati per nulla è proprio lo psicologo, a cui anche se per assurdo tu andassi a dire “ho ucciso mio fratello”, sarebbe solo interessato a chiederti “e questo come ti fa sentire? ;), [/li]
    [li]ci sono ovviamente poi le difficoltà a raccontare ai tuoi una serie di cose, a cominciare con la tua attuale forma depressiva in conseguenza dei problemi con l’università, e poi il tuo fidanzamento ormai lungo un anno e più, e perchè no, anche delle tue difficoltà con la psi [/li]
    [/ul]
    Non ci hai detto se col tuo ragazzo, riesci a sentirti più libera di manifestare te stessa, ma il fatto che abbiate dei litigi, ci fa pensare che ci riesci abbastanza bene, giusto? ;) Qual è la differenza che sperimenti con lui nel sentirti più libera di comunicare i tuoi desideri e sentimenti, rispetto ai tuoi o alla psi?

    Se sei d’accordo con questa sintesi delle principali cause della tua attuale depressione, del tuo

    Quote:
    “sentirti di continuo nel posto sbagliato, di aver perso la voglia di fare tutto, di sentirti bloccata in tutto e non saper come muoverti”

    andiamo avanti: è possibile che tutto questo enorme disagio si stia accumulando perchè di fase in fase, tu stai subendo passivamente, “volontariamente”, il compiersi di un destino che però non ti piace, che non accontenta la tua anima, e soffri perchè non riesci a farti valere abbastanza per cambiarlo? (cosa che, all’atto pratico, sembra tutt’altro che impossibile, non stai mica sognando la luna!)
    E se non fosse tanto un “problema di comunicazione” ma se fosse un problema per esempio di … autostima? di amore per se stessi? Magari hai imparato da piccina a “fare la brava”, a non dare problemi, a non dare di te un’idea diversa da quella che avevano i tuoi, forse questo andava bene quando eri più piccola, ma ora che sei un’adulta, non può funzionare! O forse è un problema di “paura”? Di cosa potresti avere paura nel comunicare te stessa ai tuoi? Indifferenza? Rifiuto? Giudizio? Critica? Abbandono? Che li faresti soffrire? Riesci a identificare il cuore, il nucleo di ciò che ti blocca?

    Se tu ti sentissi abbastanza forte per MANIFESTARTI nella tua VERITA’, poi un sistema per dirlo ai tuoi, che sei fidanzata, che vuoi cambiare facoltà e magari anche terapeuta, o per dire alla terapeuta che in questo momento sei scontenta di come sta andando la terapia, C’E’ e SI PUO’ IMPARARE!

    Però prima di pensare a COME dire ai tuoi tutto quello che tu (visto che puoi) vorresti con il loro supporto cambiare nella tua vita, prima di dirgli che è un anno che sei fidanzata, bisogna che tu sia convinta di volerlo fare. Che tu ti senta sicura di quel che andrai a comunicare. Visto che ora sei piena di dubbi su vari fronti, ma hai almeno 2 punti fermi, potresti cominciare ad affrontare con loro due tematiche
    1) che sei fidanzata da tempo e che vorresti presentargli il tuo ragazzo, magari durante le feste di Natale
    2) che stai avendo tutte queste difficoltà e cominci a pensare che la scelta della facoltà possa essere stata sbagliata a suo tempo, che ci stai lavorando anche con la psicologa e che pensi di tirare le somme fra qualche mese (magari a giugno).

    Così intanto prepari il terreno e vedi loro come reagiscono. ;) Dicono che il diavolo non è mai brutto come lo si dipinge.
    Nelle famiglie dove si parla poco, di solito le cose si dicono e basta. Semplici, chiare, 4 parole dette bene. Magari a tavola a fine pranzo. Gli altri borbottano qualcosa brevemente, ma di solito lo scambio finisce in fretta. Via il dente via il dolore. Appena la cosa è stata detta, tutti la sanno, quindi esiste, bisogna farci i conti, e tutti sanno che se ne riparlerà ancora, al momento opportuno. E intanto ci pensano anche loro. Come pensi sarebbe a casa tua un approccio così, semplice e diretto?

    Non disperarti se ora ti senti demotivata in tutto, nello studio, persino nello sport o nella fisioterapia, è “normale” in questa fase, non sai dove stai andando (cioè lo sai e non ti piace) e sei bloccata perchè è come se ci fossero due forze opposte dentro di te, quella che ti dice cambia (il cuore) e quella che ti dice non cambiare (la mente razionale), e tu non sai a chi dare retta… Ma in verità, in fondo al cuore, noi crediamo che tu sappia benissimo cosa vuoi fare, appena lo avrai compreso, dovrai poi solo trovare il coraggio di darti il permesso di agire! Non sappiamo cosa ne pensi la tua psi, ma a noi sembra che appena tu comincerai a sentirti abbastanza forte per essere convinta di quello che vuoi, in breve troverai anche il modo di comunicarlo e in conseguenza a questi primi passi, tutto intorno a te cambierà diventando più facile, e ovviamene anche tutte le tue energie attualmente bloccate, troveranno il loro sbocco naturale e ti ritornerà la voglia di andare e fare!

    Che ne dici? Ti sembra possibile? Ora capisci perchè subito in apertura della nostra risposta ti abbiamo chiesto di riflettere su “io che cosa sono disposta a fare per aiutare la soluzione ai miei problemi?

    Coraggio Chiara, noi aspettiamo di leggere le tue osservazioni a questo nostro stimolo e ci auguriamo che possa esserti un pochino di aiuto.

    Ciao e a presto! :)


    #35162
    STRONG
    Partecipante

    Ciao, avete centrato in pieno il mio disagio in tutti i punti del discorso, per questo ho pianto, perché siete riusciti a scrivere nero su bianco quello che sto vivendo da mesi e che io non ero mai riuscita a fare.

    Attualmente non sono disposta a fare nulla per cambiare, perché non voglio affrontare argomenti così spinosi (università sbagliata, eventuale cambio della terapeuta e il mio ragazzo).

    Sì, il mio ragazzo sa della mia crisi con l’università e con la terapeuta, ma ovviamente come può aiutarmi lui? Ne parliamo a volte, ma alla fine ne esce fuori una discussione, perché io gli dico che non mi sento compresa da lui al 100%, gli dico che non capisce il mio disagio. In più capita di litigare via whatsapp (dal vivo mai, dato che ci vediamo 1 volta al mese circa) ed ogni volta che succede non riesco a controllare la mia rabbia, gli vomito addosso di tutto e il risultato sapete qual è? Gli dico che secondo me non dureremo più di tanto. Io con lui vorrei davvero risolvere i problemi di comunicazione ecc, ma non ho gli strumenti per farlo, non so quali utilizzare!

    Con il mio ragazzo mi sento libera di esprimere i miei dubbi, le mie difficoltà e quant’altro, mentre con i miei genitori non ci riesco, per entrambi i motivi che avete detto voi: ho imparato a fare la brava fin da piccola e ora sto cercando in tutto e per tutto di mantenere questo ruolo, ho imparato a non smuovere troppo le acque e infatti non parlo con loro dei miei turbamenti; temo il loro giudizio, non voglio sentirmi contraddire con quello che eventualmente gli direi e non voglio che loro facciano troppe osservazioni su di me.

    Ultimamente temo anche il giudizio della terapeuta. Con lei proviamo più volte ad affrontare il fatto che non riesco a trovare una strada per me e non riesco a dire ai miei del mio ragazzo, ma io mi sento giudicata perfino da lei! Non mi sento libero di esprimergli a pieno il mio turbamento. In più da Maggio ad ora non è riuscita a darmi nessuno spunto o strumento in più per uscire da questa situazione, per questo motivo sto pensando di cambiarla, nella speranza che con un’altra terapeuta io mi senta meglio.

    Lei mi ha aiutato davvero ad uscire dagli attacchi di panico, abbiamo fatto un gran lavoro, ma per quanto riguarda quest’altre tematiche io non sto trovando giovamento dai suoi incontri. Sono indecisa sul da farsi: io non riesco a dirle che voglio interrompere le sedute, nè che i nostri incontri non stanno avendo i suoi frutti.

    Al momento io non riesco a comunicare ai miei di essere fidanzata nè di voler cambiare università: non mi sento pronta ad affrontare con loro due argomenti così importanti, nè con 4 parole nè con 20.

    Prima di fare un passo così importante devo essere sicura di avere gli strumenti per farlo, e soprattutto il coraggio, ed ora non ho niente di tutto ciò.

    Per quanta riguarda l’università alla fine quell’esame l’ho dato e ho preso 28, ma mentre ero seduta su quella sedia sentivo proprio di essere nel posto sbagliato ed ero completamente deconcentrata, in una bolla, come non mi era mai successo.

    Ok che era un esame e si è sempre in ansia, ma quella volta ho avuto proprio la conferma che ero sulla strada sbagliata. Soprattutto una volta terminato l’esame tutte mi dicevano “dai ma hai preso un bel voto” ed invece io ero così triste e delusa!

    Ora sto preparando un esame che ho il 17 Dicembre, è l’ultimo esame che mi è rimasto del primo anno, e ieri ho terminato di vedere tutto il materiale, ma da oggi avrei dovuto iniziare la ripetizione, e invece.. niente, troppo stanca, completamente bloccata e stufa di continuare questa facoltà.. non vedo un futuro per me!

    Ma allora, mi domando, qual è la mia strada? Ho 20 anni e ancora non ho capito cosa voglio fare nella vita!

    Ah ora vi aggiungo questa cosa: a Luglio 2019 ho aperto una pagina instagram con tema libri, principalmente thriller. Io amo la lettura e amo i libri! Ho pensato tante volte che magari loro sono la mia vera strada, ma come? fare la commessa in una libreria? Non penso

    Voglio ringraziarvi di nuovo per il vostro messaggio, finalmente qualcuno ha centrato in pieno il mio problema dopo tanto tempo. Non so se ho fatto bene o male, ma ho condiviso il vostro messaggio con il mio ragazzo ed è super d’accordo con me e vi fa i complimenti. Grazie ancora!

    #35164
    Volontario
    Moderatore

    Carissima Strong,
    Che bello quando il nostro servizio ha valore per i nostri utenti! :cheer: Siamo molto felici che tu ti sia sentita ascoltata e capita, che i nostri spunti ti siano stati utili. Hai fatto benissimo a fare leggere tutto al tuo ragazzo!

    È importante che tu abbia realizzato che in questo momento non sei disposta a cambiare nulla!
    È una scoperta che mette un punto fermo.
    Se questo non è il momento, prova a chiederti, perché allora continui a macerarti nelle angustie?
    Se in questo momento senti che non puoi fare nulla di diverso, allora forse non c’è nulla che tu debba fare, altro che continuare a seguire il normale corso della tua attuale vita ancora per un po’.
    Come ti fa sentire questa idea?

    Se non puoi cambiare, perché continui a ripeterti che quello che stai facendo non va bene?
    Hai pensato che potresti accogliere quello che viene, senza darti delle aspettative precise? Cioe trovando la maniera di non “remarti contro” anche quando le cose vanno bene come nel caso dell’ultimo esame dove hai preso 28 ma ti sentivi estraniata? ;) perché non eri soddisfatta del tuo 28 o meglio, quale parte di te non era per nulla contenta?

    Hai pensato che nel mondo del lavoro, molte persone fanno un lavoro apparentemente lontanissimo dalla laurea che hanno preso? Per fare solo un esempio, non è raro trovare dei laureati in legge o in storia o in filosofia o psicologia, che lavorano nell’ambito della pubblicità, dell’editoria, del marketing.
    E comunque l’aria che si respira in facoltà non è neanche quella che si respira nel mondo del lavoro attinente alla propria facoltà.
    Sapresti spiegarci perché tu senti la tua scelta inadatta per il tuo futuro, come ti immagini questo futuro lavorativo?

    Sai Strong, a noi piace pensare che la vita non sia tanto la facoltà che abbiamo scelto, il lavoro che faremo, quanto le qualità interiori che noi sviluppiamo intanto che facciamo le nostre scelte e impariamo a vivere! :) dice una frase molto saggia che la vita è quello che ci succede intanto che noi siamo impegnati a pianificare e a organizzare. :)

    Cosa ti fa pensare questa frase? Ci farebbe molto piacere che tu tornassi a trovarci e nel caso ci troverai sempre qui!

    Per intanto un grande sorriso :) a presto!


    #35166
    STRONG
    Partecipante

    Ciao,
    perché dovrei continuare a seguire il corso della mia vita se quello che sto facendo ora non mi piace? Non sono disposta a cambiare nulla semplicemente perché non riesco a dirlo ai miei, altrimenti a quest’ora starei facendo altro, magari lavorare per un periodo nell’attesa di capire cosa fa per me. Non riesco più a seguire il normale corso della mia vita, perché mi fa piangere tutti i santi giorni e sento che sto sprecando energie in qualcosa che non fa per me.

    Ho capito che ci sono laureati che non svolgono la professione per cui hanno studiato, ma se io sono ancora in tempo per cambiare perchè devo prendere una laurea di cui non so che farmene, per di più logorandomi ogni giorno di piu? Ha senso, io non credo!

    Ho capito pure che quello che conta è ciò che siamo noi dentro, ma io dentro mi sto spezzando a forza di studiare e sentirmi inadatta! Non credo abbia poi troppo senso quello che avete detto.
    Dovrei continuare ad accontentarmi? Non so, secondo me non dovrebbe essere così.

    Se uno riesce a laurearsi e a piangere ogni giorno della sua vita perché quell’obiettivo non gli dice nulla, beh complimenti ma non è il mio caso!

    Sono stufa di accontentarmi e di dover continuare questo percorso che non mi regala altro che sofferenze.

    Non sono stata soddisfatta del 28 perché ho sentito chiaramente di star impiegando le mie energie nella direzione sbagliata.

    Io voglio poter fare un lavoro diverso, innovativo, mai visto prima, voglio costruirmi una professione, tipo Chiara Ferragni (giusto per fare un esempio), voglio fare qualcosa di grande e sensato. Voglio sentirmi bene a fine serata prima di andare a letto.

    Io amo i libri, in particolare gialli/thriller e voglio proseguire su quella strada, voglio inventarmi una professione inerente a questo, ma non so da che parte cominciare. Ho una pagina instagram dove parlo delle mie letture e di come sono, oltre che del disturbo di attacchi di panico di cui ho sofferto a 16/17 anni. Ho pensato più volte di evolvermi in quello che è il personal book shopper, ossia parlando con te cerca di capire qual è il libro più adatto per te in quel momento.

    Ma non è semplice iniziare a muoversi in quel campo, perchè davvero non so da che parte cominciare!

    Stamattina mi sono resa conto che voglio davvero smettere di studiare, il 17 ho un esame e continuo a martellarmi la testa nel decidere se darlo o meno, perché se deciderò di darlo devo riprendere lo studio e ripasso, altrimenti no. Non so prendere una decisione!

    E tutto questo sapete perché? Perché semplicemente non riesco a dire ai miei che voglio cambiare percorso, che questa strada non fa per me e via dicendo.

    #35167
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    Ciao Strong
    è interessante il fatto che noi ti abbiamo parlato di “seguire l’attuale corso della tua vita” e tu lo abbia interpretato come “accontentarti” in senso negativo!
    Già questa è una bella rivelazione, non trovi?
    E’ però vero che abbiamo provato a saggiarti, a metterti un po’ alle strette con la realtà, ma solo per aiutare te a capire se la tua attuale vita puoi imparare ad apprezzarla di più, oppure se proprio non è possibile continuarla. “Accontentarsi” in una accezione più ampia, non significa affatto vivere una vita miserevole e senza soddisfazioni, ma star contenti con quello che c’è, senza rimpiangere sempre quello che manca! ;) Chi si accontenta, gode, recita un proverbio ;)
    Tu però non sei disposta ad accontentarti in nessun senso! Non di meno, finchè non sarai pronta ad affrontare il tema cambio studi coi tuoi, questa è la minestra che avrai davanti da mangiare tutti i giorni. :(

    Se abbiamo capito bene, una delle ragioni per cui esiti a parlargli è perchè NON SAI ancora di preciso cosa fare dopo. Hai una passione di nicchia, qualche idea ancora embrionale… non hai sviluppato un minimo di possibile progetto, o non hai fatto qualche conoscenza nell’ambiente dei libri gialli? Quali sono le maggiori collane? Hai autori di riferimento? Chi sono le loro case editrici? Hai provato anche solo per curiosità a cercare questi personaggi su google e sui social, connetterti, presentarti…. hai anche il tuo canale Instagram che parla di gialli… potresti fare delle video rassegne dei tuoi libri preferiti? Le hai già fatte? Insomma, riusciamo a farti intravedere come potresti cominciare a muoverti nell’ambiente anche solo per tastare il terreno a livello hobby per ora? che altro potresti fare? Ci sono fiere del libro specifiche sui gialli? E via di questo passo… :)

    Visto che tanto per ora hai deciso che non gli parlerai, ti sembra una buona idea di fare comunque un po’ di esercizio per prepararti all’inevitabile momento in cui dovrai dirglielo per forza?
    Noi vorremmo chiederti: quale sarebbe per te la risposta ideale, ottimale che potresti mai ricevere dai tuoi genitori? Per esempio, se ti dicessero, sei giovane se l’università adesso non va, ecco qua un gruzzoletto, parti, fai un viaggio di 6 mesi o un anno per conoscere il mondo e capire che vuoi fare, poi torna e ricomincia in modo serio e meditato, con quello che avrai capito che ti piace, tu dove andresti? Cosa faresti, chi cercheresti di conoscere, perchè?

    Prova a sognare, a liberare la fantasia, se tu in questo momento potessi fare esattamente tutto quello che vuoi, cosa vorresti fare da domani mattina? Dove vorresti trovarti?
    E’ importante in un momento di dubbio ed incertezza visualizzare, dare corpo almeno nei pensieri alle proprie possibilità! Pensando, anzi meglio IMMAGINANDO le nostre possibilità, noi poi troviamo quella che ci dà la spinta per partire e che si realizzerà!

    Intanto che decidi cosa fare dell’esame o quando ti prendi una pausa dagli studi, prova a pensarci! Ci stai? Tornerai a raccontarci quali sono le immagini a cui pensato?
    Noi ti aspettiamo e per intanto un grande sorriso!

    PS quando dicevamo “la vita è soprattutto le qualità interiori che sviluppiamo nel nostro viaggio” intendevamo la possibilità di superare i nostri limiti che ci impediscono di vivere bene, per esempio, come sarebbe se tu imparassi a parlare delle tue importanti scelte e decisioni ai tuoi, se tu riuscissi a farti ascoltare dalla psicologa? Non sarebbe una bella conquista, che spiana anche la via a future controversie? Immagina. Se non riesci oggi coi tuoi genitori, che sono quelli che in tutto il mondo per te vogliono solo il bene, neanche a presentargli il fidanzato di un anno, come farai domani, durante la tua vita, con i capi e i direttori, con gli autori e gli editori, coi concorrenti e i creditori, con le banche, per tacere di marito figli e suocera invadente? ;) Quello che è umanamente più importante, per te come persona e per la tua felicità di lungo periodo, è imparare a superare i limiti, oggi il limite che ti impedisce di manifestare te stessa, coi genitori, con la psicologa, non se farai la scrittrice o l’influencer ;) Quando saprai esprimerti e farti valere anche in situazioni problematiche o per cose “sgradevoli” lo avrai imparato per sempre, lo potrai rifare con chiunque in qualsiasi circostanza della tua vita! :) Non è questo un obiettivo abbastanza degno? :)


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