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Volontario.
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- 6 Novembre 2020 alle 20:14 #3334
Inverno.
PartecipantePrima di introdurre un nuovo topic ho voluto dare un’occhiata a quelli vecchi, l’ultimo risale a 4 anni fa, e ho notato che l’avevo intitolare proprio “periodo nero”. dovreste considerarmi un’ingrata visto che vengo a trovarvi soltanto durante i miei periodi neri!
però mi ha fatto pensare al fatto che tutti i brutti periodi, la maggior parte dei quali mi hanno spinto a cercare consiglio in questo spazio, ad una certa sono finiti. ultimamente cerco di farmi coraggio così, dicendomi che prima o poi finirà e che questi mesi rimarranno un ricordo.
la pandemia è psicologicamente debilitante per molti ma per i primi mesi per me non lo è stata. probabilmente, vivendo in una regione che durante la prima ondata non ne è stata particolarmente toccata, non la sentivo molto vicina e non troppo minacciosa. ho subito, come tutti, il lockdown (perdita di peso, inappetenza) ma l’unica voglia che avevo era quella di tornare alla vita di prima; ero convinta che dopo maggio il virus sarebbe scomparso e avremmo raccontato a figli e nipoti quei 2 mesi di chiusura come un incubo lontano. magari era negazione, il mio cervello si rifiutava di credere che questo flagello avrebbe avuto una durata maggiore, che avrebbe travolto le nostre vite e le nostre abitudini di nuovo e con maggiore violenza. avevo solo voglio di tornare alla vita di prima: le cene in compagnia dei pochi amici che ho, le giornate in università per l’ultimo anno di studi, potermi godere il tempo libero con spensieratezza. ma così non è. e poi è subentrata la paura delle altre persone.
ho due genitori 60enni, con una malattia cronica comune e, alla fin fine, gestibile e che sono complessivamente in buona salute. ma vivo nel terrore del contagio, nel terrore che la malattia li colpisca in maniera particolare proprio per via della loro età. e così ho cominciato a ritirarmi nel mio bozzolo. ho paura di uscire, ho paura di incontrare le altre persone, ho paura delle persone che quello st***** di mio fratello, in barba ai divieti, continua ad incontrare. ho paura del mio ragazzo, dei suoi colleghi di lavoro, ho paura dei colleghi di lavoro dei miei genitori e delle persone con cui potrebbero entrare in contatto. sto diventando ossessiva ogni giorno di più. cerco di tenere tutto sotto controllo (sono sempre stata così, ma sto peggiorando), compro mascherine filtranti, flaconi e flaconi di igienizzante, spruzzo alcool sulle buste della posta. cerco di limitarmi, io personalmente, al massimo in quello che faccio e su chi incontro. ma il problema è che non riesco a fare in modo che le persone che ho intorno, la mia famiglia compresa, facciano come dico loro di fare. . ho questo smodato desiderio che mi obbediscano perchè io so di avere ragione.
quando le cose non vanno come io desidero mi arrabbio e sono nervosa, e siccome le cose, come è ovvio, non vanno mai come io vorrei, sono sempre arrabbiata e nervosa. non posso accettare che mi sfugga il controllo e naturalmente una pandemia è proprio l’emblema di qualcosa che è fuori dal mio controllo. la rabbia che covo continuamente mi stanca, non so come sfogarla, ma soprattutto, non so come accettare tutto questo e vivere alla giornata. ogni giorno mi ripeto che passerà, passerà, prima o poi passerà…6 Novembre 2020 alle 20:20 #33025Inverno.
Partecipantedavvero, rileggendo i miei topic degli anni scorsi mi sorprendo sempre del fatto che vi racconto solo cose brutte! prometto che prima o poi vi scriverò di cose belle e con serenità.
è questa la differenza tra brutti periodi e periodi sereni: questi ultimi ce li godiamo e basta, dai primi cerchiamo di fuggire e di trovare rifugio ed io ho trovato sempre rifugio in questo forum.
7 Novembre 2020 alle 16:29 #33026Volontario
ModeratoreCiao Inverno e bentornata :cheer:
Non ti devi assolutamente preoccupare che ci torni a trovare solo quando hai qualche problema! E’ la natura del nostro servizio, come non si va dal calzolaio se non c’è un tacco da aggiustareSe ci permetti, visto che oramai sei grandina, piuttosto che seguirti sulle tue ragioni e gli altrui errori nel fatto contingente, ti vorremmo fare riflettere su un atteggiamento che ti è sempre appartenuto e che ti ha sempre creato problemi: le tue aspettative.
Come avevi sintetizzato 4 anni fa “Ho il pessimo vizio di desiderare che tutto vada esattamente come voglio io e quando non succede (ossia praticamente sempre) mi rovino la vita!”Tu ti aspetti che gli altri seguano i tuoi consigli dettati certamente da amore e desiderio di aiutare, ma non riesci ad accettare che gli altri esercitino la loro libertà di comportarsi come sembra loro più giusto. Prova a rifletterci, torniamo ancora a 4 anni fa quando ti sei fatta il tatuaggio per ricordarti sempre che “happiness can be found even in the darkest of time if only one remember to turn on the light”. Questa luce, che di volta in volta può significare “ottimismo, costruttività, calma, accoglienza, cambiamento, accettazione, forza, coraggio, abbandono…” è accesa ora?
Perchè per te è così importante che gli altri si rendano conto che tu HAI RAGIONE e che si sottomettano al tuo CONTROLLO? Perchè hai più paura tu che non i tuoi genitori che ancora sono abbastanza giovani da lavorare?
Hai voglia di scavare un po’ in questo che sembra un nodo centrale della tua personalità, che insiste a condizionare la tua vita?Non vogliamo sfuggire alle tue argomentazioni razionali, ma davvero, secondo noi sarebbe importante approfondire questo tuo aspetto!!!
In ogni caso ti aspettiamo e se vorrai invece parlare di altro ti seguiremo volentieri!
E tieni sempre la luce accesa, soprattutto in questo periodo :kiss:A presto!
16 Novembre 2020 alle 10:16 #33039Inverno.
PartecipanteHo pensato per una settimana a come rispondere a queste domande.
Innanzitutto, la famosa luce del mio tatuaggio è sicuramente spenta ora. è sbagliato il mio approccio alla luce… è come se mi aspettassi che qualcun’altro la tenesse accesa quando posso essere solo io, con enorme sforzo, a tenerla accesa per me.
Si sarà capito che tendo ad avere un approccio sempre negativo nei confronti delle cose, immaginando gli scenari PEGGIORI in assoluto in merito a qualsiasi avvenimento. Mentre tutte le altre persone si chiedono “Perchè dovrebbe accadermi qualcosa di brutto? io mi chiedo esattamente l’opposto, ossia, perchè NON dovrebbe accadermi qualcosa di brutto?. Credo di farlo per autodifesa, in modo che quando il peggio capita io sono pronta ad affrontarlo perchè l’avevo immaginato, l’avevo messo in conto. Ma in realtà il pensare al peggio non prepara al peggio, si vive solo malissimo. Quando al liceo studiai il pessimismo cosmico di Leopardi pensavo che fosse stupido pensare che la vita fosse solo dolore e tragedia e invece adesso faccio esattamente la stessa cosa. Quindi sono perfettamente consapevole del meccanismo che guida questi pensieri, e di come funziona, ma non so proprio come fermarlo.
Questo modo di vedere la vita genera la mia ansia costante e l’ansia costante genera il mio pessimismo ed è un cane che si morde la coda: naturalmente in periodi come questo peggioro moltissimo. l’anno scorso ero molto più serena
L’ansia mi rende troppo cauta in qualsiasi cosa, ho paura di tutto e quindi non faccio mai niente di nuovo, non mi butto in nuove esperienze, difficilmente faccio amicizia con persone nuove ecc. Ho anche paura di addormentarmi per scoprire che mentre dormivo è successo qualcosa e io non sono stata in grado di intervenire PROPRIO PERCHE’ STAVO DORMENDO.E il mio modo per combattere l’ansia è avere tutto e tutti sotto controllo; ecco perchè la mania del controllo.
L’ansia poi la somatizzo in tanti modi.
Dovrei impegnarmi a pensare positivo, a cambiare il modo in cui guardo la vita ma non è semplice e proprio non so da dove cominciare. Leggendo qualche topic di altri ho visto che qualche volontario aveva postato la preghiera della serenità, che non conoscevo, e sono sicuramente belle parole ma metterle in pratica è un’altra cosa. ho 24 anni, pensavo che a questo punto sarei stata un’adulta e invece sembro solo un’adolescente complessata e incapace a vivere decentemente.16 Novembre 2020 alle 17:55 #33040Volontario
ModeratoreCiao Inverno,
scrivi a noi del Sorriso questa frase:” prima o poi scriverò di cose belle e con serenità.”. Ottimo!
E’ un forte impegno che, a parte noi, hai preso con te stessa.Purtroppo non esistono, soprattutto oggi, bacchette magiche che fanno cambiare i pensieri o i fatti negativi, ma solo noi con tutta la nostra forza di volontà, possiamo farlo.
Bisognerebbe riuscire a nutrire la speranza , cercando di credere che non è tutto male quello che accade.
Dovremmo saper cogliere e apprezzare le cose belle che ci succedono ringraziando senza mai dare nulla per scontato.Non è per nulla facile vedere in positivo le cose, ed avere fiducia. Dovremmo allenarci tutti i giorni per combattere i si e i no della vita, sopportando il fallimento e la frustrazione,
Hai mai pensato di farti aiutare da uno psicologo, anche per comprendere il perché della tua ansia?
Prova a pensarci tranquillamente!Ciao cara Inverno a presto, Un abbraccio!
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